SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Resident Evil: Apocalypse
Anno: 2004
Regia: Alexander Witt
Soggetto: Paul W.S. Anderson
Sceneggiatura: Paul W.S. Anderson
Direttore della fotografia: Christian Sebaldt e Derek Rogers
Montaggio: Eddie Hamilton
Musica: Jeff Danna
Effetti speciali: David Gauthier
Produzione: Paul W.S. Anderson, Jeremy Bolt e Don Carmody
Origine: Gran Bretagna/Usa/Canada
Durata: 1h e 38’
CAST
Milla Jovovich, Sienna Guillory, Oded Fehr, Thomas Kretschmann, Sophie Vavasseur, Raz Adoti, Jared Harris, Mike Epps, Sandrine Holt, Zack Ward, Iain Glen, Stefan Hayes, Matthew G. Taylor
TRAMA
Il film inizia esattamente dove finiva il primo: Alice (agente di sorveglianza) e Matt (ambientalista), gli unici due sopravvissuti dell’Alveare, il superlaboratorio sotterraneo segreto dell’Umbrella Corporation, riescono a fuggire e a sigillare la struttura, ma vengono catturati dagli scienziati della società e usati come cavie per esperimenti. L’Umbrella cerca di scoprire cosa sia successo veramente, e così facendo provoca la fuga di alcuni contagiati e la conseguente diffusione del virus a Raccoon City. La Corporation fa appena in tempo a portare in salvo gli scienziati per lei più importanti, mentre in città si scatena il caos. Uno degli scienziati, il dottor Isaacs, al sicuro fuori dalla città, “risveglia” a distanza Alice, sedata artificialmente in un laboratorio. La donna si trova nella città devastata dagli zombie e, recuperato un fucile, si prepara a combattere. Intanto la società, nella persona del sindaco Timothy Cain, decide di isolare Raccoon City con tutti i suoi abitanti abbandonati al loro destino. Ma il dottor Ashford, il creatore (a fin di bene) del virus, rifiuta di andarsene in quanto sua figlia Angela non è ancora stata recuperata: disobbedendo agli ordini del suo capo, si collega alle numerose telecamere di sorveglianza della città per trovarla. L’azione si sposta su alcuni degli ultimi sopravvissuti: la poliziotta Jill Valentine, la giornalista Terri Morales e un altro poliziotto collega di Jill, Peyton Wells. I tre cercano rifugio all’interno di una chiesa dove fanno il primo incontro con alcune delle creature create nei laboratori: i cosiddetti esperimenti “Licker”. Quando la situazione sembra disperata interviene Alice che li salva e si unisce a loro nel tentativo di uscire dalla città. Durante gli esperimenti dell’Umbrella, Alice è stata esposta al Virus T, che l’ha dotata di forza, velocità e agilità sovrumane. Nel frattempo viene attivato il programma “Nemesis”, che consiste nel liberare una creatura umanoide, con lo scopo di sfruttare il caos per testare la sua validità come arma biologica. “Nemesis” incontra alcuni agenti della S.T.A.R.S. e senza fatica li uccide tutti, così come è stato “programmato”, ma risparmia l’unico civile del gruppo, il ladruncolo L.J., che poi si unirà al gruppo di Alice. Ashford intanto riesce a individuare sua figlia e decide di contattare i sopravvissuti usando i telefoni sparsi nella città. A rispondere alla chiamata è proprio il gruppo di Alice, ma anche alcuni agenti della Umbrella (abbandonati a Raccoon City) guidati da Carlos Olivera. La richiesta dello scienziato è semplice: salvare la figlia in cambio di un passaggio per uscire dalla città. E’ una corsa contro il tempo: all’alba Raccoon City verrà colpita da un ordigno nucleare, soluzione estrema decisa per contenere il disastro. Il gruppo di Alice e quello di Carlos si incontrano alla scuola elementare, dove si nasconde Angela. Riescono a salvarla, a costo di molte vite: sopravvivono solo Alice, Jill, L.J. e Carlos, che insieme alla bambina si dirigono verso il municipio. Lì un elicottero verrà a prelevare “Nemesis” e, secondo Ashford, la sorveglianza sarà minima. Ma così non è: il sindaco Cain scopre il piano di Ashford e si presenta al municipio con un grosso manipolo di guardie armate dell’Umbrella. Ordina dunque ad Alice e “Nemesis” di combattere in un duello all’ultimo sangue, per scoprire chi dei due “esperimenti” è il più forte. Se Alice non lo farà, Cain minaccia di uccidere i suoi amici, e dà subito una dimostrazione freddando Ashford davanti alla figlia. Alice vince, ma si rifiuta di dare a “Nemesis” il colpo di grazia, avendo riconosciuto in lui Matt. Questo