STAR WARS: LA SECONDA TRILOGIA

STAR WARS episode IV: una nuova speranza
 
Sono passati una ventina di anni dall’avvento dell’Impero e dalla distruzione della Repubblica e dell’ordine dei cavalieri Jedi. L’imperatore Palpatine, maestro indiscusso del lato oscuro della Forza, governa con pugno di ferro aiutato dal malvagio Darth Fener (un tempo un cavaliere Jedi che rispondeva al nome di Anakin Skywalker), ma un gruppo di ribelli, fedeli al vecchio ordinamento politico e capitanati dalla principessa Leila Organa, cerca di mettere i bastoni tra le ruote al despota e ai suoi sgherri.
La storia inizia con l’abbordaggio di una nave diplomatica, sulla quale si trova Leila, da parte di un incrociatore imperiale guidato nientemeno che da Darth Fener. Vistasi perduta, la principessa affida i piani segreti per distruggere la Morte Nera, ultimo ritrovato bellico di Palpatine, ad un piccolo robot, C1-P8, che fugge su una navicella di salvataggio, accompagnato dall’inseparabile D3-BO, robot protocollare, con il compito di ritrovare il suo antico padrone, il cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi.
Mentre Leila viene catturata da Fener, i due androidi atterrano sul desertico pianeta Tatooine e vengono immediatamente catturati dai Jawas, popolazione nomade dedita al commercio con gli abitanti del deserto.
Acquistati da Luke Skywalker e dallo zio, durante la manutenzione, C1-P8 trasmette parte del messaggio della principessa e Luke immagina che ella stia parlando del vecchio Ben Kenobi, un eremita considerato da tutti mezzo matto, che abita nelle caverne del deserto.
Durante la notte, il piccolo droide fugge, così al mattino ritroviamo Skywalker e D3-BO alla sua ricerca: dopo averlo trovato, il terzetto viene assalito dai Sabbipodi, popolazione nomade dedita al cannibalismo, ma l’intervento provvidenziale di Ben risolve al meglio la situazione.
Frattanto Darth Fener, avvisato che una navicella di salvataggio senza nessun umano a bordo si è staccata dall’incrociatore e non trovando i piani della Morte Nera in mano a Leila, intuisce l’espediente della principessa e decide di far rotta su Tatooine.
Skywalker e i due robot vengono ospitati da Ben, che si rivela essere Obi-Wan Kenobi, uno degli ultimi cavalieri Jedi ancora in vita e antico maestro del padre di Luke, morto, a detta del vecchio, in battaglia. A questo punto, C1-P8 trasmette per intero il messaggio di Leila, che chiede soccorso per portare i piani della Morte Nera fino alla base dei ribelli. Luke si presta ad accompagnare Obi-Wan, che consegna al ragazzo la spada laser appartenuta al padre Anakin, simbolo del potere dei Jedi. Tornati a casa per informare lo zio della decisione presa, Skywalker ha una brutta sorpresa: l’Impero ha già raggiunto la sua casa e sterminato la sua famiglia. Ora più nulla lo trattiene su Tatooine, anche perché le truppe dell’imperatore sono sulle sue tracce e su quelle dei robot.
A Mos Esley, spazio-porto del pianeta, i Nostri trovano in Jan Solo il pilota che stanno cercando per raggiungere i ribelli. Scoperti dalle truppe nemiche, Luke, Obi-Wan e i due droidi fanno appena in tempo a decollare sul Millenium Falcon di Jan e fanno la conoscenza di Chewbecca, il secondo pilota, un simpatico scimmione peloso wookiee.
Non appena usciti dall’orbita di Tatooine, l’astronave viene intercettata da due incrociatori imperiali, ma il salto nell’iperspazio permette al Millenium Falcon di portare i nostri eroi in salvo definitivamente.
