Regista, sceneggiatore, distributore, scrittore, saggista, curatore… quante cose si possono dire di Luigi Cozzi e molte in verità le abbiamo dette insieme a lui tempo fa. Ma Cozzi è un instancabile appassionato del fantastico che non si ferma mai per cui, abbandonata almeno per ora la carriera cinematografica, si sta dedicando anima e corpo a sfornare libri di divulgazione del genere fantastico con la sua casa editrice, le Edizioni Profondo Rosso… con grande impegno e con ottimo successo di critica e di vendita. Ma ora lasciamo che sia lui a raccontarci un po’ questo lato della sua carriera.
CIAO LUIGI L’ULTIMA VOLTA CHE CI SIAMO SENTITI SI PARLAVA DEL TUO PASSATO. ORA SIAMO INVECE AL PRESENTE: ATTUALMENTE CON LA TUA CASA EDITRICE, PROFONDO ROSSO EDIZIONI, TI SEI OCCUPATO SOPRATTUTTO DI SAGGISTICA HORROR. COMINCIAMO CON IL PARLARE DI “LA STORIA DEI RACCONTI DI DRACULA”: COME E’ NATO QUESTO VOLUME?
Per dieci anni circa dal 2000 la Profondo Rosso, oltre a essere un negozio specializzato nel fantastico, ha edito ogni mese varie riviste in edicola, tra le quali c’erano “Mistero” e “Horror”. Un lettore, Sergio Bissoli, si fece vivo una volta offrendomi dei racconti fanta-horror, che a me sono piaciuti molto e così gliene ho pubblicata una buona cinquantina. Poi lui mi offrì anche dei suoi piccoli saggi sulla vecchia serie dei “Racconti di Dracula” e ho pubblicato quelli su “Horror”. Allora mi è venuta la curiosità di saperne di più su quella collana e così, visto che avevo già scritto e pubblicato quattro libri su “La Storia di Urania” ricavandone buone vendite e splendide recensioni, mi è venuta l’idea di fare lo stesso lavoro di ricostruzione storico-critica anche per i “Racconti di Dracula” e i “KKK”. E così ho messo insieme i due libri, facendo prima l’editor del materiale raccolto anni fa da Bissoli e poi aggiornandolo e realizzando nuove ricerche e interviste, per due anni interi. Ora che sono usciti, dal volume sui “Racconti di Dracula” ho già ricavato grandi soddisfazioni e ottime recensioni… e spero che presto lo stesso accada anche per quello sulla storia dei “KKK”, appena pubblicato…
IL LIBRO E’ SCRITTO, COME DICEVAMO, INSIEME A SERGIO BISSOLI: COME E’ NATA QUESTA COLLABORAZIONE E COME E’ STATO LAVORARE CON SERGIO?
Sergio Bissoli scrive bellissime storie macabre e fantastiche, molte delle quali sono state raccolte l’anno scorso in un libro (“Il paese stregato”) che consiglio a tutti (è edito dalla Hypnos di Milano). Spero di pubblicare anch’io prima o poi un suo libro di novelle: io lo reputo una specie di Jean Ray italiano. Ma direttamente insieme io e lui non abbiamo mai lavorato, specie per “La Storia dei Racconti di Dracula”, in quanto io ho preso la massa grezza del suo materiale saggistico su quella collana, l’ho rimontata, sfrondata, reimpostata, tagliata, cucita, cambiata, verificata e, soprattutto, revisionata… e poi da lì sono partito con le mie personali ricerche e interviste per inquadrare meglio il tutto, grazie anche all’esperienza della mia lunga frequentazione degli ambienti editoriali e cinematografici romani.
QUALE E’ STATA LA PARTE PIU’ DIFFICILE NELLA STESURA DEL LIBRO?
La parte più difficile nella preparazione di questo libro è stato il recupero… dei morti. Quasi nessuno è infatti più vivo degli autori di allora e così mi sono dovuto rivolgere a figli, vedove e nipoti degli scrittori per controllare, verificare, sapere. Alla fine però ho rintracciato almeno due autori ancora vivi, Franco Prattico e Carlo Belli, e sono riuscito a intervistarli appena in tempo: Prattico adesso è morto e Belli oggi purtroppo non è più in grado né di intendere né di volere.
ALTRO LIBRO DI GRANDE INTERESSE E’ “LA STORIA DEI KKK – I CLASSICI DELL’ORRORE”, RECENTEMENTE DATO ALLE STAMPE. DI NUOVO, TI CHIEDIAMO COME E’ NATO QUESTO LIBRO E QUALI DIFFICOLTA’ HAI INCONTRATO?
Quando ho pensato di fare un libro sulla collana dei “Racconti di Dracula”, automaticamente mi è venuto d’obbligo di farne uno anche su quella dei “KKK – I Classici dell’Orrore”, perché era la prima serie ad essere uscita nelle edicole nel 1959. E così l’ho fatto. E voglio dire che mi sono divertito molto nel preparare questi due volumi, sia perché ho ricostruito un mondo editoriale che non esiste più ma che comunque era molto affascinante e anche stravagante, sia perché autori ed editori di queste due prime collane horror italiane erano tutte persone che venivano o che poi hanno fatto il cinema… cinema che come tutti sanno è sempre stata la mia passione. Quindi, horror più cinema… che cosa potevo pretendere di più con questi due volumi?
ANCHE IN QUESTO CASO VEDIAMO UN NOME IMPORTANTE AFFIANCATO AL TUO PER LA STESURA DELL’OPERA, QUELLO DI NICOLA LOMBARDI: COME NASCE QUEST’ALTRA COLLABORAZIONE E COME TI SEI TROVATO A LAVORARE CON NICOLA?
