BIANCANEVE E IL CACCIATORE

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Snow White and the huntsman

Anno: 2012

Regia: Rupert Sanders

Soggetto: Evan Daugherty

Sceneggiatura: Hossein Amini, Evan Daugherty e John Lee Hancock

Direttore della fotografia: Greig Fraser

Montaggio: Conrad Buff IV e Neil Smith

Musica: James Newton Howard

Effetti Speciali: Rhythm and Hues, Baseblack, BlueBolt, Double Negative, Legacy Effects, Lola Visual Effects, Mark Roberts Motion Control, Pixomondo, Plowman Craven & Associates e ReelEye Company

Produzione: Sam Mercer, Palak Patel e Joe Roth

Origine: USA

Durata: 2h e 7’

CAST

Kristen Stewart, Charlize Theron, Chris Hemsworth, Bob Hoskins, Toby Jones, Ian Mc Shane

TRAMA

La perfida e bellissima strega Ravenna, presentatasi come vittima dell’Armata Oscura al fresco vedovo re Magnus e alla sua figlia Biancaneve, riesce a farsi sposare, per poi uccidere il neo marito, rinchiudere la figliastra in prigione e far precipitare il regno nella tirannia e nell’oppressione con l’aiuto del perfido fratello. Anni dopo lo Specchio Magico, a cui si rivolge per continuare ad essere la più bella del reame, le rivela che la figliastra prigioniera è più bella di lei: Ravenna ordina la morte di Biancaneve, che fugge nella Foresta Oscura unendosi ai Sette Nani e al cacciatore Eric, messo sulle sue tracce dalla regina stessa e poi diventato suo alleato. Con l’aiuto anche del principe William, amico d’infanzia di Biancaneve, e del re suo padre, sferreranno l’attacco contro la fortezza di Ravenna, per riconquistare il regno perduto.

NOTE

Biancaneve musical, Biancaneve stile film di Bollywood, Biancaneve anche in versione erotica: sono state tante le versioni di una delle più celebri fiabe tedesche portata agli altari dai fratelli Grimm, e stavolta si sceglie un tono fantasy, adulto, fiammeggiante, con non poche citazioni cinefile per gli addetti ai lavori e non solo.

Tra battaglie che richiamano Il signore degli anelli, fughe rocambolesche come in LadyHawke, foreste incantate come quella de La Principessa Mononoke e un’atmosfera molto simile a quella de Il trono di spade questa edizione di Biancaneve valica i confini del semplice intrattenimento per gli adolescenti, diventando un film interessante per tutti, con vari livelli di lettura, non puntato solo sugli effetti speciali e capace di reinventare una fiaba che aveva già dentro di sé la giusta dose di dark, di cupo, di maledetto.

Scontro tra regni, storia di una lotta per la libertà, Biancaneve e il cacciatore ha il merito anche di detronizzare un principe carino ma poco incisivo a favore di un cacciatore sanguigno, alcolista, vedovo con il rimpianto di non essere riuscito a salvare la moglie, che saprà lui salvare davvero la protagonista, senza dimenticare il ruolo di outsider, tra ecologismo e lotte per la libertà, dei Sette Nani.

Intrigante anche la caratterizzazione delle due figure femminili: la regina Ravenna recupera l’ispirazione originale del personaggio della Regina cattiva, nota anche come Grimilde grazie a Disney e come Regina grazie al serial Once upon a time, e cioè la contessa Bathory, nobildonna ungherese che si macchiò, secondo la tradizione, di migliaia di omicidi di fanciulle vergini per bere il loro sangue e fare il bagno nel medesimo in cerca dell’eterna giovinezza. Biancaneve lascia da parte canzoncine con gli uccellini e ramazza per terra in casa dei nani, diventando un’eroina ecologista e guerriera, tra la principessa Mononoke, Xena e Giovanna d’Arco, ed è un peccato che sia interpretata, unico punto debole di un film per il resto interessante e simpatico, dalla poco espressiva Kristen Stewart, che rende non credibile l’invidia della splendida Charlize Theron nei suoi riguardi.

Riscrivendo la storia, tenendo conto dell’immaginario di oggi sul Medio Evo, sul fantasy e sul femminino, Biancaneve e il cacciatore dimostra un’altra volta la versatilità delle fiabe, primo genere fantastico inventato dall’umanità e madre legittima di tutta un’infinita di storie che ancora oggi ci allietano.

Elena Romanello