Frattanto, sulla Morte Nera, dove si trova prigioniera Leila, Darth Fener decide di dare prova a tutta la galassia della potenza dell’Impero, impiegando per la prima volta l’arma definitiva: l’obiettivo è distruggere il pianeta Alderaan, sospettato di essere in combutta con la ribellione, a meno che la principessa non denunci i capi degli oppositori dell’imperatore e riveli dove si trova la loro base segreta. Nonostante la ragazza ceda, nella speranza di salvare miliardi di vite umane, Fener prosegue lo stesso l’azione e disintegra in un istante il pianeta.
Sul Millenium Falcon, diretto proprio in quel settore, mentre Luke viene addestrato da Obi-Wan alle tecniche della Forza, il cavaliere Jedi percepisce l’olocausto appena avvenuto, che viene confermato quando l’astronave di Jan Solo giunge laddove prima si trovava Alderaan.
Non c’è un minuto da perdere, per cui i Nostri si dirigono verso la Morte Nera, un gigantesco pianeta artificiale che vaga nello spazio come una vera e propria nave, con l’intenzione di distruggere chiunque osi opporsi all’Impero.
Catturati dal suo raggio traente, lo sparuto gruppetto riesce comunque ad intrufolarsi all’interno della micidiale arma imperiale: i due androidi si recano in sala comando; Luke, Jan e Chewbecca, saputo che Leila si trova a bordo, tentano il suo salvataggio; Obi-Wan, sapendo di andare in realtà incontro al suo destino, si reca verso il blocco di comando del raggio traente.
Dopo ripetuti scontri con le truppe imperiali e dopo essere scampati alle numerose trappole disseminate sulla Morte Nera, anche grazie all’intervento dei due robot, il trio salva Leila, mentre Obi-Wan, compiuta la sua missione, si ritrova faccia a faccia con Darth Fener, suo antico discepolo. Nel duello, a suon di colpi di spada laser, Kenobi ha la peggio e muore, mentre Jan Solo trascina Luke a bordo del Millenium Falcon e riesce a sfuggire ai caccia imperiali con un altro salto nell’iperspazio.
Arrivati sani e salvi alla base segreta dei ribelli, non c’è un minuto da perdere, perché la Morte Nera sta arrivando. Studiati i piani, che recava con sé C1-P8, si scopre che esiste un punto debole, seppur molto piccolo, che, innescando una reazione a catena, permetterebbe di distruggere l’arma imperiale. Mentre Luke si prepara alla battaglia, Jan Solo, presi i soldi che gli erano stati promessi una volta salvata la principessa, decide di andarsene, per ripagare l’antico debito nei confronti di Jabba De’ Hutt, boss malavitoso del pianeta Tatooine, che ha messo una taglia su di lui. Le loro strade sembrano dividersi e il Millenium Falcon decolla prima dell’arrivo della Morte Nera, ormai sempre più vicina.
I caccia ribelli partono per sferrare il loro attacco. Davanti a loro migliaia di astronavi imperiali, pronte a difendere il pianeta artificiale. Quando tutto sembra ormai perduto, Luke riesce ad infilarsi nello stretto tunnel che lo porterebbe a colpire il bersaglio. Alle sue spalle il caccia di Darth Fener. Luke spara, ma manca l’obiettivo. A quel punto sente provenire dal nulla la voce di Obi-Wan: “Luke, usa la Forza!”.
Skywalker abbandona l’utilizzo degli strumenti ottici e si concentra.
Fener sempre dietro di lui si prepara a distruggere il caccia del ragazzo.
Luke vede il bersaglio nitidamente, con altri occhi.
Fener sta per sparare.
A quel punto interviene il Millenium Falcon, che con un colpo manda fuori orbita il pupillo dell’imperatore: Jan Solo non poteva lasciare tutta la gloria al ragazzo. Ora Luke può finalmente sparare il colpo decisivo e, usando la Forza realmente per la prima volta in vita sua, fa centro. La reazione a catena viene innescata e, mentre Darth Fener si ritrova alla deriva nello spazio senza più il controllo del suo caccia, la Morte Nera esplode.
I nostri eroi possono fare ritorno alla base segreta dei ribelli e festeggiare la loro prima reale vittoria sull’Impero.
 
