Autrice della miniserie a fumetti “Il cimitero dei bambini abbandonati” e di copertine per libri horror e dark, Samanta Leone è uno dei nomi più promettenti del nuovo panorama artistico indipendente italiano. Conosciamola meglio.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È SAMANTA LEONE?
Mi chiamo Samanta, sono romana e sono una disegnatrice di fumetti dark e illustrazioni. Nella mia vita sin da quando ero bambina passavo le intere giornate a disegnare e sognare ad occhi aperti… sognavo infatti di poter diventare un giorno un’affermata disegnatrice di fumetti a 360°. Questo fino all’età di 12 anni. Poi più in avanti con l’intervista vi svelerò perchè dai 13 anni in avanti cominciai a coltivare la mia passione per i disegni dark e horror, disegnando così vampiri e creature fantastiche e non più Paperino e Topolino !
VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI?
Dopo la maturità di Grafica Pubblicitaria, mi sono specializzata per 2 anni nella Scuola romana del fumetto. Grazie a questa scuola ho capito sempre di più quanto era importante per me continuare a lottare per raggiungere il mio obiettivo. Ma sapevo benissimo che prima di arrivare a pubblicare un mio fumetto con una casa editrice, dovevo assolutamente passare per la via dell’auto-produzione. Diciamo che lo fanno quasi tutti i fumettisti che vogliono lavorare in questo campo all’inizio della loro carriera. Grazie a internet ho conosciuto il mio attuale socio, Luca Belloni, sceneggiatore e autore insieme a me del mio primissimo fumetto auto-prodotto: “Il cimitero dei bambini addormentati”. Grazie a questo fumetto io e Luca abbiamo fondato nel 2004 una piccola etichetta dark la “Absoluteblack”, con la quale al momento pubblichiamo, oltre al nostro fumetto, anche altri gioiellini “neri” firmati da talenti italiani ancora sconosciuti.
DA QUALCHE TEMPO HAI PUBBLICATO LA SERIE A FUMETTI DE “IL CIMITERO DEI BAMBINI ADDORMENTATI”. CE NE VUOI PARLARE?
Del fumetto “Il cimitero dei bambini addormentati” siamo riusciti a pubblicare ben tre numeri, l’ultimo è in fase di realizzazione. Questo fumetto come ho detto prima, praticamente è nato come una semplice auto-produzione di 32 pagine, un piccolo albetto che vendevamo a 3€ in bianco e nero, con copertina patinata lucida a colori, mille copie di tiratura. L’intenzione nostra era di lasciarlo in conto vendita nei negozi di fumetti.
Morale della favola? In questo modo, e grazie anche alla nostra prima fiera a “Lucca Comics” (eravamo ospiti in uno stand e ci permettevano di farci vendere il nostro fumetto), abbiamo finito in un anno le nostre 1000 copie, facendo addirittura una ristampa, talmente era piaciuto alla gente … questo mi riempiva di una soddisfazione immensa. Due sconosciuti che con i propri sforzi sono riusciti ad arrivare lì dove all’inizio non tutti i fumettisti riescono a farcela con le proprie mani. A quel punto, abbiamo accantonato l’idea di proporre il fumetto a una casa editrice, sapevamo che, se ci impegnavamo ancora di più, potevamo fare cosi anche con il volume 2. E così fu. Dopo il secondo, abbiamo pubblicato il terzo e il quarto uscirà per “Lucca Comics 2009”. Ora siamo noi stessi diventati una micro etichetta indipendente e siamo liberi di poter pubblicare quello che più ci piace, accettando volentieri e soprattutto collaborazioni esterne.
OLTRE CHE FUMETTISTA, SEI ANCHE ILLUSTRATRICE PER LIBRI DARK E HORROR: VUOI RACCONTARCI QUESTA TUA ESPERIENZA?
Si, oltre che fumettista realizzo anche illustrazioni. Diciamo che prima di imbattermi nel mondo del fumetto facevo solo illustrazioni, prevalentemente dark.
Il fumetto mi dà molte soddisfazioni, ma per un certo senso a volte è molto frustante. Quando sai che hai una consegna, ti viene il panico e sapere di dover disegnare 80 o 100 tavole nel giro di un tot di mesi, ti fa star male! Poi la “gloria” la provi tutta all’improvviso quando lo vendi alle fiere, poiché il momento più bello è quando i tuoi fan ti cercano e sono felicissimi di ricevere la propria copia autografata da me o da Luca e ti ringraziano 1000 volte! Ecco questo è bellissimo, è la cosa che amo di più di questo mestiere.
Invece per le illustrazioni è un po’ diverso. Il fatto di dover concentrare tutta la tua fantasia su un unico disegno a volte è molto più stimolante rispetto al fumetto che invece ne devi fare dai 50 in su! Sto coltivando infatti ultimamente l’idea di realizzare copertine per libri dark e horror. Mi piacerebbe vendere le mie illustrazioni e realizzarne di nuove e l’unico appiglio che ho per spingere questa mia idea sono le copertine per i libri dark e horror. Penso che una persona sia più motivata a farmi realizzare un disegno fatto apposta per il suo racconto piuttosto che comprare un disegno e appenderselo semplicemente in camera. E poi mi piace troppo l’idea di rappresentare in un’unica illustrazione un racconto di chissà quante pagine !
VUOI PARLARCI ANCHE DEL TUO SITO?
