Nonostante sia già iniziato da un mesetto, vogliamo comunque portare alla vostra attenzione un progetto singolare che terminerà a fine marzo ideto dalle dottoresse Paola Vallani e Annalisa Corbo: si tratta di “Trilogie – Tre parti di te in Dante, Tolkien e Calvino”, un viaggio alla scoperta di nuovi e creativi modi di leggere e vivere in prima persona la letteratura, attraverso le tecniche teatrali dello psicodramma classico.
Quando si leggono grandi opere, capita spesso di rispecchiarsi, riconoscersi, rivivere parti di sé accompagnati dal libro che stiamo assaporando. Le trilogie letterarie hanno il fascino di qualcosa che si compie attraverso una narrazione di ancora più ampio respiro rispetto a un libro singolo.
Con “Trilogie”, un percorso psicodrammatico che si svolge in un vero e proprio teatro di psicodramma, ognuno avrà la preziosa possibilità di partire dalle opere di tre grandi autori quali Dante, Tolkien e Calvino per scoprire o elaborare piccole importanti parti di sé in gruppo, grazie alla guida di una psicologa e una psicoterapeuta entrambe psicodrammatiste.
Il percorso è indirizzato a chiunque abbia più di 14 anni e abbia la curiosità di intraprendere un viaggio attraverso se stesso e la propria creatività, ma anche a chiunque ami gli autori che si andranno a “visitare” e a chi non conosce questi autori ma desidera esplorare se stesso attraverso le loro parole.
“Trilogie” si svolge presso il teatro di psicodramma della Dottoressa Paola Vallani in via Frua n°9 a Milano (MM De Angeli) dalle 21.00 alle 23.00 tre mercoledì di fila per ogni trilogia e uno di pausa: tutto ha già avuto inizio il 23 gennaio con le tre serate dedicate a “Inferno”, “Purgatorio” e “Paradiso” di Dante Alighieri e proseguirà con J.R.R. Tolkien: mercoledì 20 febbraio si ricomincerà con “La Compagnia Dell’Anello” e si continuerà mercoledì 27 febbraio con “Le Due Torri” e mercoledì 6 marzo con “Il Ritorno Del Re”.
Dopo la pausa “Trilogie” terminerà occupandosi di Italo Calvino: mercoledì 20 marzo sarà incentrato su “Il Barone Rampante”, mercoledì 27 marzo su “Il Cavaliere Inesistente” e infine mercoledì 3 aprile su “Il Visconte Dimezzato”.
L’iscrizione a “Trilogie” è da intendersi “per autore” quindi, minimo tre incontri e il costo del percorso è: un autore € 75, due autori € 140, tre autori € 200.
Paola Vallani è psicologa clinica e di comunità, psicoterapeuta e psicodrammatista, esperta in tecniche di rilassamento, terapeuta EMDR. Formata all’uso del Disegno Onirico nello Psicodramma, lavora attivamente nel privato sia con gruppi che in individuale. Collabora con l’Ospedale San Paolo di Milano dove ha condotto diversi gruppi psico-educativi e gruppi di psicoterapia. Oggi, presso il Servizio di Psicologia dello stesso Ospedale, conduce il gruppo finalizzato alla gestione dello stress, indirizzato agli studenti dell’Università Statale di Milano. Ha inoltre collaborato professionalmente sul campo con ASPIC (Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comunità) durante l’emergenza del terremoto in Abruzzo e ha scelto di proporre “Trilogie” perché pensa che sia un viaggio affascinante alla ricerca di sé attraverso scenari fantastici, ritmi e parole.
Annalisa Corbo, psicologa sociale e dello sviluppo, conduttrice di gruppi di psicodramma ed esperta di dinamiche di gruppo e comunicazione, lavora nel privato e in ambienti associazionistici. Collabora anche lei con l’Ospedale San Paolo di Milano presso il Servizio di Psicologia dove conduce due gruppi terapeutici con metodologia psicodrammatica classica. I gruppi annoverano pazienti con problematiche sia psichiche che fisiche (patologie croniche, tumorali e disabilitanti). Ideare “Trilogie” legittima il suo sogno di guidare chi, come lei, non si ferma alla lettura di un’opera, ma vive e sogna con chi l’ha scritta.
Fondato negli anni ‘20 dal medico e psicoterapeuta di origine rumena J.L. Moreno, lo Psicodramma (da “Psyché”, anima, e “Drama”, azione) è un metodo di conduzione di gruppi che prevede l’uso di tecniche attinte dall’universo teatrale e che, nella messa in scena, si basano sull’agire, l’osservare e il riflettere. Il lavoro passa attraverso una fase iniziale di riscaldamento che è utilizzata per stimolare l’emergere di materiale per la messa in scena successiva. Questa permette di rappresentare, esplorare ed evidenziare situazioni in cui i partecipanti agiscono. Il metodo attivo, attraverso l’osservazione del proprio agire, agevola così il pensiero, dando luce a nuove immagini del proprio ruolo e inedite possibilità di comportamento.
Il gruppo, catalizzatore delle risorse personali, permette una condivisione empatica che si realizza attraverso l’emergere, la messa in gioco e il confrontarsi di pensieri, sentimenti, speranze, difficoltà e problemi comuni a tutti i partecipanti. Il gruppo così può fungere da cassa di risonanza di emozioni e desideri, svolgendo al contempo un ruolo di contenitore di timori e angosce.
Quando non ci si limita a un solo incontro, i percorsi svolti con questo tipo di metodologie attive permettono un lavoro sia “in gruppo” (il singolo per sé con l’ausilio del gruppo) che “di gruppo” (presa di coscienza corale dell’essere parte di una categoria sociale con tutto quello che ciò comporta a livello di responsabilità e riconoscimento).
“Trilogie”, ci teniamo a ribadirlo, non è un percorso psicoterapico, ma un viaggio mirato alla crescita personale e alla consapevolezza di sé e della propria creatività.
Per saperne di più, date un’occhiata al sito di riferimento… e sappiate che le organizzatrici sono intenzionate a portare il progetto anche in altre città: presto potrebbe anche toccare alla vostra.