“Magico Vento” è il secondo personaggio fumettistico, dopo “Gordon Link”, creato da Gianfranco Manfredi nel 1997 e pubblicato da Sergio Bonelli Editore. Ideato graficamente da Bruno Ramella sulle fattezze dell’attore Daniel Day Lewis nella sua interpretazione de “L’ultimo dei Mohicani”, è il protagonista di una testata, durata 130 numeri più uno speciale, che fonde western, horror, giallo, noir, weird, mystery e molti altri sottogeneri del fantastico e dell’avventura.
Il vero nome del protagonista è Ned Ellis, nato intorno al 1840, figlio di Roderick Ellis e Nelly Rushmore Ellis: in passato era un militare, un Soldato Blu, come si vede nel primo numero, poi un tragico incidente sconvolse totalmente la sua vita. Si trovava su un treno che trasportava armi e munizioni per conto dell’esercito, quando un ufficiale corrotto, per poterle rubare, piazzò della dinamite in un vagone, facendolo esplodere. Tutti i soldati onesti morirono nell’attentato, tranne Ned che si salvò, ma nell’esplosione venne colpito alla testa da una scheggia di metallo rimanendo gravemente ferito. Per sua fortuna, nel frattempo, lo sciamano indiano Cavallo Zoppo stava viaggiando solo, alla ricerca di un allievo a cui tramandare i suoi saperi. Dopo aver chiesto aiuto al Grande Spirito, la sua visione lo condusse proprio fino a Ned, con un vento magico… da qui nacque il nome indiano del nostro eroe. Magico Vento iniziò così una nuova vita, in pratica “rinascendo” con gli indiani Sioux Lakota, nelle infinite distese delle Grandi Praterie del Dakota. Non ricordava nulla della sua vita precedente, da bianco. Divenne un uomo della medicina e ricevette dal Grande Spirito stesso il dono delle visioni, che di tanto in tanto lo aiutano a capire qual è la strada giusta da seguire.
La sua nuova tribù lo definisce “un uomo strano”, perché è così che i Sioux definiscono una persona che unisce in sé le doti del guerriero e quelle dello sciamano. E Magico Vento diventa per loro un Uomo Strano, imprevedibile e fuori da ogni regola, anche se (e forse proprio perché) è un bianco. Ed è per loro che il Nostro si batte, per la difesa della loro terra e della loro cultura, contro la civilizzazione forzata e spesso crudele imposta dall’uomo bianco.
Nel corso della serie apprendiamo anche molti aspetti della vita passata di Magico Vento e scopriamo che è stato anche un cacciatore di taglie, un pistolero, un valoroso soldato durante la guerra di Secessione e che ha vissuto per anni in mare.
Al suo fianco troviamo come comprimario Willy Richards, detto Poe (per la straordinaria rassomiglianza con il famoso scrittore), un giornalista ex-alcolizzato di Chicago perseguitato a causa delle sue coraggiose inchieste sulle lobby affaristiche di Washington.
A parte una introduzione iniziale sul personaggio e sul suo mondo, la saga inizia a decollare tre anni dopo l’incidente che ha dato nuova vita a Ned Ellis, quando Magico Vento torna sul luogo dell’incidente, deciso a raccogliere qualche indizio sul proprio passato. E’ proprio durante questa avventura che conosce Poe. Insieme i due risolvono il mistero dell’incidente che fece perdere la memoria a Ned e da allora non si separano più, vagando tra i villaggi e le praterie della frontiera americana e facendo giustizia quando ce n’è bisogno.
Le loro appassionanti avventure ci mostrano una Frontiera sconosciuta, sospesa tra la dura realtà quotidiana e l’immaginazione, tra storia e leggenda: il Lato Oscuro del West. Gianfranco Manfredi infatti inserisce negli albi di Magico Vento moltissimi argomenti e rende le sue vicende sempre uniche e non collocabili in un solo genere: troviamo la storia e le culture delle tribù indiane, elementi religiosi e culturali di notevole interesse, eventi storici di grande portata e piccoli accadimenti registrati solo nelle cronache locali, leggende di vario tipo, avventura e azione, mistero e giallo, horror, fanta-archeologia, analisi economiche, denuncia sociale e molto altro ancora. E oltre ai personaggi di fantasia si incontrano spesso anche figure storiche, come ad esempio Cavallo Pazzo, Toro Seduto, Nuvola Rossa e il generale George Armstrong Custer.
Tra i protagonisti di fantasia invece i più ricorrenti sono sicuramente i suoi peggiori nemici: tra questi Aiwass, il capo della Volta Nera, e Howard Hogan, che per lungo tempo è stato il suo peggior nemico, nonché il primo, dal momento che nel 1852 Ned perde suo padre ucciso in un agguato proprio da Hogan, che era l’amante di sua madre. Tra gli amici invece troviamo spesso Dick Carr (alias Henry Task), Little Boy e il Grande Boris, agenti federali che più di una volta hanno aiutato Magico Vento a togliersi dai guai.
Magico Vento è stata una serie che fin nelle intenzioni iniziali avrebbe avuto una fine, una sorta di lunghissima miniserie di cui l’autore aveva già pianificato tutto, affrontando solo una parte della vita del protagonista, tenendo come sfondo un frammento della storia dell’America e delle lotte tra bianchi e indiani, coprendo gli ultimi decenni del Diciannovesimo secolo.
Nell’epilogo finale troviamo il protagonista, ritiratosi a vita privata insieme a Estrella, figlia di ricco proprietario terriero messicano, conosciuta da Magico Vento proprio nell’ultima avventura della saga, mentre gli Stati Uniti si allontanano pian piano dall’epopea del West per entrare nell’era moderna.