Per la serie, quando i giochi diventano non solo film, ma anche libri, è con estremo piacere che vi presentiamo un altro romanzo da inserire nella vostra biblioteca fantastica personale: si tratta di “Nephandum – La Profezia Oscura” (320 pagine; 14,90 euro) di Massimo Bianchini, con illustrazioni di Emiliano Petrozzi, pubblicato da Armando Curcio Editore nella collana “Electi”.
Ispirato al gioco di ruolo “BEST OF SHOW”, presentato a “Lucca Comics & Games 2005”, il volume inizia nel punto di confine tra il Granducato di Erandor e le Terre Oscure, dove le tribù orchesche sono in agitazione. È un fatto insolito: gli orchi sanno da sempre che non possono valicare il Baluardo. Qualcosa di inspiegabile accade anche altrove, la natura si deforma come intossicata da un morbo, come invasa da un cosmo di degenerazione che corrompe ciò che tocca facendo leva sull’unico elemento comune a tutti gli esseri viventi: la paura.
È il Nephandum. Le cinque entità ancestrali hanno già iniziato la conquista del mondo in suo nome. Eppure qualcuno sapeva, esiste una profezia, e per i suoi custodi è arrivato il momento di agire.
A leghe di distanza dal Baluardo, il furto di un artefatto in apparenza insignificante apre un secondo fronte e porta un vecchio gruppo di avventurieri a riunirsi per la salvezza. Tra loro, però, c’è qualcuno che nasconde un segreto.
Sono elfi, mezzelfi, halfling, maghi e guerrieri i personaggi di questa storia. Sono avventure le loro imprese, archi, spade e magia i loro strumenti. È il mondo fantasy per eccellenza quello che vive sotto la minaccia dell’apocalisse”. È una vicenda spettacolare quella che apre la trilogia di “Nephandum”.
Massimo Bianchini è uno dei nomi più noti del panorama game italiano e internazionale. Nato a Reggio Emilia nel 1972, lavora da sempre nel settore fantasy come editor, autore e traduttore. È socio fondatore di Asterion Press e da oltre dieci anni è direttore editoriale delle traduzioni di “Dungeons & Dragons” per Magic Market & Twenty Five Edition. Ha scritto numerosi manuali di successo per giochi di ruolo, tra cui “Nephandum”, vero e proprio caso editoriale ideato insieme a Mario Pasqualotto e vincitore, tra gli altri premi, del “Best of Show” come miglior GdR a “Lucca Comics and Games 2005”. “La Profezia Oscura”, primo volume della trilogia ispirata al gioco, è il suo esordio nella narrativa.
Sentiamo un po’ dalle parole dello stesso autore come è nato questo progetto.
CHE COSA SIGNIFICA SCRIVERE UN ROMANZO PARTENDO DA UN GIOCO DI RUOLO?
Significa cambiare la prospettiva con cui si narra la storia. In un classico gioco di ruolo sono i giocatori a creare le vicende collettivamente, supportati da un “arbitro” che tiene la trama generale. Al contrario un romanzo è l’opera di un’unica persona che delinea ogni aspetto della narrazione: protagonisti, antagonisti, eventi sono interamente nelle sue mani. La differenza più marcata è la necessità di creare una storia organica dalla prima all’ultima pagina, quando nel gioco di ruolo l’importante è il coinvolgimento e il divertimento di tutti i partecipanti, senza l’obbligo di arrivare a un “finale”.
QUALI SONO I PERSONAGGI PRINCIPALI E QUALI LE CARATTERISTICHE DEL MONDO IN CUI SI MUOVONO?
Come nel classico party di una campagna a un gioco di ruolo, le vicende sono imperniate su un gruppo di protagonisti anziché su un singolo eroe. Le vicissitudini di sei personaggi si intrecciano fino a congiungersi in un unico filo conduttore. Guerrieri e maghi uniscono le loro lame e i loro incantesimi per cercare di raggiungere un obiettivo comune: la sopravvivenza contro l’invasione del Nephandum.
Le vicende si svolgono in un mondo fantasy creato da zero, con la peculiarità che l’ambiente è permeato dagli influssi del Nephandum, un cosmo di Entità Ancestrali.
CHE COSA SONO LE ENTITÀ ANCESTRALI?
Rappresentano le cinque paure sulle quali il Nephandum fa perno per invadere i territori del mondo: queste entità dimenticate si ancorano a luoghi, oggetti e personaggi della realtà, trasmettendo i loro terrificanti influssi legati alla paura della morte, del sangue, della follia, della feralità e delle malattie.
COME SI EVOLVERÀ IL NEPHANDUM ANDANDO AVANTI CON LA STORIA?
Il gioco di ruolo “Nephandum” prevede tre livelli di “influssi” del terrore permettendo di delineare uno stile di gioco investigativo (quando l’influsso è lieve), epico (influsso moderato) e apocalittico (influsso forte). La stessa struttura può essere usata a livello narrativo. “La Profezia Oscura” narra dei primi sintomi del Nephandum nel mondo, che portano i protagonisti a chiedersi cosa stia succedendo: alcuni sanno, altri no, altri ancora fanno finta di non sapere… Se nel primo romanzo il Nephandum agisce dietro le quinte, nel secondo la sua presenza sarà evidente a tutti, e lo scontro diventerà aperto e cruento.
CHE COSA C’È DI NUOVO IN QUESTO ROMANZO RISPETTO A QUELLI DELLO STESSO GENERE GIÀ PUBBLICATI?
La trilogia si basa largamente sui cliché della narrativa fantasy più generalista, con una componente dark-horror connessa alla presenza delle trame del Nephandum. Quanto allo stile narrativo, le descrizioni sono ridotte all’essenziale e l’introspezione psicologica dei personaggi si basa su ciò che fanno piuttosto che su ciò che pensano. Una sequenza di eventi correlati si dipana capitolo dopo capitolo per intrecciare una trama dalla lettura facile e scorrevole.
A questo punto non ci resta che augurarvi buona lettura.
19/11/2009, Davide Longoni