“Gaiking, il robot guerriero” (titolo originale: Daikū Maryū Gaiking, ovvero Drago Demone Spaziale Gaiking) è un anime televisivo (ovvero una serie tv a cartoni animati) di genere mecha (ovvero dedicata ai robottoni) diviso in 44 episodi, prodotto dalla Toei Animation nel 1976.
Gli autori sono Kunio Nakatami, Akio Sugino e Dan Kobayashi da un’idea, non accreditata, del grande Go Nagai, forse il più grande autore giapponese di mecha-anime. La serie fu diretta da Tomoharu Katsumata e sceneggiata da Shozo Uehara, Haruya Yamazaki e Susumu Takahisa. Il character design fu opera di Takeshi Shirato e Takeshi Shiratsuki, mentre le animazioni vennero affidate a Takuo Noda, Masamune Ochiai e Akio Sugino. Infine le musiche della colonna sonora vennero composte da Shunsuke Kikuchi.
Come dicevamo, questa serie nacque da un’idea di Go Nagai, ma i dirigenti della Toei Animation lo esclusero sia dai credit che dai titolari del copyright. Da questa mossa scorretta da parte della casa di produzione, nacque una disputa legale tra l’autore e la Toei che durò per circa dieci anni, con la conseguente rottura dei rapporti tra Nagai e i suoi, fino ad allora, produttori fino alla riappacificazione avvenuta negli anni Novanta.
Esiste anche una versione manga (ovvero a fumetti) tratta dall’anime, disegnata da Megumu Matsumoto, disponibile però solo in lingua originale e che racconta una versione alternativa degli eventi narrati nella serie televisiva. Della serie del 1976 inoltre è stata recentemente realizzata una sorta di remake/sequel dal titolo “Gaiking – Legend of Daiku-Maryu”.
Veniamo ora alla trama. Zela è pianeta situato nella galassia del Cigno e dista circa 6.000 anni luce dalla Terra: un tempo era un mondo prospero e fiorente e i suoi abitanti vivevano in uno stato culturalmente e scientificamente avanzatissimo. Ma la loro sopravvivenza era costantemente in grande pericolo a causa del loro sole Sigma, che grazie alle sue continue reazioni nucleari stava mutandosi in un micidiale buco nero. Fu così che, per effetto della fortissima gravità esercitata da Sigma sul pianeta, gli abitanti si trasferirono nel sottosuolo, costruendo un sole artificiale e una città in cui vivere, mentre Zela veniva in ogni caso lentamente attratto dal buco nero.
Gli zelani allora crearono un essere onnipotente, Black Darius, sperando che potesse salvarli dalla loro sicura estinzione. Tale creatura però si rivelò tanto geniale quanto crudele e spietata. Non appena Darius ebbe il totale controllo del pianeta e degli abitanti, creò quattro esseri malvagi “I Grandi Quattro”, ovvero Dankel, Desmond, Killer e Ashmov, che diventarono i suoi subalterni per aiutarlo nella conquista dell’universo, preso ormai da un’incontrollabile bramosia di conquista e di potere. Inoltre diede origine alla “Armata dell’Orrore Nero”, formata da un numeroso esercito di zelani sottoposti prima al lavaggio del cervello e trasformati infine in cyborg. In seguito, resosi conto di non poter evitare la distruzione di Zela, Darius decise di trovare e conquistare un pianeta le cui caratteristiche dovevano essere simili a quelle che una volta erano dello stesso Zela… e fu così che la scelta fu quella di invadere la Terra. Fortunatamente per noi, il nostro pianeta non si trovava impreparato agli attacchi del nemico.
