Nino Castelnuovo
Daria Nicolodi
Manlio De Angelis
Luciana Negrini
Mico Cundari
Nino Dal Fabbro
Corrado Gaipa
Arturo Dominici
Massimo Serato
Paolo Bonacelli
Federico Scrobogna
Oliviero Dinelli
Stefano Braschi
Luciano Zuccolini
Lisa White
Nino Drago
Alessandro Berti
Ileana Fraia
Simone Mattioli
Luca Dal Fabbro
Gianfranco De Angelis
Sergio Serafini
Serena Spaziani
Andrea Aureli
Toni Ucci
Sonia Gessner
Pietro Fumelli
Gianni Pulore
Dada Gallotti
Winni Riva
Evar Maran
Pietro Quinzi
Angela Lavagna
Origine: Italia, Rai – Radiotelevisione Italiana
Ideazione: Gianfranco Calligarich e Paolo Levi
Durata: 1 stagione di 5 puntate di circa 60 minuti l’una
TRAMA
Luigi Certaldo, uno squattrinato collaudatore di auto, si innamora di Elisa, una ragazza conosciuta a una festa in casa dell’amico Sergio. Quando l’accompagnerà alla villa del cugino Alberto, a Volterra, un misterioso intreccio di magia, omicidi inspiegabili, furti, inquietanti coincidenze, apparizioni, personaggi venuti dal passato, fantasmi e presunte reincarnazioni rimescolerà amicizie, alleanze e certezze. L’azione si svolge in Toscana tra Firenze e la zona di Volterra e coinvolge un giovane squattrinato Nino Castelnuovo alle prese con una misteriosa ragazza interpretata da Daria Nicolodi (all’epoca molto nota dopo il successo del film “Profondo Rosso”) che pare essere la reincarnazione della misteriosa donna velata ritratta in un quadro del ’700. Tutto ruota intorno a un vaso etrusco, un’urna che possiede Alberto Certaldo e che porta incisa una mappa per decifrare il labirinto che conduce a una grande e ricchissima necropoli piena di tesori. Risulterà una drammatica caccia al tesoro che un giovane medium aveva inconsciamente tracciato: “quello che è già accaduto… accadrà ancora”.
NOTE
“Ritratto di donna velata” è uno sceneggiato di genere mistery/noir prodotto dalla RAI nel 1974 e diretto da Flaminio Bollini (sceneggiatore anche di “Il segno del domando”).
Andato in onda nel 1975, riuscì a catturare una audience altissima risultando uno dei programmi più visti dell’anno, grazie alla splendida sceneggiatura (e all’idea originale) di Gianfranco Calligarich e Paolo Levi. Per affinità di genere può essere accostato ad altri sceneggiati del periodo quali “A come Andromeda”, “E.S.P.”, “Il fauno di Marmo”, “Gamma” e soprattutto “Il segno del comando” con cui condivide svariate similitudini.
Nella sigla iniziale composta da Riz Ortolani (“La vergine di Norimberga”, “Danza macabra”, “La casa sperduta nel parco”, “Cannibal Holocaust”, “Zeder”, “I guerrieri dell’anno 2072”, “Killer Crocodile 1 e 2”, “Nella stretta morsa del ragno”, “Non si sevizia un paperino”, “L’Etrusco uccide ancora”, “Kill Bill Vol. 1 e 2”, “Sette orchidee macchiate di rosso”, “Il nascondiglio”, “La morte negli occhi del gatto”, “Chi sei?”) compare, come unico elemento, misterioso e vagamente inquietante nella fotografia, la famosa statuetta etrusca Ombra della sera.
Girato nei primi mesi del 1974 negli studi Rai di Roma per gli interni, e a Firenze, Castiglione della Pescaia e Volterra per le scene in esterni, lo sceneggiato (così si chiamavano allora le fiction) fu inspiegabilmente tenuto in magazzino per un anno e mezzo: non andò in onda infatti che nella tarda estate dell’anno successivo, forse per sfruttare la popolarità ottenuta da Daria Nicolodi con “Profondo Rosso” di Dario Argento, girato dall’attrice fiorentina subito dopo aver terminato le riprese dello sceneggiato.
“Ritratto di donna velata” raggiunse un numero considerevole di spettatori nonostante il periodo in cui fu trasmesso (fine agosto), ben 21.300.000, raggiungendo il 9° posto nella classifica dei programmi più visti di quell’anno, nel quale fu anche lo sceneggiato più visto dopo il kolossal biblico “Mosè” di De Bosio (al 4° posto con 22.800.000 spettatori).
Un’ultima curiosità: i riassunti delle puntate precedenti erano letti dalla “fatina/signorina buonasera” Maria Giovanna Elmi.