Non si può certo dire che il periodo tra il 2012 e il 2013 sia stato buono per gli appassionati di fantascienza e fantastico: a fine 2012 se ne è andato infatti Gerry Anderson, produttore inglese di serie cult come Ufo e Spazio: 1999, a 83 anni dopo un lungo periodo di malattia; il 2013 è iniziato con la morte prematura, a soli 48 anni, di Alberto Lisiero, cofondatore del Club italiano di Star Trek; e a metà gennaio Torino ha perso la sua eminenza grigia del settore del fantastico, Riccardo Valla, stroncato da un attacco di cuore in una strada di quella città che amava tanto.
Nato nel 1942, Riccardo Valla aveva iniziato la sua carriera lavorativa come redattore scientifico presso la Bollati Boringhieri, coltivando da sempre la passione per la fantascienza e il fantastico in genere.
Saggista di molti contributi disponibili anche in rete sulla letteratura fantastia, svelando anche curiosità, Riccardo Valla ha svolto per anni una continua attività di traduttore di libri di genere, sia per la collana Urania, di cui era uno dei curatori, sia di romanzi di autori come Terry Brooks e il Dan Brown de Il codice da Vinci, di cui ha scritto una parodia molto gustosa, Il coccige da Vinci. Uno dei suoi ultimi lavori in tal senso era stata una nuova traduzione de L’hobbit di Tolkien per Bompiani e la traduzione di tutte le guide al film di Peter Jackson. Negli anni Ottanta Riccardo Valla era stato inoltre il fondatore di una delle prime librerie dedicate al fantastico in Italia, a Torino in via Volta 1/h, dove oggi sorge l’analoga Il Lupo Rosso.
Dal 2010 Riccardo Valla collaborava ed era uno dei responsabili scientifici e artistici del Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza, nato nel quartiere periferico sabaudo di Lucento: aveva donato moltissimo materiale, aveva curato la mostra sulla protofantascienza italiana e le due mostre, in sede e presso la Biblioteca Civica, sui sessant’anni della collana Urania, oltre a organizzare un gruppo di lettura presso le Civiche torinesi dedicato ad autori come Jules Verne, Ballard, Salgari, Tolkien.
Riccardo Valla ha avuto la fortuna di poter vivere la vita che amava fino alla fine, il sabato precedente alla sua morte era andato a mangiare una pizza di lavoro con i responsabili del Mufant per progettare i prossimi eventi, tra cui anche un festival di cortometraggi in collaborazione con le scuole, la domenica era andato al Balon a cercare materiale in tema con altri amici e prima di uscire per il suo ultimo giro aveva mandato mail e fatto telefonate.
Tanti appassionati l’hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio, al Cimitero Monumentale di Torino, un luogo molto suggestivo da perfetto romanzo gotico, persone come Giuseppe Lippi, curatore ufficiale di Urania oggi, la scrittrice fantasy e di romanzi storici Mariangela Cerrino, l’autrice fantasy e giallista Anna Maria Bonavoglia, l’esperto di cultura fantastica tra Oriente e Occidente Massimo Soumaré, Giovanni Milone, titolare della più antica fumetteria di Torino, Davide Monopoli e Silvia Casolari, i fondatori del Mufant.
Ancora una volta la passione per generi che portano in alto in nuovi mondi non dimenticando questo unisce persone diverse ma che si riconoscono simili come affinità: Riccardo Valla ha fatto tanto per questo e mancherà a tutti gli appassionati di fantastico.