Stefano Fantelli ormai non si ferma più… e fa bene, visto che conosciamo da anni la sua bravura come scrittore. Ma ormai i panni di scribacchino gli stanno stretti, per cui ha deciso di uscire dal genere letterario per approdare verso nuovi lidi artistici: infatti dopo la trasposizione teatrale del suo racconto “Morte e 9 euro e 20” pubblicato all’interno dell’antologia “Dark Circus”, pubblicata dalle Edizioni Cut-Up, prossimamente lo stesso racconto diventerà un cortometraggio diretto dalla regista romana Giulia Cima. Diplomata al NUCT, prestigiosa scuola di cinema, allieva di Stefano Bessoni, il regista del bellissimo “Imago Mortis”, autrice di cortometraggi e videoclip musicali scritti e diretti da lei, la giovane regista ha lavorato anche per la Sitcom, un’azienda con 4 canali satellitari su Sky, dirigendo una serie di documentari. “Grazie al felice incontro con il libro di Stefano Fantelli”, ha avuto modo di dire la Cima, “ho deciso che è il momento giusto per rimettermi a fare ciò che ho sempre voluto: dare vita all’immaginazione. Mi porto dietro ovunque una copia di “Dark Circus” che continuo a riempire di sottolineature e appunti. Mi piacerebbe girarli tutti e farne un lungometraggio visto che i vari racconti possono benissimo essere legati l’uno all’altro”. Nato a Bologna nel 1972, dove vive ora, Stefano Fantelli ha svolto i più svariati mestieri, da barman a lucidatore di bare, da pugile a scaricatore di acque minerali, continuando a coltivare l’ambizione di diventare scrittore professionista. Ha pubblicato oltre cento racconti su riviste e antologie. Il suo primo libro, “Alla fine della notte”, è uscito nel 2003.
Recentemente Stefano, sempre per non smentirsi, ogni lunedì con cadenza settimanale pubblica “Il diario di uno stregone poeta” sulle pagine del sito “Horror magazine” (vedere nella sezione Link) con “le incredibili avventure del Brujo, create da me medesimo…”, come ha avuto modo di dirci!
In bocca al lupo, Stefano!
11/10/2009, Davide Longoni