 
STAR WARS episode V: l’impero colpisce ancora
 
I ribelli hanno trovato una nuova base segreta sul pianeta ghiacciato Hoth, ma l’Impero è sulle loro tracce: è questione di poco, prima che le truppe nemiche scoprano il nascondiglio. Mentre Luke è in perlustrazione, viene assalito da un mostruoso abitante del luogo e viene rinchiuso in una grotta, pronto a diventare la cena dell’abominio. Frattanto giunge la sera e tutti gli esploratori fanno rientro alla base: Jan e Leila si rendono conto che Skywalker non è ancora tornato, ma una terribile tempesta di neve li costringe a restare nella base. Frattanto Luke si riprende e, utilizzando la Forza, che sta pian piano imparando ad usare, uccide il mostro a colpi di spada laser, si libera ed affronta il maltempo. Costretto a ripararsi all’interno dell’animale da soma, Luke ha una visione: il suo maestro Obi-Wan Kenobi, ucciso dal malvagio Darth Fener, lo esorta a raggiungere Yoda sul pianeta Dagobah, il più antico maestro Jedi ancora esistente nella galassia. Passata la tempesta, Luke viene soccorso dagli amici e fa rientro alla base ribelle poco prima che le truppe imperiali sferrino il loro attacco. Ne segue una terribile battaglia e alla fine i ribelli sono costretti a fuggire. Le strade di Luke e dei suoi amici si dividono.
Il giovane cavaliere Jedi si dirige, accompagnato dal fido C1-P8, verso il pianeta paludoso in cerca del suo destino, mentre Jan Solo, Leila, Chewbecca e D3-BO giungono nei pressi del pianeta Bespin, dove dovrebbe trovarsi un vecchio amico di Jan, Lando Calrissian.
Mentre il giovane Skywalker incontra Yoda, un esserino minuscolo dotato però di immenso potere scaturito dalla Forza, i suoi amici atterrano a Cloud City, capitale del pianeta, e incontrano il vecchio compagno di Solo, che si offre di dare loro un rifugio, mentre i suoi tecnici si occuperanno di riparare il Millenium Falcon, un po’ malridotto dopo l’ultimo scontro con i caccia imperiali.
Luke tenta di concentrarsi, ma la sua impulsività e la sua poca fiducia nella Forza, lo ostacolano nella strada dell’apprendimento.
Su Bespin, mentre Lando sembra essere troppo cortese, D3-BO fa una brutta scoperta: a Cloud City sono già atterrate le truppe dell’Imperatore, al seguito di Darth Fener. I nostri sono caduti in una trappola, ma è troppo tardi per gridare l’allarme. Il droide viene fatto a pezzi.
Su Dagobah, Luke ha una visione: immagina di scontrarsi con Darth Fener e, dopo averlo sconfitto, si rende conto che sotto la maschera del malvagio Sith si cela il suo volto. Il suo vero nemico è egli stesso. Ma il suo animo è in tumulto anche perché sente che i suoi amici sono in pericolo: deve assolutamente andare in loro soccorso. Yoda non può che lasciarlo andare, anche dopo essersi consultato con lo spirito di Obi-Wan, strappandogli però la promessa di tornare.
La scena si sposta su Bespin, dove Jan, Leila e Chewbecca vengono fatti prigionieri e consegnati a Darth Fener, mentre Lando tenta di spiegare le sue ragioni: la scelta era tra il tradimento dei suoi amici o la distruzione del pianeta e lui aveva optato per la salvezza del suo popolo. Il pupillo dell’Imperatore spiega però che in realtà la trappola è tutta per Luke, il quale nel frattempo giunge proprio a Bespin a portare il suo aiuto.
Inaspettatamente, mentre Fener è impegnato nell’attesa del giovane Jedi, Lando libera Leila e Chewbecca, mentre C1-P8 si occupa del salvataggio del compagno droide. Purtroppo per Jan non c’è niente da fare: viene infatti congelato in un blocco di graffite, per provare l’arma che il Sith vorrebbe impiegare per catturare Luke e portarlo da Palpatine, e consegnato al cacciatore di taglie Boba Fett, che ha il compito di portarlo da Jabba De’ Hutt su Tatooine.
A questo punto, mentre Lando conduce i Nostri al Millenium Falcon riparato per farli fuggire, Luke e Darth Fener si scontrano a colpi di spada laser: il malvagio vorrebbe convincere il giovane Jedi a passare al lato oscuro della forza e, vista la sua reticenza, gli confessa di essere suo padre. Approfittando della distrazione di questa rivelazione, Fener colpisce Luke e gli amputa la mano, proprio mentre il ragazzo finisce sull’orlo di un baratro. Piuttosto che farsi aiutare dal Sith, Luke si lascia andare e precipita fino alla base di Cloud City. Proprio mentre egli sta per cedere e lasciarsi andare, a causa sia delle ferite fisiche sia di quelle morali, arrivano i Nostri con il Millenium Falcon, guidato in via del tutto eccezionale da Lando, vecchio proprietario dell’astronave, che lo portano in salvo.
Bespin viene abbandonato e Luke, Leila, Lando e i due droidi giungono sani e salvi preso la nuova base segreta ribelle. A Luke viene ricostruita artificialmente la mano amputata, mentre tutti gli esploratori vengono sguinzagliati per la galassia alla ricerca di Jan Solo.
 
