Per la vostra estate mysteriosa vi presentiamo, per i tipi di Press & Archeos, un nuovo libro dedicato ai misteri della Toscana: questa volta con “I draghi di Toscana” (120 pagine; 9,50 euro) si parlerà di miti cristiani, superstizioni pagane, eroi e fauna di un’avventura simbolica.
Toscana: terra di artisti, di eroi, di santi e… di draghi. Per quanto possa apparire strano, la presenza di questi esseri mitologici, generalmente associati alle fiabe nordiche e al mondo fantasy, è alquanto diffusa invece nei territori d’Etruria. I dolci colli di Toscana, Umbria e Lazio hanno covato nei loro meandri esseri putridi e alchemici, nonché gli ambigui eroi, sospesi tra paganesimo e cristianesimo, che li annientarono. E non si tratta solo di novelle: talvolta queste presenze si sono fatte reali lasciando tracce indelebili, persino reliquie.
Ma quali ragioni si celano dietro la proliferazione di rettili fantastici in questi territori? La ricerca sull’argomento, ancora in gran parte inesplorato, ha condotto gli autori di questo libro a spiegazioni curiose e articolate. La Toscana stessa, da questo punto di vista, risulta sfuggente e intimamente irrequieta, dotata di un drago “di una razza tutta sua”, come scoprirete leggendo tra le pagine di questo volume.
Tra gli argomenti trattati si parlerà del drago della selva di Santa Fiora, di San Guglielmo di Malavalle e di San Giorgio rifugiato a Montorgiali, del serpente Regolo e dell’archetipo del Piccolo Re, del drago di San Donato e della sua saliva letale, di Crescenziano con i suoi draghi appenninici e dell’esercito romano, del drago alato di Montecristo, dell’Accesa definita anche una Loch Ness tutta toscana, del drago Gerione, tra storia e letteratura e di tanti altri miti.
Per ulteriori informazioni e per i vostri acquisti date un’occhiata alla pagina ufficiale del libro.
Buona lettura.