Titolo originale: Labyrinth
Anno: 1986
Regia: Jim Henson
Soggetto: Jim Henson e Dennis Lee
Sceneggiatura: Terry Jones
Direttore della fotografia: Alex Thomson
Montaggio: John Grover
Musica: Trevor Jones con le canzoni di David Bowie
Effetti Speciali: Brian Froud
Produzione: Eric Rattray
Origine: Gran Bretagna
Durata: 1 h e 42’
CAST
Jennifer Connelly, David Bowie, Shelley Thompson, Frank Oz, Warwick Davis
TRAMA
Sarah, adolescente sognatrice, vive male il divorzio dei genitori e il dover vivere con il padre, la sua nuova moglie e il fratellino appena nato, e preferisce rifugiarsi in un mondo di storie fantastiche. Una sera, esasperata dal fatto di essere stata lasciata sola con il piccolo Toby, esprime il desiderio che gli gnomi possano portarlo via nel loro regno. Questo avviene, e Sarah riceve la visita dell’affascinante Jareth, re degli Gnomi, che la incita a lasciar perdere e a vivere dei suoi sogni. La ragazza si ribella e affronterà le insidie del labirinto della Città di Goblin per liberare il suo fratellino, scontrandosi con amici e nemici, riuscendo a vincere le sue paure e il suo egoismo senza rinunciare ai suoi sogni.
NOTE
Niente computer graphic e tanta stop motion per un film fantasy degli anni Ottanta, prodotto molto prima che questo genere diventasse di moda con tutti i vantaggi ma anche gli indubbi svantaggi delle mode per cui qualsiasi cosa con l’etichetta “fantasy” diventa accettabile quando invece non è così.
Ma Labyrinth è un insieme di mille elementi interessanti, dalla presenza di Jim Henson, autore del Muppet Show alla sceneggiatura di Terry Jones dei dissacranti Monty Phyton, senza dimenticare l’apporto di Brian Froud, che negli anni Settanta rilesse le tradizioni sul Piccolo Popolo, tra spavento e incanto, in alcuni indimenticabili libri illustrati.
Se poi a questo si aggiungono un David Bowie al massimo del suo fascino ambiguo con alcune canzoni in tema e una giovanissima e splendida Jennifer Connelly di nuovo alle prese con l’incredibile dopo Phenomena di Dario Argento, il menù è completo per un film che non mancò di influenzare e appassionare i ragazzi e le ragazze degli anni Ottanta, gettando i semi per il successo del genere insieme ad altre pellicole, come Dark Crystal, LadyHawke e Legend.
Il tema del viaggio iniziatico al femminile, dopo Alice nel Paese delle Meraviglie e Dorothy nel regno di Oz, trova una sua nuova eroina, una ragazzina fuori posto nella sua epoca, amante delle fiabe e della fantasia, con una camera da letto che non ha mancato di ispirare alcune sue coetanee reali, tra peluche, oggetti e libri, tra cui spicca una rara edizione di Snow White Disney, una ragazzina outsider ma capace di diventare la protagonista, con eroismi suo malgrado ed alcuni fantastici amici.
Trattando di amicizia e diversità ma anche della difficoltà di accettare le nuove famiglie allargate dal punto di vista dei figli, argomento su cui non si parla mai abbastanza, Labyrinth è un film capace di intrattenere con una trama non soffocata dagli effetti speciali, con momenti dissacranti, per ragazzi di allora e di oggi e in grado comunque di essere letto anche da un pubblico adulto, tra fiaba tradizionale e pop.
Uscito in dvd in anni recenti dopo anni di assenza, per motivi di diritti, dagli schermi televisivi e dal mondo dell’home video, è un titolo da avere in ogni buona videoteca casalinga e non del fantastico, sia per un po’ di nostalgia canaglia sia per la validità della storia, tra trama e aspetto tecnico, cast e staff, tematiche proposte e spunti da approfondire.