 
STAR WARS episode VI: il ritorno dello Jedi
 
Tatooine. Davanti al palazzo di Jabba De’ Hutt si presentano C1-P8 e D3-BO che chiedono udienza al boss della mala locale. Il piccolo droide, a insaputa del compagno, ha un messaggio da parte di Luke Skywalker: che Jan Solo sia liberato, altrimenti l’ira del cavaliere Jedi colpirà Jabba e tutta la sua corte. In cambio, per dimostrare la sua buona fede, il ragazzo gli regala i due robot come gesto di pace. Il gigantesco Hutt accetta il dono, ma ride delle minacce di
Luke. Poco dopo fanno il suo ingresso nel palazzo un cacciatore di taglie e un’altra nostra conoscenza: Chewbecca in catene. Dopo aver messo in catene l’wookiee e dopo uno spettacolo offerto a tutti i presenti per la cattura del compagno di Solo, la corte di Jabba si addormenta. Approfittando del sonno, il cacciatore di taglie si rivela per quello che è, Leila travestita, che scivolando tra le ombre, raggiunge Jan e lo libera dal blocco di graffite: è ancora vivo, ma purtroppo la sua vista non è ancora del tutto a posto e il Nostro può solo sentire la vicinanza della principessa senza vederla. Proprio in quel momento Luke, utilizzando i poteri della Forza, entra di soppiatto nel palazzo di Jabba, ma il boss ha già scoperto tutto: cattura Leila e Jan, insieme a Chewbecca, e attende l’arrivo del cavaliere Jedi,al quale riserva una sorpresa. Non appena messo piede infatti nel salone centrale, il giovane viene fatto precipitare nell’arena del Rancor, una mostruosità pericolosissima che viene sconfitta, ma anche Luke viene fatto prigioniero.
Il giorno dopo troviamo i Nostri a bordo del velivolo di Jabba. Destinazione: il Mare delle Dune. Lo scopo: gettare il quartetto in pasto al Sarlacc, altro mostruoso abitante di Tatooine, con la particolarità di digerire vive le proprie vittime in un lasso di tempo assai lungo. Ma è proprio qui che scatta il vero piano di liberazione di Luke e tutta la corte di Jabba viene uccisa o fatta cadere nella gola del Sarlacc, mentre Jan viene liberato e recupera anche la vista.
Terminata l’impresa i Nostri si dividono: Leila, Jan, Chewbecca e D3-BO si recano alla nuova base segreta dei ribelli, dove stanno convergendo tutte le navi dell’Allenza per sferrare l’ultimo attacco all’Impero, mentre Luke, accompagnato dal fido C1-P8, facendo fede alla promessa che aveva fatto a Yoda, torna di Dagobah.
Intanto l’imperatore Palpatine, che sta costruendo un’altra Morte Nera, ancora più potente, è deciso più che mai a sconfiggere una volta per tutte la ribellione, facendo uso del potere di Darth Fener e convinto del fatto che o Luke passerà al lato oscuro come suo padre prima di lui oppure sarà ucciso e, con la sua morte, i ribelli non avranno più modo di opporsi a lui.
Arrivato su Dabobah, Luke trova Yoda in punto di morte: egli gli rivela che finalmente è diventato un cavaliere Jedi a tutti gli effetti e che il suo destino è quello di sconfiggere suo padre, confermando le parole di Darth Fener su Bespin. Appare anche lo spirito di Obi-Wan, che gli conferma le parole del vecchio maestro e gli rivela di non avergli detto prima di Fener, perché nel momento in cui Anakin aveva ceduto al lato oscuro, in realtà era realmente come se fosse morto. Il Sith che Luke dovrà affrontare è ben altra cosa. Alla sua nascita, la madre Padme e chi era con lei aveva fatto in modo di nascondere i figli nati dall’unione di Skywalker con la regina Amidala, per evitare che crescessero nel lato oscuro: a quel punto per la galassia non ci sarebbe stata speranza. Capendo il messaggio di Obi-Wan, Luke fa così un’altra scoperta: lui non è solo, ha una sorella, si tratta di Leila e, anche se pure in lei scorre la Forza, lui dovrà difenderla fino all’ultimo.
