E’ sicuramente una delle scrittrici più brave e in gamba del nostro paese: riesce a passare dal giallo all’horror al mainstream al noir (e solo lei sa cos’altro!) con una disinvoltura senza pari. E’ una donna piena di risorse e di energia che non smette mai di mettersi in discussione. E’ una delle più grandi sperimentatrici della parola “media” che conosciamo… tutto questo e molto di più è Alda Teodorani, che è tornata ancora a trovarci e a raccontarsi, perché dall’ultima volta che è stata nostra ospite, ne è passata di acqua sotto i ponti.
CIAO ALDA, E’ DA UN PO’ CHE NON CI SENTIAMO E NEL FRATTEMPO ABBIAMO VISTO CHE TI SEI DATA DAVVERO DA FARE. COMINCIAMO CON L’ULTIMA NATA, SE COSI’ SI PUO’ DIRE, OVVERO L’EDIZIONE IN E-BOOK DELL’ANTOLOGIA “LE RADICI DEL MALE”: CE NE VUOI PARLARE?
“Le radici del male” è un mio titolo storico: si tratta dei primi racconti lunghi che ho scritto, o io preferisco definirli romanzi brevi, tra cui “Giù, nel delirio”, pubblicato nel ’91 da Granata Press. Stimolata dalla richiesta di Alessandro Manzetti, direttore di Mezzotints, che ha messo in commercio l’e-book, ho rivisto il testo con l’aiuto di David Riva: non sono intervenuta su molte cose, ma è stato un lavoro attento e approfondito e la trama non è stata cambiata. Peraltro è la prima volta che sul mio testo lavora un editor, per me essendo una professionista dell’editing non è necessario, ma aiuta a sconfiggere la mia pigrizia. Il libro ancor oggi è molto violento, ai limiti del sostenibile, e non ha perso lo smalto nonostante l’età (questo detto dai lettori che hanno commentato la raccolta).
LA COPERTINA DEL LIBRO E’ STATA REALIZZATA DA ALAN M. CLARK, UN ARTISTA AMERICANO CHE LA SA LUNGA IN FATTO DI ILLUSTRAZIONE. COSA PUOI DIRCI IN MERITO?
Mezzzotints lavora molto attentamente sull’artwork, fa parte della sua forza. Trovo che la copertina sia molto americana, nel senso buono del termine. Noi abbiamo un’altra idea e altri colori per definire il male ma sicuramente è un lavoro che colpisce e soprattutto originale e inedito!
CI VUOI RACCONTARE ANCHE DEL BOOKTRAILER REALIZZATO PER L’INIZIATIVA?
Il booktrailer è stato realizzato con grande professionalità: non amo questo tipo di comunicazione, ma questo l’ho adorato! Lo trovate qui insieme ad altre notizie sul libro.
SE CONSIDERIAMO ANCHE L’USCITA DELL’AUDIOLIBRO “UN ALTRO GIORNO” PER LA COLLANA “FANTASTICA” DI LA CASE BOOKS, CI VIENE DA PENSARE CHE ULTIMAMENTE HAI ABBANDONATO LA CARTA STAMPATA PER SPERIMENTARE LE NUOVE FRONTIERE DELLA NARRATIVA. COSA NE PENSI IN MERITO?
Questo non è l’unico racconto in mp3, come sai ho sempre sperimentato. In giro per la rete ci sono varie cose anche realizzate in tempi non sospetti, quando nessuno ci credeva, compresi i pdf gratis nel 2001 sul mio sito. L’idea degli audioracconti è nata molti anni fa con un’autoproduzione, un cd dal titolo “Coltelli” uscito in 100 copie e venduto tipo a 5000 lire compresa spedizione, nel 2001: si è ripagato le spese. Sulla mia pagina Facebook lo ritrovate nel link di Band Profile. C’è stato “15 desideri”, sempre con la mia voce e con il brano dei Blood 77.
Poi ci sono molte produzioni Catrecords, come gli audiolibri realizzati da Antonio D’Antuono, Officina Rumorosa e I rumori sovversivi, in vendita per Kipple.
COME VEDI IL FUTURO DELLA NARRATIVA: CREDI CI SIA ANCORA UNO SPAZIO PER IL CARTACEO OPPURE PASSEREMO AL DIGITALE E CI SCORDEREMO DEL PROFUMO DI UN LIBRO FRESCO DI STAMPA?
Guarda, non ho mai annusato un libro… ;) Comunque credo nel digitale ma anche nella carta, magari riciclata. Credo pure che le risorse finiranno tra pochi anni, quindi sarà meglio cominciare a imparare i libri preferiti a memoria…
RECENTEMENTE SEI DIVENTATA ANCHE DIRETTRICE DELLA COLLANA “SPECCHI” DELLA GIOVANE CASA EDITRICE MEZZOTINTS: VUOI PARLARCI DI QUESTO INCARICO E DI COME HAI INTENZIONE DI MUOVERTI?
Saranno scelte difficili poiché sarà soprattutto mainstream, cose postmoderne e soprattutto insolite scritte da donne: una grande sfida per me che amo il genere.
PARLIAMO DELLE ALTRE TUE ATTIVITA’ COLLATERALI. COLLABORI ANCHE CON LA SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS DI ROMA CON UN CORSO DI SCRITTURA: IN COSA CONSISTE IL TUO LAVORO IN QUESTO AMBITO?
Tengo questo corso da tanti anni, si tratta di aiutare i giovani a trovare la loro voce e di sapere comunicare con le tecniche giuste. Il tutto in una struttura con cui collaboro dal 2008 in modo continuativo, che mi ha dato tanto e il cui direttore è un po’ il mio mecenate, che mi ha sempre aiutata nei momenti difficili, sia economici che morali, come l’ospedalizzazione post-infarto del 2001 o la scomparsa di mia madre.
VUOI PARLARCI DEL GRUPPO 13?
Avevo appena cominciato a scrivere quando ho conosciuto Carlo Lucarelli e Loriano Macchiavelli, oltre ad altri giallisti di area emiliano romagnola e insieme abbiamo pensato che sarebbe stato bello costituire un gruppo che si proponesse per iniziative editoriali e antologie. Era un momento di stacco, di lì a poco mi sarei trasferita a Roma, costretta da alcune circostanze a scomparire senza lasciare indirizzo. Ma è stata una esperienza stupenda, ho conosciuto tanta bella gente che lavora nella scrittura, un po’ anche di brutte persone e poi soprattutto Luigi Bernardi, mio primo vero editore.
COME ULTIMA DOMANDA CI RISERVIAMO DI CHIEDERTI ANCORA QUALI PROGETTI HAI PER IL PROSSIMO FUTURO…
Sono tanti, forse troppi. Il più immediato è un libro che sto finendo in questi giorni, dopo ci sarà una bella fase di revisione, in cui finalmente tornano il sangue, il sesso e i vampiri proprio come devono essere, più cattivi che mai!
LI ASPETTEREMO… RESTANDO NASCOSTI NEL BUIO OVVIAMENTE!