Dopo il prologo iniziale dedicato all’antefatto, incontriamo il professor Daimoni, illustre scienziato giapponese, che ha infatti costruito, per prepararsi a eventuali attacchi spaziali, una gigantesca astronave da combattimento, il Drago Spaziale, governata dallo stesso scienziato. Inoltre egli può contare anche su un equipaggio molto valido e capace, da lui personalmente scelto. Sakon è l’assistente del professore e il vice comandante dell’astronave; alla guida del potente mezzo c’è il giovane Pete, mentre Midori è l’addetta alle telecomunicazioni. Fan Lee, Yamatake e Bunta sono invece rispettivamente i tre piloti dei piccoli moduli adibiti alle perlustrazioni in aria (Skylar), terra (Bazoora) e acqua (Nessak). Tuttavia, il professor Daimoni per sconfiggere i nemici ha bisogno di un’ultima persona, un uomo che sia in grado di pilotare un robot da combattimento che il Drago Spaziale “ospita” al suo interno. Quindi, chiede la collaborazione a Sanshiro, un promettente giocatore di baseball vittima di un’aggressione da parte delle Armate dell’Orrore Nero. Lo scienziato lo invita a raggiungere il faro di Omezak, dove si trova la base segreta del Drago Spaziale, e qui, dopo qualche indecisione iniziale, Sanshiro diventa il pilota del robot Gaiking. Per raggiungere la Terra i Grandi Quattro utilizzano i “Gotectors”, velivoli tecnologicamente molto avanzati che viaggiano oltre la velocità della luce, e che, attraversando il tunnel spazio-tempo (nato da un’applicazione del principio del buco nero che sta inghiottendo Zela), riescono ad arrivare sulla Terra nel giro di pochi minuti. Molte sono le battaglie che i nostri eroi affrontano contro i mostri mandati da Darius e i Grandi Quattro, ma il Gaiking e il Drago Spaziale riescono di volta in volta a distruggerli tutti. Intanto su Zela, i pochi zelani scampati alla tirannia di Darius, costruiscono in gran segreto un’astronave per fuggire dal pianeta morente e rifugiarsi sulla Terra, anche perché Darius e i Grandi Quattro, per scampare da morte certa, lasciano Zela con tutti i suoi abitanti per stabilirsi temporaneamente in un posto più sicuro: Marte. Qui attirano il Drago Spaziale e riescono a intrappolarlo in una gigantesca capsula di vetro: Sanshiro, per correre in aiuto dei suoi amici, si dirige con il Gaiking su Marte lasciando però così la Terra indifesa agli attacchi del nemico. Il Drago Spaziale e il Gaiking riescono comunque a ritornare sulla Terra in tempo per combattere contro gli odiati nemici e, dopo un appassionante scontro, la fortezza spaziale riesce finalmente a distruggere i Grandi Quattro, mentre il Gaiking annienta definitivamente Black Darius. La pace ritorna sul nostro pianeta, mentre l’astronave dei superstiti di Zela nel frattempo ha raggiunto la Terra: gli zelani e i terrestri a questo punto possono essere fiduciosi di vivere alla fine in pace e in armonia.
Vediamo ora una carrellata dei personaggi e degli antagonisti principali della serie: come spesso è accaduto, specie in passato, con gli anime giapponesi, i nomi sono diversi dagli originali a causa della diversa traslitterazione degli ideogrammi, effettuata in un periodo in cui la lingua del Sol Levante era ancora poco conosciuta in Occidente.
L’equipaggio del Drago Spaziale è formato, come dicevamo, da persone molto valide e capaci, scelte personalmente dal professor Daimoni un po’ in tutto il mondo… e non solo, come vedremo.