Ho creato un sito e diciamo che da come ho descritto le mie opere vi aspettate sicuramente una veste grafica del sito molto dark. Invece è tutt’altro! Diciamo che in qualità di disegnatrice avevo bisogno di un sito che non rappresentasse me stessa come persona, ma il mio mestiere di disegnatrice in generale. Dico in generale perché sul sito, oltre ai disegni e fumetti dark, troverete anche una pagina dedicata ai disegni che realizzo per i bambini! Ultimamente sto coltivando anche quella come passione e mi piace abbastanza. Quindi ho dovuto fare un sito abbastanza semplice e ben suddiviso per categorie perché mi serve come portfolio da mostrare quando si presenteranno occasioni lavorative interessanti. Ma presto ne farò un altro dedicato solo a disegni dark, appena è online lo comunico al gentilissimo Master di Zona Morta (grazie, lo aspettiamo con ansia! Ndr).
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE HORROR E PER IL MISTERO IN GENERALE. CHE SIGNIFICATO HANNO PER TE QUESTE TEMATICHE?
Ecco tornando alla domanda di prima, vi dico perché amo questo genere. Lo amo perché fondamentalmente da bambina ne ero terrorizzata!!!!! Cioè, quando ero piccola (10-11 anni), se i miei genitori guardavano in tv un film horror, io ovviamente non lo guardavo, ma sentivo dalla mia cameretta solo l’audio e, ascoltando solo quello, mi immaginavo tantissime cose che partivano solo dalla mia testa e questo mi spaventava troppo. E a volte passavo le notti in bianco a pensare: “chissa cosa stavano facendo vedere nel film visto come urlavano i protagonisti!”. E alla fine il mio unico modo per non avere paura allora di quelle fantasie nere, era prenderle come modello per trovare l’ispirazione giusta… facevo dei miei incubi, la mia arte.
Diciamo pure che con i miei disegni, talmente ero una paurosa, mi creavo uno scudo.
Poi crescendo mi sono sempre più avvicinata a questo genere, perché veramente mi affascinava troppo e ho cominciato a guardarlo in un altro modo… e alla fine penso che spaventa molto di più l’uomo per certe cose che fa al mondo che i mostri che ci sono nella nostra fantasia.
Comunque sono paurosissima anche ora , non è che le cose siano cambiate poi cosi tanto! Se vuoi fare horror e tu stesso non sei spaventato, penso che alla fine non riusciresti a spaventare nemmeno chi sta leggendo la tua storia.
Sono convinta di questa cosa.
VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER I TUOI DISEGNI?
Quando viaggio in macchina.
Quando vago per le strade in macchina, con la mia musica penso tanto. E grazie alla musica, a certe melodie, o addirittura solo a certe note musicali, il mio sguardo si appoggia per caso su un particolare dello scenario che sto attraversando e magari in quel momento mi viene l’idea. La musica che si sposa perfettamente in quell’istante con una foglia che cade o il vento che soffia forte o una semplice persona che passeggia…
Poi ovvio, traggo ispirazione anche da certi artisti che adoro… tipo Luis Royo, Victorya Frances, Ben Templesmith e tanti altri.
E ognuno di loro mi illumina per qualche stile che applica alle proprie opere.
COME NASCONO I CHARACTER DEI TUOI PERSONAGGI?
Mah… non saprei dirti, sai! Dipende tanto da cosa devo disegnare… ovviamente nel fumetto hai poco da girarci intorno, nel senso che quando il mio sceneggiatore mi descrive il carattere del personaggio da disegnare più o meno mi faccio un’idea di come deve essere.
QUALI DISEGNATORI DEL MONDO DEI COMICS TI HANNO MAGGIORMENTE INFLUENZATA?
Principalmente i manga. Io sono cresciuta con i manga, in particolar modo con la serie di “Dna2”, “Video Girl Ai”, “Georgi, “City hunter”, “Johnny”, “Lemon”, “Lady Oscar” e tanti altri che ora non ricordo tutti! Lo stile bonelliano e i super eroi americani… LI ODIO!!!!!!!!!! ! Diciamo che quello bonelliano non è che mi faccia impazzire, però per certi versi non è male, ma il concetto dei super eroi forzuti, mi dà proprio sui nervi!!!!! E’ anche per questo motivo che nella nostra storia del “Cimitero dei bambini addormentati” i protagonisti stranamente sono tre ragazzini! Mi ero stufata di leggere sempre le stesse storie che hanno protagonisti figaccioni/ne…
E QUALI SCRITTORI?
Mah… se devo essere sincera, nessuno! Mi vergogno a dirlo, ma non sono una gran lettrice di libri purtroppo!!!!… Più di tutto non ne avrei il tempo per farlo perché poi non potrei portare avanti i miei fumetti!!!! Però mi dispiace troppo questa cosa.
DA QUALI FILM HAI TRATTO PIÙ ISPIRAZIONE?
Vabbè, qui ti rispondo subito! EDWARD MANI DI FORBICE!!!! Assolutamente Tim Burton. Lo adoro, mi piacerebbe troppo un giorno arrivare al suo stile, lo so che è da copioni, ma non mi interessa, mi piace troppo.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Progetti e sogni… faccio di un filo d’erba un unico fascio: vorrei riuscire a vivere un giorno solo della mia arte!
IN BOCCA AL LUPO, ALLORA!
08/04/2009, Davide Longoni