Le formiche sono state realizzate in grandezza naturale. Erano portate in scena mediante dei carrelli e, antenne e zampe, venivano mosse da una incredibile serie di fili.
E’ curioso il fatto che perfino l’attrice Joan Weldon si divertì ad aiutare la troupe a muovere i formiconi.
L’effetto risulta nel complesso abbastanza buono (due sole ingenuità: la formica che non tocca visibilmente terra nel corso del bombardamento al cianuro; e le regine alate delle scene finali, troppo grezze e approssimative).
Il loro suono stridulo veniva realizzato con dei diapason opportunamente tarati.
Fino a poco prima del “si gira” il film doveva essere realizzato a colori per cui i modelli delle formiche erano stati particolarmente curati perché rendessero bene con il technicolor e soprattutto gli occhi delle creature erano cangianti e sembravano mutare continuamente di colore. La produzione cambiò idea e temette che il film non avrebbe avuto un grande successo, cosa che invece ebbe, e decise di girare il film in bianco e nero.
S’immagini ora, e forse lo vedremo parzialmente nella versione colorizzata, che film sarebbe stato “Them” nelle oscure scene del formicaio, in mezzo alla nebbia dei gas sinistramente illuminati dai lanciafiamme… peccato.
Giovanni Mongini