Torna Leonardo Dragoni, uno dei massimi esperti di “crop circles” in Italia, con il volume “Storia dei Cerchi nel Grano - Le Origini” (232 pagine con inserti a colori; 15 euro il formato cartaceo e 5,99 euro la versione in PDF) con prefazione di Francesco Grassi.
Il 15 agosto del 1980, il “Wiltshire Times” pubblicò per la prima volta una fotografia di un cerchio nel grano (crop circle). Da allora sono passati trentatré anni, pregni di dibattiti, trasmissioni televisive, pubblicazioni di articoli, libri, film, perfino interrogazioni parlamentari, aventi ad oggetto questo mistero. Possiamo dunque asserire che la questione dei cerchi ha oggi una sua innegabile e corposa dimensione storica. Eppure non è mai stata raccontata in modo fattuale e sistematico.
Questo testo effettua un’analisi rigorosa dei fatti e degli eventi intercorsi da quel ferragosto di trentatré anni fa, collocandoli all’interno del loro contesto, svelandone i retroscena e facendo luce sui dettagli rimasti oscuri o sconosciuti, indagando il background emotivo e sociale in cui si sono sviluppate le vicende e i personaggi che ne furono protagonisti.
Si tratta di uno studio sistematico e razionale del fenomeno dei cerchi, in cui – grazie a un approccio storico, metodico, scientifico – saranno i fatti stessi a parlare. Si addiviene così a una ricomposizione cronologica di dati e fatti in precedenza non sufficientemente organizzati e non adeguatamente raccontati o documentati. È un’indagine scientifica, basata sul complesso reperimento di documentazione originaria, specialistica e qualificata. Una indagine il cui fine è quello di giungere a una ricostruzione storiografica esaustiva e onesta, puntuale e attendibile, che possa costituire il fondamento di qualsiasi successivo giudizio e di qualsiasi analisi concettuale o speculativa. Distante dal superficiale sensazionalismo mediatico da cui è solitamente pervasa questa tematica, il presente volume è da considerarsi propedeutico per chiunque voglia approcciare seriamente alla conoscenza dei cerchi nel grano.
Leonardo Dragoni, dottore in scienze politiche, ha conseguito due master in discipline umanistico-sociali. Da sempre appassionato del fenomeno dei cerchi nel grano, nel 2005 ha fondato (e tutt’ora dirige) il sito “cropfiles.it”, specializzato sul tema dei cerchi nel grano e punto di riferimento per la casistica di tutti i crop circles italiani dalle origini a oggi. L’autore ha visitato personalmente diverse formazioni apparse in Italia, ha avuto collaborazioni professionali con importanti ricercatori e gruppi di ricerca qualificati, e con riviste nazionali e internazionali di settore. Vanta infine al suo attivo articoli e pubblicazioni online e su noti magazine e periodici, numerose ricerche, interviste, studi e approfondimenti inerenti questa tematica. Nel 2011 ha pubblicato il saggio “La verità sui cerchi nel grano. Tesi e confutazioni di un fenomeno discutibile”.
In merito alla sua nuova fatica, Leonardo ci ha detto: “Mi occupo di cerchi nel grano (detti anche: crop circles, pittogrammi, formazioni, agroglifi) da oltre dieci anni. Prima di formarmi una opinione solida su questo fenomeno, sono passato attraverso innumerevoli letture e assidui studi, dubitando molte volte, penando nel non trovare plausibili risposte alle mie curiosità e incertezze. Questo penare è stato dovuto soprattutto alla frammentarietà delle fonti con cui ho dovuto confrontarmi, e alla scarsa qualità delle stesse. Così è per tutti coloro che intendono approfondire seriamente l’argomento dei crop circles. Così sarà per i futuri studiosi di questo fenomeno, i quali si troveranno – come scrive Francesco Grassi nella premessa al mio libro – con una piccola imbarcazione dentro un oceano in tempesta. Non è facile venirne a capo. Io ho l’immodestia di credere di averlo fatto, almeno in parte, grazie al massiccio reperimento di materiale documentario originale dell’epoca, e grazie allo studio e alla approfondita analisi dello stesso. Ho poi la ancor più grande presunzione di credere di poter dare un contributo affinché il futuro studioso di cerchi nel grano possa trovare nel mio libro un valido riferimento o approdo dentro quell’oceano in tempesta. Almeno me lo auguro. Questa è infatti la vera finalità di questo libro: addivenire ad una ricostruzione storiografica puntuale che possa rappresentare un onesto punto di partenza per qualsiasi successivo giudizio e analisi concettuale o speculativa. Questa è anche la profonda motivazione che mi ha spinto a pubblicare questo testo, peraltro superando – ma questo è un altro argomento – la meschinità dell’offerta editoriale di questo paese.
Personalmente sono convinto che è la storia a giudicare gli uomini, non viceversa. E ritengo che i cerchi nel grano sono un fenomeno che ha ormai una corposa dimensione storica. Il primo pittogramma venne segnalato dal “Wiltshire Times” nel 1980, e da allora è stato un susseguirsi di dibattiti, interviste, fotografie, libri, dvd, siti web, spettacoli televisivi, articoli su riviste e giornali, perfino interrogazioni parlamentari. Anche se in pochi la conoscono, la componente storica è presente, e ha già evidenziato un suo giudizio alquanto chiaro su eventi, fatti, circostanze e persone. Questo giudizio potrà non collimare con i nostri desiderata o le nostre aspettative, ma bisognerà prenderne comunque atto. Come scrivo nella premessa: “Sia che questi agroglifi rappresentino il più grande mistero dei tempi moderni, ovvero costituiscano la più grande beffa o abbaglio di cui sia stato vittima l’uomo contemporaneo, sarà comunque utile fare le dovute considerazioni alla rigorosa luce dei fatti”. Questo libro infatti, a differenza del mio primo in cui confutavo le tesi extra-terrestri, non è scritto per sfatare un mistero, bensì per fare un’operazione ancor più basica, radicale, e semplice: far parlare i fatti, raccontare gli eventi e gli accadimenti che hanno scandito l’esistenza del fenomeno dei cerchi. I fatti sveleranno più di quanto si possa immaginare, e alla luce dei fatti sarà più facile per ognuno farsi un’idea su questo affascinante fenomeno”.
Per saperne di più date un’occhiata al sito “cropfiles.it”, mentre noi, prima di lasciarvi alla lettura, vi suggeriamo di guardarvi anche il booktrailer… buona consultazione.