Tornato insieme ai suoi amici, che nel frattempo, riunitisi anche a Lando, stanno studiando un sistema per lanciare l’ultima offensiva contro l’Impero, Luke rivela quanto ha appena appreso, ma non c’è tempo per gioire, bisogna agire.
La nuova Morte Nera è in fase di costruzione in orbita attorno al pianeta Endor, protetta da uno scudo, la cui centrale di funzionamento di trova su una delle lune che vi gravitano intorno. Compito della squadra di Jan è manomettere lo scudo, in modo che la flotta ribelle, guidata da Lando, possa colpire la micidiale arma dell’Impero prima che sia del tutto operativa.
Quando i Nostri arrivano sulla luna di Endor fanno conoscenza con il popolo degli Ewoks, che, ritenendo D3-BO una divinità, si offrono di aiutare Jan e compagni. Mentre i Nostri, dopo aver duellato in mezzo alle foreste con le truppe imperiali, riescono ad avere la meglio, Luke, sentendo la presenza del padre sulla Morte Nera, decide di affrontarlo.
Jan, Leila e Chewbecca, grazie all’intervento e al sacrificio di molti Ewoks, riescono a disattivare lo scudo.
Luke affronta in duello Darth Fener alla presenza dell’imperatore.
Lando si prepara a scagliare l’ultimo attacco, mentre tutta la flotta ribelle combatte contro le astronavi dell’Impero, accorse a difendere Palpatine e il suo pianeta artificiale.
Lo scudo non c’è più.
Luke, inizialmente accecato dall’ira per essersi fatto leggere nel pensiero dal padre riguardo la sorella, dimostra di essere realmente diventato un cavaliere Jedi ed evita la seduzione del lato oscuro, cercando invece di riportare Fener sulla retta via.
Lando si intrufola con il Millenium Falcon nei meandri dei cunicoli della Morte Nera per lanciare il colpo che la distruggerà.
Gli Ewoks e i Nostri esultano.
Luke riesce a far vincere l’amore del padre nei suoi confronti e Fener, tornato per l’ultima volta Anakin, invece di sferrare il colpo finale contro il figlio, attacca l’imperatore e lo uccide, gettandolo in uno strapiombo. Ma i tanti colpi subiti hanno ormai intaccato la sua vita e Darth Fener, tornato nuovamente ad essere Anakin Skywalker, chiede la figlio di togliergli la maschera per poterlo vedere per una volta con i suoi occhi, prima di morire. Luke soddisfa l’ultima richiesta del padre, che perisce tra le sua braccia.
Lando centra il bersaglio e la Morte Nera inizia ad esplodere. Non c’è un minuto da perdere: caricato a bordo il corpo del padre, Luke si allontana poco prima che la Morte Nera esploda.
La notizia si sparge ovunque. L’Impero è stato sconfitto e in ogni parte della galassia le truppe fedeli a Palpatine si arrendono. Possono tornare la pace e la vecchia Repubblica. Mentre sulla luna di Endor, Luke e i suoi amici accendono una pira funebre per commemorare la morte di Anakin, sugli altri pianeti esplodono i festeggiamenti. Jan e Leila si abbracciano, potendo dare libero sfogo finalmente al loro amore, nato durante tutti questi anni di battaglie, mentre gli spiriti di Obi-Wan, Yoda e Anakin vegliano su Luke.
 
 
SEQUEL STELLARE
Nel 1978 è stato prodotto un film per la tv, sequel del film “Guerre stellari”: “The star wars holiday special” (USA). Nel film Luke, Jan e Leila accompagnano Chewbecca sul suo pianeta natale dove c’è la famiglia che lo aspetta per la festa nazionale del Giorno della Vita. In un intermezzo animato si vede per la prima volta Boba Fett. Lucas ha finito con l’odiare questo film per la tv, tanto che è possibile vederlo solo attraverso copie amatoriali e si dice che, se solo lui potesse, distruggerebbe tutte quelle che sono ancora in circolazione.
 
