Dopo un anno di attività, gli amici di “Distribuzione Indipendente” fanno il punto della situazione con un bilancio positivo di questa prima stagione cinematografica: 13 titoli tra lungometraggi e documentari, 17 cortometraggi, per un totale di 30 opere distribuite con una cadenza di due uscite al mese nel primo anno di attività. Tutto questo in soli sette mesi, da quando “Distribuzione Indipendente” ha intrapreso la propria attività nell’ottobre del 2011.
Niente male no?
Si tratta come già detto più volte di un progetto che ridisegna il perimetro della distribuzione cinematografica, rompendo gli schemi tradizionali, creando nuovi spazi e modalità per la circuitazione di quelle opere che altrimenti non avrebbero visibilità.
I soci fondatori sono giovani professionisti: Alessandra Sciamanna, Giovanni Costantino e Daniele Silipo che per distribuire film invisibili hanno scelto il mercato alternativo, senza contare su sovvenzioni pubbliche e istituzionali, ma solo sul supporto di sponsor privati, e spesso finanziando il progetto personalmente.
Alla fine di questa prima stagione cinematografica gli obiettivi iniziali sono stati raggiunti: la creazione di un circuito indipendente di distribuzione che riunisce sotto il proprio “marchio” tutte quelle sale cinematografiche italiane adibite fino a oggi a cine-circoli, cineclub, associazioni culturali e cinema d’essai.
Grazie anche al supporto di alcune tra le maggiori federazioni di circoli del cinema – come F.I.C.C. (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema), U.I.C.C. (Unione Italiana Circoli del Cinema) e C.G.S. (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) – “Distribuzione Indipendente” ha costituito una vera e propria piattaforma cinematografica che conta in questo periodo oltre 300 sale. Di esse, 40 sono dislocate in diverse regioni italiane, da nord a sud, comprese le isole, e lavorano in maniera stanziale: proiettano simultaneamente tutte le opere del listino su tutto il territorio nazionale nella settimana stabilita, proprio come una vera e propria uscita cinematografica.
Tutte le altre sale invece lavorano in maniera più autonoma, scegliendo di volta in volta se inserire nella programmazione le proposte di “Distribuzione Indipendente”, a seconda dei gusti dell’esercente e degli spettatori tesserati.
Parallelamente alla circuitazione in sala poi, “Distribuzione Indipendente” si è avvalsa della collaborazione di una distribuzione online on demand, attraverso la piattaforma web “Own Air”.
Questi numerosi schermi, diffusi in tutta la penisola, hanno perfino registrato un numero di spettatori stagionale di circa 55.000 presenze, con un sensibile incremento di soci tesserati che in alcune sale sono duplicati. Ne sono un esempio la sala di Napoli “Cineclub Alquali” (che ha contato 40 tesserati in più rispetto alla scorsa stagione già dopo la prima proiezione) e quella di Reggio Calabria “La Bellona” (che ha dovuto cambiare location per riuscire a contenere l’affluenza crescente di spettatori). Inoltre nell’ultimo periodo è in costante crescita il numero degli schermi, in quanto anche alcune sale tradizionali, che fino a oggi hanno seguito una programmazione canonica, iniziano a richiedere i film del listino di “Distribuzione Indipendente”: ne è un esempio il “Cinema Ariston” di Trieste.
Ma non è finita qua, perché la squadra di “Distribuzione Indipendente” dal prossimo settembre si arricchirà anche della figura di un responsabile della commercializzazione e distribuzione internazionale, Matteo Sapio, con l’obiettivo di ampliare la circuitazione delle opere anche all’estero. “Dopo un anno di consolidamento” – sostengono i soci fondatori – “nella prossima stagione si punterà a potenziare anche l’aspetto economico per poter garantire ai registi, oltre alla visibilità delle loro opere, anche un maggiore profitto”.
Ovviamente qualità, varietà dell’offerta e diversificazione di generi e autori saranno i criteri che anche quest’anno caratterizzeranno le scelte di selezione dei film e documentari del listino, proprio sulla scia dell’esperienza passata. Nel Catalogo 2011/2012 i film che hanno riscosso maggiore successo sono stati proprio quelli più complessi e meno commerciali: “Quijote” di Mimmo Paladino, “Bloodline” di Edo Tagliavini o “Sagrascia” di Bonifacio Angius, per citare i casi più rappresentativi.
Altre informazioni le potete trovare sul sito ufficiale di “Distribuzione Indipendente”, mentre a noi non resta che augurare loro un grande in bocca al lupo, nell’attesa delle prossime candeline.