Per tutti gli appassionati, il “Film Club Pietro Germi” di La Spezia ha organizzato per le giornate di giovedì 25 e venerdì 26 febbraio la rassegna “Strucult La Spezia”, dedicata ai film e ai generi di culto degli anni Settanta. Suddivisa in varie sezioni, la kermesse cinematografica spazierà dai mondi di Dario Argento agli incubi di Ruggero Deodato, dagli horror di Lucio Fulci ai thriller all’amatriciana e presenterà tra le altre cose, accanto a pellicole di grande impatto e caratura, un solo cortometraggio, il “Cappuccetto rosso” dell’amico Stefano Simone che sicuramente si merita un posto d’onore tra tanti nomi di prestigio.
La manifestazione sarà dedicata a tutti quegli amici amanti del cinema di genere definito di serie B, ma convinti ancora oggi di aver giocato sempre in serie A. Si ricorda che con un solo biglietto giornaliero si potranno vedere quanti film si vorranno.
Ma veniamo al programma. Si inizierà giovedì 25 febbraio con la sezione “SPEZIA CALIBRO 9”: alle ore 15.30 verrà proiettato il film “MILANO ODIA LA POLIZIA NON PUO’ SPARARE” di Umberto Lenzi con Tomas Milian e Henry Silva. È considerato uno dei più violenti noir italiani. Il film, inoltre, offre un disincantato ritratto dell’Italia degli anni Settanta, lacerata da scontri di classe e pervasa da un clima di insicurezza e disordine. La figura del commissario Grandi che decide di fare giustizia fuori dalla legalità, pone l’accento sulla difficoltà che la polizia aveva in quegli anni nel fermare l’ondata di violenza, secondo una parte dell’opinione pubblica a causa di leggi troppo permissive e garantiste.
A seguire, per la sezione “ARGENTO VIVO” alle ore 17.15 si potrà assistere alla proiezione di “QUATTRO MOSCHE DI VELLUTO GRIGIO” di Dario Argento con Michael Brandon e Mismy Farmer. Torna sul grande schermo uno dei capolavori del regista romano, il primo film in cui Argento inserisce, seppur incidentalmente, elementi soprannaturali nella trama, rappresentati in questo caso dai ricorrenti incubi di Roberto e dalle “precognizioni” che li accompagnano, come si scoprirà alla fine del lungometraggio. Non nuovi invece gli escamotage scientifici, cui già si era fatto ricorso ne “L’uccello dalle piume di cristallo” (1969), per spiegare le pulsioni dell’omicida, e ne “Il gatto a nove code” (1970), per spiegare la tendenza a delinquere dell’assassino.
Per la sezione “GENIO LUCIO FULCI” alle ore 19.00 sarà la volta de “I QUATTRO DELL’APOCALISSE” di Lucio Fulci con Tomas Milian e Fabio Testi. In esclusiva la versione censurata dell’epoca . In una intervista, Tomas Milian dichiarò che per la caratterizzazione del suo crudelissimo personaggio si era ispirato a Charles Manson, il serial killer capo della setta omicida conosciuta come “La Famiglia Manson” e responsabile fra l’altro della strage in cui trovò la morte Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski.
La sera inizierà invece con la sezione “PRIMA DI TARANTINO”: alle ore 21.00 si potrà vedere “QUEL MALEDETTO TRENO BLINDATO” di Enzo G. Castellari con Bo Svenson. Il film è recentemente stato riscoperto dalla critica internazionale grazie ad alcune dichiarazioni di Quentin Tarantino, che ha girato un film di guerra sulla scia di “Quel maledetto treno blindato”, intitolato “Bastardi senza gloria”. Un vero cult in esclusiva per tutti gli appassionati.
Subito dopo scopriremo la sezione “UN MONDO DEODATO”: alle ore 22.30 infatti sarà il turno di “UOMINI SI NASCE, POLIZIOTTI SI MUORE”. Questo film è un vero must per gli appassionati: verso la metà anni 70 destò non poco scalpore per una quantità considerevole di scene cruenti e poco convenzionali. Tutto ciò portò la censura a emettere sul film un divieto ai minori di 18 anni. Censura o meno c’è da dire che una bella fetta di pubblico mostrò un particolare interesse verso il film di Deodato.