Cominciamo con Sanshiro Tsuwabaki (Sanshiro Tsuwabuki). E’ un eccellente giocatore di baseball, che, durante la partita che l’avrebbe fatto entrare nel mondo professionistico, subisce un attacco da parte delle Armate dell’Orrore Nero, che gli procurano una grave lesione al polso mettendo così termine alla sua carriera. Sanshiro è inoltre dotato di poteri ESP e per questo motivo viene scelto dal professor Daimoni per pilotare il Gaiking (Nazionalità: Giappone). Abbiamo poi Pete (Peat Richardson), il capitano dell’equipaggio del Drago Spaziale. E’ un tipo alquanto freddo e scontroso, ma dotato di grande abilità e capacità nella guida dell’astronave. Spesso si trova in continua discussione con i suoi compagni e, in particolar modo, con Sanshiro, ma tuttavia dietro l’apparente presunzione del personaggio si cela un animo buono e sincero, e comunque sempre pronto ad aiutare i suoi amici durante le missioni (Nazionalità: U.S.A.). Sakon (Sakon Gen) è il sostituto del professor Daimoni ed è la “mente” di tutto l’equipaggio del Drago Spaziale. Il suo altruismo, la grande intelligenza, ma soprattutto la notevole genialità che possiede fanno di lui uno dei personaggi più intriganti di tutta la serie. Nel corso delle puntate modifica alcune funzionalità dell’astronave, migliorandole ulteriormente (Nazionalità: Nuova Zelanda). Il Professor Daimoni (Professor Daimonji) è ovviamente l’ideatore del Gaiking e del Drago Spaziale, del quale è il comandante; inoltre è stato lui a “reclutare” in tutto il mondo le persone capaci di formarne l’equipaggio, nel quale ripone una fiducia incrollabile. Personaggio comprensivo, saggio e deciso, riesce a individuare in ogni situazione la tattica più congeniale e appropriata per contrastare il nemico (Nazionalità: Giappone). Midori Fuyama (Midori Fujiyama) è invece l’addetta alle telecomunicazioni. Dolce e comprensiva, è l’unica donna a bordo del Drago Spaziale. In realtà Midori è una creatura aliena di nome Green che, arrivata sulla Terra quando era ancora neonata, venne salvata e quindi adottata dal professor Daimoni (Nazionalità: extraterrestre). Fan Lee (Fuan Lee), un abilissimo lottatore, è il pilota dello Skylar. Dotato di grande autocontrollo difficilmente perde la testa nelle situazioni più critiche. Prima di diventare membro dell’equipaggio del Drago Spaziale era campione mondiale di lotta (Nazionalità: Cina). Yamatake (Yamagatake) è un personaggio coraggioso e generoso, ma si trova spesso in contrasto con Sanshiro. Prima che il professor Daimoni lo contattasse era un lottatore di sumo e ora è il pilota del Bazoora (Nazionalità: Giappone). Bunta (Bunta Hayami) è dotato di grande forza fisica ed è allo stesso tempo molto coraggioso e altruista. Difficilmente si lamenta nonostante la sua vita sia costantemente in pericolo. È il pilota del Nessak (Nazionalità: Giappone). Akiro (Hachiro) è infine la mascotte dell’equipaggio del Drago Spaziale: si trova sull’astronave già da quando era in costruzione e ne conosce tutti i segreti e le funzionalità (Nazionalità: Giappone).
I nemici principali sono invece, come già detto, Black Darius e I Grandi Quattro. Darius il Grande (Black Darius) è un essere artificiale e onnipotente creato dagli abitanti di Zela: in realtà è un gigantesco robot senziente programmato con lo scopo di trovare un pianeta su cui trasferire l’intera popolazione. Tuttavia Darius appena ebbe il controllo di Zela, diventò un vero e proprio tiranno per gli stessi zelani, e aiutato dai suoi subalterni iniziò la conquista di altri pianeti per trovare quello le cui caratteristiche meglio rispondevano alla sua programmazione. I Grandi Quattro, ovvero Dankel, Killer, Ashmov e Desmond sono creature nate per volontà di Darius. Il loro compito è quello di aiutare quest’ultimo nella conquista dell’universo: per far ciò si servono dell’Armata dell’Orrore Nero e di mostri meccanici. Inoltre sono in grado di formare la Croce mortale rovesciata, che è un potentissimo vortice gravitazionale capace di mutare addirittura la morfologia dei pianeti. Infatti, la sua potenza è tale da riuscire a generare onde altissime, terremoti, maremoti, o addirittura far emergere dal mare intere montagne.
I mezzi che i terrestri hanno a disposizione per contrastare l’attacco dell’Armata dell’Orrore Nero sono vari: per cominciare troviamo il robot Gaiking, quindi l’astronave Drago Spaziale e i mezzi di ricognizione Skylar, Nessak e Bazoora.