FUMETTI STELLARI
Quando uscì nel 1977 “Guerre stellari”, la casa editrice Marvel decise di lanciare una collana a fumetti seguendo quella che era la traccia lanciata dal film, creando, come già aveva fatto con i supereroi, un universo “Star wars”. La collana durò fino al 1986 e chiuse i battenti con il numero 107, circa due anni dopo l’uscita de “Il ritorno dello Jedi” (la cui versione a fumetti, tra l’altro, fu pubblicata in una miniserie fuori collana di 4 episodi, mentre “L’impero colpisce ancora” era uscito all’interno della serie, precisamente nei numeri fra il 39 e il 44). Oltre alla serie regolare e alla miniserie del terzo film, furono pubblicati anche tre Annual e una versione in 3-D.
Fra i disegnatori della serie segnaliamo Austin, Byrne, Golden, Miller, Chyakin, Nebres, Simonson e Williamson, tutti nomi oggi famosissimi, soprattutto in ambito supereroistico. Inoltre non dimentichiamo che una serie parallela fu dedicata ai due robot (“The droids”) ed una ai simpaticissimi Ewoks della terza pellicola della seconda trilogia (“The Ewoks”, appunto), entrambe derivanti da altrettante serie a cartoni animati.
Nel 1999, quando invece uscì “La minaccia fantasma”, la Dark Horse, altra storica casa editrice americana, si prese la briga di trasporre in fumetto le avventure degli eroi della saga, occupandosi sia di esplorare il passato dei cavalieri Jedi (“Tales of the Jedi”), sia di analizzare meglio alcuni personaggi secondari (miniserie dedicate a Jabba, Chewbecca e Boba Fett), sia di andare oltre il sesto episodio, immaginando cosa sarebbe potuto succedere nel futuro di Luke, Leila e Jan (Luke si lascia affascinare dal lato oscuro della Forza, nasce un nuovo Impero guidato dal clone dell’imperatore Palpatine, la nascita del vero eletto della profezia… il figlio di Jan e Leila… e molto altro ancora).
 
 
CARTONI STELLARI
 
Nel 2003 sul canale statunitense Cartoon Network è stato trasmesso il primo episodio di una serie televisiva di animazione: “Star wars: Clone wars” ( USA, 2003/05) In 25 mini-episodi, la serie narra delle vicende che intercorrono tra il II e il III episodio cinematografico. Per il 2007 Lucas ha annunciato per questo cartone animato un seguito, che verrà realizzato in computer grafica e in 3D. Dalla saga di “Guerre Stellari” sono state tratte anche due serie televisive a cartoni animati: “The Ewoks” (USA, 1985/87) e “The Droids” (USA, 1985/86). “The Ewoks”, in 35 episodi, narra delle avventure dei piccoli orsacchiotti spaziali prima dell’episodio VI. “The Droids” invece, in 13 episodi, racconta delle avventure di D3-BO e C1-P8 ed è ambientato cronologicamente tra il III e il IV episodio cinematografico.
 
 
ATTORI STELLARI
 
Quando girò la sua saga, George Lucas pensò bene di inserire, oltre agli attori protagonisti, anche alcune guest star, appositamente per dare risalto alla serie. Fra queste figurano: il compianto Peter Cushing, famoso interprete dei film horror della Hammer (“Dracula”, “Frankenstein”, “La mummia” e molti altri); Alec Guinness, che, oltre ad aver aiutato Lucas nella stesura della sceneggiatura iniziale, aveva sempre interpretato ruoli drammatici (lo ricordiamo in “Il cigno” e “Il piccolo Lord”); Frank Oz, creatore dei Muppets, regista (rammentiamo il bellissimo “The dark crystal”) e attore (in “The Blues Brothers” di John Landis); Christopher Lee, altro grande interprete dei film horror della Hammer (lui era sempre il cattivo a differenza di Cushing), recentemente riportato sul grande schermo anche da Peter Jackson per la saga de “Il signore degli Anelli”; Samuel L. Jackson (l’abbiamo visto in “Jurassic Park”, “Unbreakable”, “Sfera”… solo per citare qualche titolo); Liam Neeson (“Excalibur”, “Krull”, “Darkman”, “The haunting”… anche in questo caso solo qualche piccolo esempio).
 
