Autore del primo volume della saga delle “Cronache di Torre Gentile”, intitolato “Una favola del Medioevo oscuro”, Fabrizio Uffreduzzi si propone ai lettori con un romanzo fantasy molto particolare, ambientato in Italia, e con un background artistico a 360 gradi. Dopo esserci dilettati nel conoscerlo da un punto di vista letterario, è giunto il momento di approfondire un po’ la sua conoscenza.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È FABRIZIO UFFREDUZZI?
È presto detto… ho 34 anni e vivo a Firenze con mia moglie e mia figlia. Lavoro nel turismo e mi piace scrivere storie.
VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI?
In realtà le mie produzioni precedenti riguardano altri campi “artistici”: per diversi anni mi sono dedicato alla registrazione di musica (di genere diciamo etno-rock, qualunque cosa voglia dire…) e all’illustrazione su giornali on-line… In campo letterario mi sono limitato a scrivere una valanga di soggetti per romanzi e molti racconti di genere fantasy/storico…
RECENTEMENTE È USCITO IL TUO PRIMO ROMANZO, UN E-BOOK INTITOLATO “UNA FAVOLA DEL MEDIOEVO OSCURO”. VUOI PARLARCENE?
È un fantasy/storico ambientato nell’Umbria del X secolo. La vicenda prende le mosse dal rapimento di una fanciulla, Biancofiore, dalle mura di un monastero. La sua storia si intreccerà poi con quella di altri personaggi: Stroncaferro, che è una sorta di monello itinerante; Traballa, il monaco-fattucchiere che cerca di redimerlo… e poi ancora granitici cavalieri come Lucio, creature d’ogni tipo, in un’epoca di confusione politica e disgregazione feudale, con un grande affollarsi di poteri contrastanti… E poi c’è una spada, chiamata Vorandaga… ma non voglio dire di più su di essa!
COME È NATA L’IDEA DI AMBIENTARE UN FANTASY PROPRIO IN UMBRIA?
L’Umbria ha ancora una natura non eccessivamente inurbata, costellata di borghi e vestigia medievali intatte… ci sono tanti luoghi nascosti, ruderi carichi di leggende, e tutto sommato fuori dall’immaginario turistico di massa; volevo un’ambientazione che consentisse al lettore di recarsi magari sul posto immaginando possibile di veder saltar fuori qualche personaggio del libro…Un altro fatto fondamentale è il Tevere, che divide in due l’Umbria: nell’antichità a occidente stavano gli etruschi e a oriente gli umbri, e i luoghi della mia storia si trovano nel mezzo… Quei due antichi popoli misteriosi avranno un grande peso nella macro-trama della saga.
QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI?
Essendo un romanzo corale, la cosa difficile è stata rendere i singoli caratteri credibili in uno spazio di battute ridotto… non volevo che emergesse un singolo protagonista, ma allo stesso tempo non desideravo personaggi anonimi, delle semplici “marionette”. Per far questo ho posto un’attenzione particolare nei dialoghi – capaci di dare il “tono” giusto a più personaggi contemporaneamente – e nelle mimiche facciali e gestuali, che consentono di aggirare le lunghe descrizioni psicologiche…
IL LIBRO FA PARTE DELLA SAGA DELLE “CRONACHE DI TORRE GENTILE”, QUINDI SI PRESUME CHE AVRÀ UN SEGUITO. VUOI DIRCI COSA DOVREMO ASPETTARCI IN FUTURO?
Nel prossimo romanzo vedremo ampliarsi la tematica della spada Vorandaga: si capirà che essa è molto più che un’arma… inoltre si approfondirà il senso complessivo dell’ambientazione stessa di cui dicevo, sospesa tra superstizione cristiana ed eredità pagana.
COME MAI LA SCELTA DI UN LIBRO SCARICABILE GRATUITAMENTE DA INTERNET?
I miei contatti con l’editoria sono stati pessimi. A parte gli squaletti dell’editoria a pagamento, nella migliore delle ipotesi mi sono imbattuto in contratti che mi bloccavano i diritti per anni, senza offrire una reale distribuzione. A quanti lettori sarei arrivato? Ho voluto scommettere su un canale meno consueto, per provare a trovare il mio pubblico ancor prima di un editore…
LE ILLUSTRAZIONI AL ROMANZO LE HAI FATTE TU, SE NON VADO ERRATO. TI SENTI PIÙ SCRITTORE O PIÙ ILLUSTRATORE? E COME MAI LA SCELTA DI DARE ANCHE UN VOLTO AI PERSONAGGI?
Mentre scrivo vedo i personaggi e le loro azioni: non posso fare a meno di disegnarli… Non mi sento totalmente né uno scrittore né un illustratore, piuttosto “un illustratore che scrive romanzi”… Sto lavorando a una versione diffusamente illustrata di “Una favola del Medioevo oscuro”; per ora comunque, molte illustrazioni si possono vedere sul sito…
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
Non ho mai amato troppo il fantasy puro, totalmente disancorato dalla realtà storica del nostro mondo. Mi piace invece scovare il fantastico tra le pieghe della storia, là dove ad esempio una fonte rimane silenziosa e ti consente di immaginare derive inconsuete… Chiaramente il fantasy/storico è un genere che rischia di scivolare nel ridicolo e ti pone insidie continue; intendo dire che se ad esempio dici: “nell’agosto del 1421 ci fu una moria di unicorni”, il lettore penserà che hai dei disturbi mentali… Ma l’ironia è il potente collante che ti aiuta a tenere insieme la realtà e l’improbabile: se ammetti che in fondo stai scherzando, il lettore si lascerà trasportare nel tuo gioco e si divertirà a ipotizzare elefanti che volano nel cielo di Tokyo…
VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Di solito nasce tutto dalla suggestione estetica di un’ambientazione… Poi l’ambiente si popola di individui, che immagino mossi da pulsioni e sentimenti… E da quelli deriva poi in modo quasi logico la trama…
QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?
Mishima, London, Conrad sono la mia triade… Ma ci metto dentro anche Pratt: è stato soprattutto leggendo i suoi fumetti che mi è venuta la voglia di raccontare a mia volta… Fra gli scrittori di romanzi di genere cito Danila Comastri Montanari e Guido Cervo…
E PER QUANTO RIGUARDA I FILM, CHE CI DICI?
“Lawrence d’Arabia”, “Il marchese del grillo”, “Moby Dick”… in generale direi che amo i film in costume…
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Per il futuro intendo portare a termine la stesura degli altri due romanzi della saga di Torre Gentile. Sogni nel cassetto? No, di solito li lascio volare fuori dalla finestra…Quelli che erano buone idee poi tornano sotto forma di progetti…Ciao!
A PRESTO E GRAZIE DI TUTTO!
04/08/2009, Davide Longoni