gesto risveglia il fondo di umanità rimasto nel mostro, che si ribella al condizionamento mentale a cui è sottoposto e attacca le guardie dell’Umbrella, consentendo al gruppo di Alice di fuggire sull’ultimo elicottero. Un attimo dopo il missile nucleare colpisce il municipio, uccidendo Cain, “Nemesis” e tutti gli zombie rimasti in città. Mentre la città esplode, un grosso frammento di metallo schizza verso l’elicottero: Alice fa scudo ai compagni e viene trapassata dal frammento. L’elicottero si schianta sulle montagne, gli uomini dell’Umbrella lo ritrovano, ma a bordo c’è solo Alice, in gravi condizioni ma viva, gli altri sono scomparsi. Si viene a sapere, tramite spezzoni di telegiornali, che è stato diffuso un filmato che rivela i segreti dell’Umbrella, iniziato da Terri Morales e completato da Jill ed Alice durante la fuga attraverso la città, dopo la morte di Terri. Ma l’Umbrella riesce a convincere l’opinione pubblica che si tratta di una bufala creata ad arte da Jill e Carlos, adesso ricercati dalla polizia. L’esplosione di Raccoon City viene spiegata con un guasto alla centrale nucleare. Qualche tempo dopo, Alice si risveglia ancora in un laboratorio dell’Umbrella gestito sempre dal dottor Isaacs, immersa in una vasca piena d’acqua: si è completamente rigenerata, come se non fosse mai stata ferita. Dopo un attimo di smarrimento, ricorda tutto quello che è successo, con gran stupore di Isaacs, che evidentemente riteneva avesse perso la memoria. Ancora più forte di prima, Alice si libera e fugge, ma viene circondata dalle guardie armate. A salvarla intervengono Jill, L.J. e Carlos, travestiti da uomini dell’Umbrella, con un finto ordine di trasferimento. Nascosta nel loro SUV c’è anche Angela, che ha “chiamato” Alice a distanza, grazie a una sorta di legame mentale che i contagiati dal Virus T sembrano possedere. Isaacs capisce il trucco e potrebbe fermarli, ma ordina di lasciarli andare: il film si chiude con Isaacs che ordina di attivare il programma “Alice”.
NOTE
“Resident Evil – Apocalypse” è il secondo film della serie tratta dal videogame omonimo: la pellicola è ispirata agli eventi raccontati nel terzo titolo “Resident Evil 3: Nemesis”. Benché ne riprenda i personaggi, però presenta una trama indipendente dal videogioco. In questo film ad esempio il governo e la Umbrella Corporation sono in buonissimi rapporti, mentre nel videogame, dopo la distruzione totale di Raccoon City, è l’esatto opposto: il governo manda in fallimento la società farmaceutica perché riconosce che essa è la principale causa della mostruosa epidemia che porta la gente a essere dei famelici zombie.
Gli esterni di questo capitolo sono stati girati a Toronto, in Canada: sono riconoscibili infatti molti edifici della città, come il municipio.
Il regista Alexander Witt ha fatto la parte di un cecchino durante il film. Nella sua carriera è stato soprattutto direttore della fotografia e regista di seconde unità, lavorando in film come “Always – Per sempre”, “Daredevil”, “L’uomo del giorno dopo”, “Hannibal”, “La maledizione della prima luna”, “Aeon Flux”, “Cujo” e l’imminente “Prince of Persia”.
Il titolo del film doveva inizialmente essere “Resident Evil: Nemesis”, ma è stato cambiato in “Apocalypse” dopo l’uscita del film “Star Trek: Nemesis”.
Come nel suo predecessore, anche stavolta non viene mai usata la parola “zombie” per definire i contagiati dal Virus T.
Paul W.S. Anderson è un nome a cui siamo ormai avvezzi, essendosi sempre legato nella sua carriera al genere fantastico sia come regista (il primo “Resident Evil”, “Mortal Kombat”, “Alien vs. Predator”, “Punto di non ritorno” e “Death race”) sia come sceneggiatore (il terzo capitolo di “Resident Evil” e l’imminente “Castelvania”).
Il musicista Jeff Danna ha firmato anche le colonne sonore di “Tideland” di Terry Gilliam e di “Silent hill”.
Milla Jovovich l’abbiamo vista, oltre che in tutti i film della saga, anche in “Il quinto elemento” e in “Ultraviolet”.
Oded Fehr è stato anche nel cast dei recenti film dedicati a “La Mummia”, mentre Thomas Kretschmann era presente in “La sindrome di Stendhal” di Dario Argento, “Immortal ad vitam”, “King Kong”, “La profezia di Celestino”, “Next” e nel secondo capitolo dedicato a “Hellboy”.
10/08/2009, Davide Longoni