La riprova che c’è vita nell’universo, come affermava la compianta astrofisica Margherita Hack scomparsa qualche mese fa, potrebbe arrivare da misteriosi lampi di onde radio, intercettati in questo periodo dagli scienziati, per la prima volta nella storia, al di fuori della nostra galassia. L’origine di questi eventi, per ora inspiegabili, risalirebbe addirittura a undici miliardi di anni luce di distanza dalla Terra. Le ipotesi sul campo sono molte. Su una cosa sono tutti d’accordo: “Arrivano da un evento incredibile, in grado di produrre un’energia enorme”.
Queste onde sono state identificate da un team internazionale di scienziati che hanno utilizzato le ante del Parkes Observatory in Australia: tra loro anche alcuni esperti del Jet Propulsion Laboratory della NASA che per sei anni hanno lavorato insieme dopo la scoperta della prima esplosione, che avrebbe avuto origine in un punto imprecisato dell’universo a 11 miliardi di anni luce di distanza da noi. Il fenomeno cosmico non sarebbe durato che per pochi millisecondi.
I lampi arriverebbero sino alla Terra sotto forma di impulsi brevissimi, della durata di pochi millisecondi, ma molto frequenti. Le sorgenti dalle quali proverrebbero questi lampi di onde radio sono ancora sconosciute. L’ipotesi più accreditata, a cui gli scienziati stanno lavorando, sarebbe quella secondo cui a generare tali impulsi misteriosi sarebbero stelle di neutroni o anche buchi neri.
Cordes, uno degli scienziati che ha scoperto il tutto, però avverte che la soluzione non è vicina: “Ci sono voluti 20 anni per gli astronomi a scoprire le fonti misteriose di questi raggi gamma, prima non rilevati dagli astronomi, ma da satelliti progettati per individuare esplosioni nucleari in superficie. Solo dopo che gli astronomi hanno iniziato la caccia si sono avuti i primi risultati”.
E chissà che questo risultati non portino a scoperte sensazionali!