L’AVVOLGO

E’ con estremo piacere che vi presentiamo in anteprima un libro che uscirà a marzo di quest’anno e che ha tutte le carte in regola per entrare a pieno diritto nella vostra biblioteca personale del fantastico. Si tratta di “L’Avvolgo” (144 pagine; 12.50 euro), romanzo fanta-horror-teologicoscritto da Giuseppe Fanelli e che inaugurerà la collana “Dagon” di Gemma Lanzo Editore, ispirata dal titolo di uno dei racconti più famosi di Howard Phillips Lovecraft, che cercherà di mettere in luce scenari onirici sorprendenti creati da autori dotati di particolare inventiva.
Veniamo alla trama del romanzo che narra le vicende di Evòl, commessa in un negozio di dischi di un piccolo villaggio a poche miglia da Londra, che vi trascineranno in mondi onirici spaventosi che conducono a una dimensione alternativa post-apocalittica (o Inferno?), dove i pochi sopravvissuti sono costretti a rinunciare alla luce del giorno e devono costantemente difendersi da mostri deformi che abitano le fogne… ma questo è solo l’inizio!
“L’Avvolgo” è un’opera complessa che coniuga teorie scientifiche e creatività. L’autore riorganizza il libero flusso dei suoi pensieri in scenari metafisici e surreali, dando vita a un racconto in cui suspense, enigma, mistero e battute d’arresto, mantengono alta la tensione narrativa. Infrangendo la solidità della “realtà” oggettiva, sdoppia i personaggi, dipinge visioni fantastiche, crea fratture temporali e spazi multidimensionali, mettendo in luce i limiti della nostra capacità di conoscere, decretati anche dalle scienze. Autore postmoderno, erede e partecipe del proprio tempo, Fanelli elabora il disorientamento dell’uomo contemporaneo di fronte alla dicotomia tra il progresso tecnologico e scientifico che globalizza il mondo e la tensione emozionale che ogni singolo essere umano porta ancora nel profondo del proprio essere. Dove è la verità? Il relativismo che sbanda l’individuo si riversa in una descrizione elastica che utilizza il pastiche, il citazionismo, l’intertestualità, i giochi linguistici, l’interruzione, la fantasia/fantascienza, la virtualità. Leggendo questo racconto avrete l’impressione di guardare un film: è scrittura per immagini scandita a ritmo di musica e questa ha un ruolo importante nella vita dei personaggi che popolano il racconto. E quasi come se le note dei Depeche Mode, dei Cure, dei Sonic Youth e di altri, facessero da sfondo a quest’opera.
Giuseppe Fanelli è nato a Taranto nel 1982. Laureando in Ingegneria Civile presso il Politecnico di Bari, è redattore di Moviement: collana di cultura cinematografica, edita sempre da Gemma Lanzo Editore, per la quale ha scritto articoli e saggi. Collabora anche con la rivista letteraria La luna di traverso (Monte Università Parma Editore). Interessato al blues e alla musica underground, è autore di alcuni progetti musicali e lead singer dei Le Munro Apartment.
Buona lettura!
26/01/2010, Davide Longoni