Sono (anzi ero, ma fingiamo di raccontare per benino questa storia dal principio, evitando fastidiosi postmodernismi) un grigio impiegato. Non lo dic...

I Te lo puoi scordare, Luna. Furono le ultime parole che sentì da parte della mamma, prima di uscire bestemmiando e sbattendo la porta. Ma i...

Guardando fuori dal finestrino poteva sembrare che piovesse, ma quando il signor Tre scese dall’auto si accorse che non era proprio così. Il cielo ...

Lavoravo nella tipografia del signor Rossini e prima ancora lavoravo in uno store che vendeva accessori per motociclisti. Nello store mi facevo il maz...

Btew  stava  camminando  lungo la via  principale  del  villaggio  minerario  di  Lago  Nevoso. Quello  era  l’ultimo  insediamento  g...

Bologna, notte d’estate, l’afa mi assale a vampate come due mani strette al collo. Mi gratto la pancia e guardo fuori dalla finestra. La città st...

A Elisabetta M. … il fatto è che danno sempre l’impressione di essere un passo avanti a te: per esempio, sapevano che mia madre stava morendo se...

Zun-nash iniziò per primo la danza. Aveva il corpo dipinto di rosso quasi per intero, tranne delle chiazze di forma rituale sulla pancia. Sol...

Oggi sono 15 giorni che non tocco una bottiglia… Pensava Alice, ben consapevole che non sarebbe durata più a lungo di qualche altro giorno. Ma i...

PRIMA  PARTE Cap. 1° Era sorto così, d’improvviso, in un’alba trasparente come cristallo di rocca. Adagiato mollemente sul monte, mostrava un...