Infine, per concludere la prima serata, arriverà anche la sezione “THRILLER ALL’AMATRICCIANA: alle ore 24.00 chiuderà la prima maratona il film “L’ULTIMO TRENO DELLA NOTTE” di Aldo Lado con Enrico Maria Salerno e Flavio Bucci. Chiaramente ispirato a “L’ultima casa a sinistra”, horror americano uscito tre anni prima, se ne differenzia per una sceneggiatura più compatta e attenta alle psicologie dei personaggi. Abilissimo nell’utilizzo delle luci, Lado riesce a creare momenti di forte intensità Tutto si incastra alla perfezione, tutto porta alla conclusione che ci si trova dinanzi a un capolavoro. Un film che non si dimentica.
La seconda parte della rassegna inizierà venerdì 26 febbraio con la sezione “ARGENTO VIVO” e la proiezione alle ore 16.00 di “LA PORTA SUL BUIO” di Dario Argento. Reduce dai successi dei primi tre film, Dario Argento cura e produce per la RAI una serie di quattro mediometraggi della durata di circa un’ora ciascuno. Oltre a presentare ogni episodio, il regista ne dirige personalmente uno, “IL TRAM”.
Alle ore 17.00 per la sezione “SPEZIA CALIBRO 9” sarà la volta della pellicola “IL CITTADINO SI RIBELLA” di Enzo G. Castellari con Franco Nero, Renzo Palmer e Barbara Bach. Notevole noir dalle venature poliziottesche che si segnala tra i migliori del genere grazie a un livello di spettacolarità che lascia incollati alla poltrona. Tutto funziona alla perfezione dalla regia alle interpretazioni. Serratissimo il ritmo grazie a un montaggio davvero ben calibrato, scandito da una colonna sonora memorabile.
A seguire tornerà la sezione “THRILLER ALL’AMATRICCIANA” alle ore 19.00 con il corto “CAPPUCCETTO ROSSO” di Stefano Simone, tratto da un racconto di Gordiano Lupi con la sceneggiatura di Emanuele Mattana, che ci offre una prospettiva laterale e perversa della celebre favola dei Grimm che, come tutte quelle dei fratelli tedeschi, ha già in sé degli elementi di puro horror. La versione che ne dà Stefano Simone è puramente gore: l’innocua bimba impaurita dal bosco è un serial killer che, armata di lame, strizza l’occhio a Mario Bava, Lucio Fulci e Joe D’Amato. Ospiti in sala proprio il regista Stefano Simone e lo scrittore Gordiano Lupi.
Di nuovo per la sezione “UN MONDO DEODATO”, alle ore 20.00, si potrà assistere alla proiezione di “CANNIBAL HOLOCAUST”. Sicuramente non è consigliabile né a stomaci deboli né a psicologie fragili, ma il film è una di quelle (tante) perle che vengono purtroppo perse per strada. In tutto e per tutto un b-movie, fa proprio di questo un punto di forza, sorretto tra l’altro da una bellissima colonna sonora, tecnicamente perfetto, con sequenze ben girate, ben montate, ben incastrate tra loro… questo è un film da cui tanti cineasti dovrebbero imparare, sia per la tematica sia per la tecnica. Durante la proiezione verranno offerti stuzzichini al pubblico… ovviamente per chi avrà ancora lo stomaco a posto!
Subito dopo potrete assistere a ben due pellicole della sezione “GENIO LUCIO FULCI”: alle ore 21.30 “BEATRICE CENCI” e alle 23.00 “NON SI SEVIZIA UN PAPERINO”. La prima è certamente atipica nel suo genere, in Italia praticamente dimenticata, mentre in Francia è considerato unanimemente uno dei migliori film di Fulci e le lodi si sprecano. Ospite in sala per l’occasione Antonella Fulci, figlia del gran maestro. Mentre la seconda pellicola è continuamente sospesa tra sacro e profano. Provocatorio e dissacrante, il film film ha un impatto emotivo fortissimo sullo spettatore. Parla dei contrasti di un’Italia da troppo poco tempo entrata nel benessere industriale, ma con sacche nascoste di superstizione e di barbarie.
La kermesse si concluderà a notte fonda con la sezione “THRILLER ALL’AMATRICCIANA” alle ore 1.00 insieme a “LA BESTIA UCCIDE A SANGUE FREDDO” di Fernando Di Leo con Klaus Kinski. A chiusura della rassegna sarà presentato l’unico thriller realizzato dal grande Di Leo… e al termine di tutto brindisi gore con il pubblico, colazione con cornetti… e poi tutti a dormine ricordando i mitici anni 70!
Buona visione!
17/02/2010, Davide Longoni