Iniziamo con il robot Gaiking, che fondamentalmente è costituito da tre moduli principali che unendosi formano rispettivamente braccia, corpo e gambe dell’automa. Generalmente sia le braccia che le gambe sono alloggiate all’interno dell’astronave, mentre il corpo, che è la testa del Drago Spaziale, è sistemata all’esterno. Durante la fase di aggancio, la testa si stacca dalla nave madre, mentre gli altri componenti vengono lanciati all’esterno attraverso un condotto, che dalla parte posteriore dell’astronave (la coda) arriva fino ad un portello situato nella parte anteriore. Una volta lanciati, i tre moduli vengono devono unirsi per formare il robot, e questo è possibile solo se Sanshiro riesce ad effettuare il primo agganciamento tra corpo e braccia. Le gambe si uniscono automaticamente e successivamente, solo dopo l’unione dei primi due moduli. Il robot viene alimentato da tre generatori principali situati all’interno dei tre componenti, indipendenti tra di loro. Due dei tre generatori forniscono energia sia alla parte superiore che inferiore del robot per i movimenti delle braccia e delle gambe, mentre il terzo viene impiegato essenzialmente per alimentare i circuiti di attivazione delle varie armi del Gaiking. I due moduli (gambe e braccia) sono comandati automaticamente da un computer all’interno del Drago Spaziale e comunque possono essere manovrati anche manualmente tramite una consolle specifica accessibile solo a Pete. La cabina di pilotaggio del robot è situata all’interno del corpo dell’automa all’altezza del torace di quest’ultimo, e quindi non esiste una visuale esterna per Sanshiro. Tutti i movimenti e gli spostamenti all’esterno del Gaiking vengono ripresi e monitorizzati su uno schermo principale che avvolge l’intero abitacolo, e che permette quindi a Sanshiro di tenere sotto controllo la situazione. Naturalmente anche all’interno dell’astronave si ha la stessa visione di ciò che vede Sanshiro. Le armi del Gaiking sono tantissime e tutte micidiale e utilizzate in battaglia a seconda del nemico che il pilota si trova ad affrontare. Il Maglio Perforante è dato dagli avambracci e dalle mani del robot che si staccano e partono per colpire il mostro nemico. Una volta che il colpo è andato a segno si riuniscono alle braccia. Essendo radiocomandati possono colpire anche più di una volta. I Raggi Ottici sono dei fasci di raggi laser che fuoriescono dagli occhi del robot. Arma di modesta potenza è generalmente poco usata se non per infastidire i mostri nemici e guadagnare così tempo prezioso. Davanti alle gambe del robot sono alloggiate due punte a forma di croce che al comando di Sanshiro si staccano e vengono afferrate immediatamente dalle mani del robot stesso formando la Croce Spaziale. Generalmente viene utilizzata come un boomerang per fendere gli arti dei mostri nemici. All’altezza dello stomaco del robot invece, più precisamente nella zona riconducibile a quella del naso del Drago, si trova un accumulatore capace di immagazzinare una notevole quantità di energia, chiamata Idroraggio. L’effetto risultante quando viene utilizzata quest’arma è quello di un potente proiettile d’energia che sparato dal Gaiking colpisce violentemente il mostro nemico distruggendolo. I Raggi Facciali sono anch’essi un’arma generalmente poco usata; la faccia del robot si scompone in più parti e dei fasci di luce accecano il nemico quando quest’ultimo si trova a distanza ravvicinata. Una volta usata quest’arma i componenti della testa non si riagganciano al viso lasciandolo scoperto. I Raggi Perforanti provengono invece dagli occhi del Drago che il Gaiking ha sul petto: si tratta di due raggi laser che fuoriescono da quella zona e che hanno la particolarità di annodarsi tra di loro prima di colpire il mostro nemico. Ciò è stato studiato per aumentarne sia la potenza distruttiva che l’efficacia. Inoltre i raggi possono essere usati sia singolarmente che accoppiati. Si tratta di un’arma dal potere devastante. La bocca del Drago in realtà si comporta come una vera e propria morsa, il cosiddetto Morso Gaiking, e generalmente viene usata per bloccare le parti mobili del robot nemico quali braccia, gambe o altro per poi distruggerle all’aumentare della pressione del morso. Infine troviamo la Scossa mortale. Le corna del Drago, dopo la trasformazione, si posizionano sulla testa del robot e fungono come accumulatori elettrici. Una volta a contatto con il mostro, la loro funzione è quella di rilasciare su quest’ultimo una terrificante scarica elettrica della potenza di 600.000 volt distruggendolo definitivamente.
