UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Deliverance

Anno: 1972

Regia: John Boorman

Soggetto: tratto dal romanzo “Dove porta il fiume” di James Dickey

Sceneggiatura: James Dickey

Direttore della fotografia: Vilmos Zsigmond

Montaggio: Tom Priestley

Musica: Duelling Banjos (Arthur Smith)

Effetti speciali: Marcel Vercoutere

Produzione: John Boorman

Origine: Usa

Durata: 1h e 49’

CAST

Jon Voight, Burt Reynolds, Ned Beatty, Ronny Cox, Ed Ramey, Seamon Glass, Randall Deal, Bill McKinney, James Dickey, Macon McCalman, Louise Coldren

TRAMA

Ed Gentry, Lewis Medlock, Bobby Trippe e Drew Ballinger sono quattro amici di Atlanta, uomini d’affari di città che decidono di mettersi alla prova scendendo in canoa lungo un fiume destinato a scomparire che scorre nella fitta foresta della Georgia. Ma gli inattesi pericoli del fiume impetuoso e soprattutto la brutalità di alcuni assalitori trasformeranno un fine settimana avventuroso in una disperata lotta per la sopravvivenza.

NOTE

Il film, considerato ormai un classico, è stato candidato a tre premi Oscar, tra cui “miglior film” del 1973, e a vari Golden Globe. Inoltre nel 2008 è stato scelto dal National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti tra le pellicole da preservare.

Il fiume destinato a scomparire nel film, il Cahulawassee, lungo il cui corso si svolge gran parte dell’azione, è in realtà immaginario e le riprese sono state fatte invece sul fiume Chattooga, in Georgia.

La pellicola ebbe a suo tempo una grande eco sui mass-media a causa delle caratteristiche che lo ponevano in una categoria a sé stante dei pur numerosi film thriller/horror/drammatici dell’inizio anni Settanta, trattando temi inusuali e poco ortodossi. Tra i motivi del clamore suscitato vi era, scabroso per quell’epoca, l’episodio dello stupro di Ned Beatty che per quanto appena accennato nelle immagini, rappresenta la prima volta in cui un film con grande seguito di pubblico fa mostra di un episodio di violenza carnale, per di più di natura omosessuale. Ma forse la questione più delicata e sconcertante per il pubblico di allora, è stata la trattazione, da parte di Boorman, del rapporto tra uomo e natura. Qui l’immagine mostrata non è per nulla idilliaca: le persone di città sono poste a contatto diretto con una realtà incontaminata, selvaggia e pura, ma indifferente e popolata da abitanti potenzialmente ostili. In un’epoca come quella dei primi anni Settanta, il ritorno alla natura era predicato spesso come panacea dei mali della civiltà moderna, ma il film di Boorman va in una direzione se non proprio opposta, quantomeno diversa e meno schematica, che comporta anche da parte dei protagonisti “buoni” un atteggiamento diverso dal solito, diffidando della legge pur avendo tutte le ragioni per comportarsi come necessitava per la sopravvivenza. I “cittadini” protagonisti del film sono tutti uomini, adulti e in buon numero, eppure vanno incontro a un’esperienza traumatizzante che lascerà morto uno di loro, storpiato l’altro e scossi nell’animo gli altri due: nessuno di loro sarà in grado di uscire immune da un mondo tanto selvaggio, nemmeno chi lo conosce e vi si trova adattato.

Il regista John Boorman ha spesso diretto pellicole di genere fantastico, a volte anche sceneggiandole e producendole: tra queste ricordiamo “Zardoz”, “L’esorcista II – L’eretico” ed “Excalibur”.

Il responsabile degli effetti speciali, Marcel Vercoutere, si è occupato anche di quelli de “L’esorcista”, mentre le musiche sono fondamentalmente una continua variante del brano “Duelling Banjos” di Arthur Smith arrangiato e suonato da Eric Weissberg e Steve Mandell.

Gli attori principali e i più importanti sono i quattro protagonisti del film, ognuno dei quali ha incrociato più volte nella propria carriera il genere fantastico. Iniziamo con Jon Voight che ha recitato in “Anaconda”, “Lara Croft: Tomb Raider”, “Jack e il fagiolo magico”, “Il mistero dei templari” e il suo seguito “Il  mistero delle pagine perdute” e nel primo capitolo dei “Transformers”.

Proseguiamo con Burt Reynolds che abbiamo visto in “Il mio amico Frankenstein” e “In the name of the king”… giusto per restare solo nel nostro genere preferito.

Ned Beatty ha invece preso parte a molte più pellicole fantastiche, come “L’esorcista II – L’eretico”, “Superman I e II”, “Capitan America”, “Riposseduta” e in una riduzione televisiva de “I viaggi di Gulliver”.

Infine Ronny Cox ha interpretato film come “La macchina nera”, “Robocop”, “Star Trek – The next generation”, “Balle spaziali 2”, “Atto di forza” e “Stargate SG-1”.

Davide Longoni