Come nel film “The day after tomorrow – L’alba del giorno dopo” di Roland Emmerich, esperti di USA e Messico hanno confermato la tesi secondo cui le temperature fredde degli ultimi mesi in molte zone del pianeta costituiscono un allarme significativo del fatto che il globo si stia dirigendo verso una Mini Era Glaciale (chiamata “Little Ice Age” o più semplicemente LIA). Gli scienziati hanno previsto che la nuova era inizierà proprio nel 2014: la Terra infatti, secondo questi studi, andrà incontro a una serie di variazioni eterogenee nelle quali le temperature globali fluttueranno verso un clima pericolosamente freddo.
Ma il nostro pianeta sarebbe in grado di resistere a tale cambiamento grazie alla produzione di anidride carbonica, scongiurando così il pericolo di un’Era Glaciale estrema come quella di 12.000 anni fa.
L’arrivo della Mini Era Glaciale, annunciato “silenziosamente” dagli scienziati del clima e dai fisici solari, è di sicuro la notizia del secolo. Gli scienziati solari statunitensi hanno annunciato già anni fa che il sole sembrava essere entrato in una fase di bassa attività e la Terra ora si prepara a una Mini Era Glaciale che probabilmente durerà da 60 a 80 anni.
Victor Manuel Velasco Herrera, geofisico alla University of Mexico, concorda: “Durerà meno di un centinaio di anni e sarà sicuramente causata dal calo dell’attività solare”. Il geofisico critica l’Organo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (IPCC), sostenendo che la loro posizione sul riscaldamento globale “è erronea perché basata su modelli matematici e scenari che non includono, per esempio, l’attività solare”. Anzi, proprio il fenomeno del riscaldamento globale avrebbe finora ritardato l’inizio della Mini Era Glaciale: secondo lo scienziato inglese James Lovelock infatti “i gas serra hanno aiutato mantenere il calore”… per ora!