Per fine mese sono in arrivo per le Edizioni Profondo Rosso due chicche da non perdere, entrambe a firma di Antonio Tentori: stiamo parlando delle edizioni rivedute e corrette di TUTTO DARIO ARGENTO DALLA A ALLA Z (225 pagine; 21 euro) e della GUIDA AL CINEMA HORROR MADE IN ITALY (678 pagine; 32 euro), quest’ultima scritta insieme a Luigi Cozzi.
Il primo libro, fra l’altro interamente a colori, è l’unica raccolta esistente di tutte le attività di Argento, partendo dai suoi film fino alla sua vita, un’attenta analisi sull’intero percorso cinematografico del regista horror italiano più famoso nel mondo. Da “L’uccello dalle piume di cristallo” a “Dracula 3D”, troverete in questo volume tutto il cinema di Dario Argento ripercorso attraverso le idee, gli elementi e le tematiche che l’hanno reso famoso ovunque. Dalla “a” di acqua alla “z” di zombi, vi aspetta un suggestivo viaggio nel mondo onirico e spaventoso del maestro della paura.
Il secondo libro, GUIDA AL CINEMA HORROR MADE IN ITALY, scritto come dicevamo da Tentori insieme a Luigi Cozzi, è una raccolta veramente completa dei film di genere del nostro paese: rilanciato da film recenti quali “Shadow”, “Dracula 3D”, “Il nascondiglio” e “Il bosco fuori”, il cinema gotico italiano è un genere “made in Italy” che si distingue e piace al pubblico fin dagli anni Cinquanta ed è composto da oltre 200 film (qui tutti analizzati), tra i quali ci sono diversi capolavori di registi quali Riccardo Freda, Mario Bava e Dario Argento. Questo volume è corredato da una ricca selezione fotografica.
Per parlarci meglio di queste due opere abbiamo scomodato nientemeno che il loro autore e così per la terza volta Antonio Tentori è, con nostro immenso piacere, ospite della Zona Morta.
CIAO ANTONIO, COMINCIAMO PARLANDO DI “TUTTO DARIO ARGENTO DALLA A ALLA Z”. COME NASCE QUESTO LIBRO?
Da diverso tempo volevo scrivere un altro libro su Dario Argento (il primo era stato Sensualità dell’omicidio, nel 1997), ma pensavo a un testo che si differenziasse. Così è nata l’idea di un dizionario in ordine alfabetico sul cinema e sul mondo di Argento.
QUALE CRITERIO HAI SEGUITO PER L’ORDINE ALFABETICO ARGENTIANO?
Dalla A di acqua alla Z di zombi sono racchiuse nel libro tutte le tematiche, i personaggi, gli elementi e gli stilemi che compongono il cinema di Dario Argento. I traumi, i sogni, la psicanalisi, l’adolescenza, la memoria, lo sguardo, il particolare rivelatore e ogni altra componente essenziale della filmografia dell’autore. Un dizionario di immediata consultazione, che può essere utile agli addetti ai lavori, ai fan e anche a chi magari non conosce ancora a fondo l’opera di Argento.
QUALE RAPPORTO TI LEGA AL MAESTRO DELL’HORROR ITALIANO?
Sono legato a Dario da una lunga conoscenza che nel tempo si è trasformata in amicizia (lo conosco dal 1986). Ho partecipato insieme a lui a innumerevoli incontri, rassegne, festival, mostre, presentazioni. Ho scritto molto sul suo cinema in vari libri e riviste. Ma il momento più emozionante per me è stato essere a Cannes con lui all’anteprima di “Dracula 3D”.
DOPO LA TUA COLLABORAZIONE ALLA SCENEGGIATURA PROPRIO DI “DRACULA 3D”, DOVREMO ASPETTARCI ALTRO DALLA COPPIA TENTORI-ARGENTO IN FUTURO?
Chissà? Magari potrebbe essere…
E VENIAMO ORA ALLA “GUIDA AL CINEMA HORROR MADE IN ITALY”, SCRITTA INSIEME A LUIGI COZZI. ANZITUTTO, QUALE RAPPORTO TI LEGA A LUI?
Luigi Cozzi e io siamo amici e ci frequentiamo da molti anni. Quando ha deciso di aprire la sua casa editrice Profondo Rosso, ho iniziato a collaborare con lui. Abbiamo pubblicato diversi libri, di cui alcuni sono riedizioni aggiornate di saggi scritti con il mio compianto amico Antonio Bruschini sul thriller e sul poliziesco italiano. Tra gli altri ci sono uno mio su Suspiria e, sempre con Antonio, un libro sul cinema di Lucio Fulci.
COME MAI LA DECISIONE DI INTRAPRENDERE UN PROGETTO SIMILE?
Tra i vari generi affrontati mancava l’horror italiano e abbiamo deciso di scrivere un volume che fosse il più esaustivo possibile sulla storia del genere e sui suoi vari aspetti, soprattutto quelli meno conosciuti.
ESSENDO UN LAVORO A DUE TESTE, COME AVETE AFFRONTATO L’INSIEME? E QUALI RUOLI AVETE AVUTO L’UNO E L’ALTRO?
Personalmente mi sono occupato della trattazione di tutti i film citati nel testo, a partire dal gotico fino ad arrivare a oggi. Luigi invece si è concentrato principalmente sui suoi ricordi personali con gli autori fondamentali del genere horror, che ha conosciuto e frequentato. Insieme poi ci siamo dedicati alle altre parti che compongono il volume. E infine l’abbiamo revisionato completamente.
IN BASE A QUALE CRITERIO AVETE SELEZIONATO LE PELLICOLE DI CUI PARLARE?
Il testo comprende tutti i film horror italiani a partire dalla nascita del genere. E’ chiaro che sono esclusi i thriller, così come i fantastici e i fantascientifici, per cui è necessario fare un discorso a parte.
AVETE DOVUTO SCARTARE QUALCOSA? E SE SI’, PER QUALE MOTIVO?
Non amo scartare nessun film quando scrivo un libro di cinema. Quindi la ricerca è stata la più vasta possibile.
UN’ULTIMA DOMANDA, SE VOGLIAMO DI RITO: A COSA STAI LAVORANDO?
Per quanto riguarda le pubblicazioni quest’anno uscirà un mio libro su Lovecraft, sempre per Profondo Rosso. Poi Livello Scarlatto – Cult Movies dell’horror italiano per Crac edizioni, una guida in ordine alfabetico che è già uscita lo scorso settembre come e-book per le edizioni Mezzotints. E, per Bloodbuster, la riedizione di Joe D’Amato, con nuovi capitoli e un inedito apparato iconografico. Per il cinema sono coinvolto in vari progetti tra cui The Book, una coproduzione realizzata da Sergio Stivaletti con una società americana, che riunisce i maestri del thriller e dell’horror italiano.
E CON TUTTA QUESTA CARNE AL FUOCO, E’ PREVEDIBILE CHE SENTIREMO ANCORA PARLARE PRESTO DI ANTONIO… NEL FRATTEMPO RESTIAMO IN STAND BY.