 
MUSICA STELLARE
 
Le musiche di tutti i sei film della saga di “Star wars” sono state affidate al genio di John Williams, compositore molto orchestrale che riesce sempre a dare un senso di grande spazialità alle sue musiche e autore di moltissime colonne sonore fantastiche (citiamo, per dovere di cronaca: “Superman” e le saghe di “Indiana Jones” e "Harry Potter"). Tutti i brani sono sempre stati eseguiti dalla London Symphony Orchestra che da sempre accompagna Williams.
Nel terzo film della seconda trilogia, Williams si è anche sbizzarrito scrivendo due canzoni in stile pop, cantate in huttese e ewokese: “Lapti nek” e “Ewok celebration”.
Da segnalare infine la versione dance di “Star wars” ad opera di Meco, che mixava il “Main theme” e la canzone degli Ewoks.
 
 
VOCI STELLARI
 
Oltre ai personaggi, alla storia e alla musica, un altro aspetto importante e di un certo rilievo nella saga sono state le varie lingue e le voci degli alieni. Il linguaggio di Chewbecca è nato mescolando e sintetizzando elettronicamente il verso di un tricheco, quello di un orso, più altri sette animali. Per i Jawas invece sono stati manipolati con il sintetizzatore alcuni dialetti africani. Per il respiro affannoso di Darth Fener infine il tecnico del suono fu costretto a lavorare per mesi analizzando e selezionando ben diciotto tipi diversi di effetti sonori.
 
 
ANEDDOTI STELLARI
 
Molti sono gli aneddoti e le curiosità riguardanti la lavorazione di “Star wars”. Ad esempio si dice che la forma del Millenium Falcon sia venuta in mente osservando per caso, durante una pausa pranzo, un hamburger con accanto un’oliva.
Il termine Jedi deriva dalla contrazione di due parole giapponesi: “Jidai Geki”, che indicano i drammi in costume dei samurai.
Per la parte di Jan Solo le prime scelte erano cadute su Christopher Walken, Nick Nolte e Burt Reynolds, mentre Jodie Foster avrebbe dovuto essere la principessa Leila.
La pistola laser di Jan era una normalissima Mauser tedesca, appena modificata, mentre le spade laser furono ottenute introducendo all’interno di un tubo trasparente una sostanza altamente riflettente e aumentandone poi la luminosità di duecento volte. Il design iniziale prevedeva un’elsa piccola costituita da cinque dischi d’argento, con una pietra preziosa centrale come dispositivo di attivazione. Per problemi di budget, Lucas dovette accontentarsi di tre diversi tipi, differenti tra loro solo per colore.
 
 
FUTURO STELLARE
 
George Lucas ha recentemente annunciato per il 2008 un telefilm. Per adesso non si conoscono ancora molti dettagli, se non alcune voci non confermate: sarà ambientato tra il III e il IV episodio cinematografico e narrerà della nascita della ribellione e della fine degli ultimi Jedi. Molto probabilmente sarà fatta interamente in computer grafica, anche se si tratta ancora esclusivamente di notizie non certe. Alla Celebration III, George Lucas ha spiegato che, dovesse la “Star wars Live-Action series” (prevista per il 2008), assieme alla serie “Clone Wars 3-D”, rivelarsi un successo, altre serie televisive potrebbero venire prodotte. Ha dichiarato di aver pensato di ambientarle durante gli avvenimenti del videogioco “Star wars: knights of the old Repubblic” (circa 4.000 anni prima del quarto episodio), lontano dalla linea temporale della esalogia dei film. Tra il 2005 e il 2007 un fan italiano, Angelo Licata, ha scritto e diretto un seguito della terza trilogia, in cui si narra della crisi del nuovo ordine spaziale. Il film, intitolato “Dark Resurrection”, è disponibile per il download da internet.
 
Originariamente pubblicato sul numero 5 de LA ZONA MORTA, gennaio 1991
Corretto e ampliato per il sito LA ZONA MORTA, aprile 2007

12/05/2007, Davide Longoni