Nicola Lombardi scrive ottimi racconti ed è stato per diversi anni il mio più stretto collaboratore proprio qui a Roma, a Profondo Rosso. Poi, quando si è sposato, ci ha lasciati ed è tornato a vivere dalle sue parti, al nord, ma siamo sempre rimasti in stretto contatto. Lavorare con lui è un piacere, capisce sempre al volo quello che gli chiedo di fare e lo fa anche molto bene. E’ un vero talento e anche un grande appassionato del genere, oltre a essere una carissima persona.
ALTRA TUA RECENTE FATICA E’ “PROFONDO ARGENTO” E QUESTA VOLTA SEI TUTTO SOLO A PARLARE DEL REGISTA DELL’HORROR ITALIANO PER ANTONOMASIA: SEI UNA DELLE PERSONE CHE LO CONOSCE MEGLIO IN ASSOLUTO, VUOI PARLARCI DEL TUO RAPPORTO CON DARIO ARGENTO?
Con Dario Argento sono entrato in amicizia nel 1970, quando ancora nessuno lo conosceva, e siamo amici ancora oggi. Da anni festeggiamo persino compleanni (siamo nati tutti e due lo stesso giorno del medesimo mese), Natali, capodanni, Pasque insieme, per esempio, e, quando capita, collaboriamo sempre insieme con grande piacere. Per esempio l’anno scorso sono stato io a scrivere tutti i testi del programma di Rai Movie 100 PALLOTTOLE D’ARGENTO che Dario presenta da allora ogni settimana… e altri progetti interessanti sono ora in corso.
E COME MAI STAVOLTA HAI DECISO DI DEDICARE UN ALTRO LIBRO A LUI E AL SUO CINEMA?
PROFONDO ARGENTO non è un altro libro su Dario ma l’aggiornamento al 2012 del mio classico libro su di lui del 1990, GIALLO ARGENTO, al quale ho aggiunto nuove parti e foto, oltre al differente titolo. Riassume l’intera carriera di Dario, sia al cinema che in tv, carriera che nessun altro in Italia ha avuto come lui e che ben difficilmente qualcun altro mai eguaglierà.
TRA LE TANTE OPERE PRESENTI NEL CATALOGO DELLA TUA CASA EDITRICE TROVIAMO ANCHE UNA COMPLESSA E RICCA STORIA DEL CINEMA GOTICO E FANTASTICO ITALIANO, CHE COMPRENDE UNA SERIE DI MONOGRAFIE DEDICATE AI REGISTI E AI GENERI CHE HANNO FATTO SI’ CHE L’HORROR ITALIANO DEGLI ANNI SETTANTA/OTTANTA VENISSE APPREZZATO ANCHE ALL’ESTERO. COME E’ NATA L’IDEA DI QUESTA OPERA ENCICLOPEDICA E COME HAI DECISO DI MUOVERTI PER SVILUPPARLA E PORTARLA AVANTI?
La casa editrice di Profondo Rosso, che io dirigo, è nata nel 1999 e oggi ha un catalogo di oltre 120 titoli, più della metà dei quali sono tutti libri di cinema e sul cinema… ma di cinema horror, fantasy, fantascientifico e giallo, ovviamente. Del resto non c’è da stupirsene: io ho pubblicato i miei primi articoli di cinema fantastico nel 1963 e da allora non ho mai smesso di occuparmene. E poi io il cinema l’ho anche fatto, e sul serio, no?, come regista, sceneggiatore, distributore, gestore di sala, di rassegne e creatore di effetti speciali. Non credo quindi che esista in Italia qualcuno con più titoli di me, almeno in questo settore, specie se poi consideriamo che ho fatto anche vari lavori con la tv, i tanti dvd con la Sinister… etcetera etcetera etcetera. E quindi è naturale che io abbia anche concepito l’idea dei libri sulla storia del cinema fanta-horror, sia italiano che mondiale. E adesso a settembre pubblico infatti gli ultimi nati in questa serie di volumi, FRANKENSTEIN CONTRO SUPERMAN e subito dopo IL CINEMA FANTASTICO E HORROR ITALIANO DAL 1895 AL 1960, che contiene quasi 400 pagine di foto e testi su film che fino a oggi quasi nessuno ha mai conosciuto o trattato, compreso IL MOSTRO DI FRANKENSTEIN del 1920 del quale ho rintracciato storia produttiva, trama, manifesti, foto, retroscena, etcetera etcetera…
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. COSA HAI IN SERBO PER TUTTI NOI PER IL PROSSIMO FUTURO?
Nel mio futuro vicino ci sono vari impegni. Alla Convention di Bellaria a maggio vogliono celebrano i miei 50 anni di attività professionale nel campo del fantastico, poi devo partire per il Brasile, il Messico e la Francia, dove tre festival differenti presentano tutti delle “personali” dei miei film. Poi ad agosto spero di riposarmi dalle ore di volo e quindi a settembre si ricomincia a sgobbare con l’uscita dei nuovi libri editi da Profondo Rosso: i due appena citati, un grosso volume di interviste coi registi e gli attori fanta-horror più in voga curato da Paolo Zelati e un bellissimo libro sulla storia moderna di “Urania” scritto addirittura dal suo direttore, Giuseppe Lippi. Ma altre sorprese ghiotte per gli appassionati bollono in pentola e sono già a buon punto, perché non mi piace molto oziare…
ED E’ UNA FORTUNA PER NOI, COSI’ POTREMO LEGGERE ANCORA TANTE, TANTE, TANTE PAGINE FANTASTICHE… IN OGNI SENSO!