Il Drago Spaziale (Daikū Maryū) è una gigantesca astronave da combattimento ideata e creata dal Professor Daimoni, che ne è il comandante indiscusso. Generalmente è ospitata all’interno di una base segreta che si trova al di sotto del livello del mare nella baia di Uchiura, nella prefettura di Shizuoka, sotto il faro di Omezak (Omaezaki). Il Drago Spaziale può raggiungere i 200 km/h a terra, naviga sull’acqua a una velocità di 120 nodi e riesce a volare fino a mach 3. Inoltre nello spazio è capace di raggiungere la velocità della luce. È equipaggiato con cannoni laser e missili perforanti, ma può contare anche su armi più potenti come le Punte Perforanti, il Tagliatore Gigante, il Grande Corno, i Missili Atomici e la Lama Mortale. Sulla parte frontale si trova il portello principale dal quale vengono lanciati i due componenti del Gaiking e da cui escono anche i tre veicoli ausiliari per le varie perlustrazioni (Skyler, Nessak e Bazoora), mentre nella parte posteriore, alla fine della coda, è situata una seconda cabina di pilotaggio dell’astronave da dove vengono azionate le varie armi di quest’ultima. Durante gli attacchi da parte del nemico il Drago Spaziale può cambiare aspetto mettendosi in assetto di difesa e diventando quindi una fortezza inespugnabile; la coda del Drago si curva verso l’interno, mentre parte del corpo si piega verso il basso. Tale manovra viene chiamata Protezione ad Avvolgimento. Se durante i combattimenti la situazione si fa critica e nemmeno le armi dell’astronave sono efficaci, allora si ricorre a una manovra di fuga che consiste nel far girare vorticosamente la fortezza volante per liberarsi del nemico. Tale manovra viene chiamata Fuga ad Avvitamento.
I tre veicoli di ricognizione, ognuno con la forma di un dinosauro, servono a coprire le perlustrazioni in ogni ambiente: cielo, mare e terra. Lo Skylar è un velivolo aereo con le sembianze di uno pterodattilo ed è pilotato da Fan Lee. Viene impiegato per le perlustrazioni nei luoghi in cui il Drago Spaziale non può accedere e può ospitare al suo interno un massimo di tre persone. Armato con piccoli ma efficaci missili, riesce a raggiungere mach 6. È l’unico dei tre mezzi ausiliari che può essere usato anche nello spazio. Il Nessak (nome originale Nesser) è un veicolo sottomarino dalla forma di un brontosauro pilotato da Bunta. Capace di sopportare notevoli pressioni, può arrivare fino a 5000 piedi e inoltre può operare anche sulla terraferma. È equipaggiato con siluri che può sparare anche a raffica. Il suo nome e la sua forma non a caso ricordano il leggendario mostro di Loch Ness. Il Bazoora infine (nome originale Buzzler) è un mezzo pesante utilizzato per le perlustrazioni a terra: in realtà una specie di carro armato dalle sembianze di un triceratopo ed è pilotato da Yamatake. La cabina di pilotaggio può contenere fino a quattro persone. Possiede una trivella perforante per penetrare nel sottosuolo o scavare gallerie ed è equipaggiato di missili. Inoltre può generare una scarica elettrica da due punte situate sulla parte frontale del mezzo.
Una curiosità sull’edizione italiana è che, all’epoca della messa in onda televisiva, vennero acquistati, doppiati e trasmessi soltanto i primi 26 episodi della serie. Solo nel 2000, in occasione dell’edizione home video, la Yamato Video ha completato il doppiaggio, mettendo in commercio la serie completa di tutti i 44 episodi.
La sigla originale giapponese, dal titolo Daikū Maryū Gaiking, fu composta da Shunsuke Kikuchi e cantata da Isao Sasaki; lo stesso vale per quella finale, Hoshizora Gaiking. Invece per l’edizione italiana, al contrario di quanto di solito accadeva a quei tempi (ma anche ora), non fu realizzata una sigla originale, ma fu utilizzata una canzone discomusic degli anni Ottanta del poco conosciuto gruppo austriaco Ganymed, intitolata It takes me higher, scritta e cantata da Gerry Edmond (pseudonimo di Edmund Czerwenka).