E’ sicuramente una scoperta straordinaria, che potrebbe finalmente gettare un po’ di luce sulle ombre di un mystero che da secoli impegna studiosi, appassionati e scienziati di tutto il mondo e di tutte le epoche e che ancora non ha trovato conferme: stiamo parlando di Atlantide e del, presunto, ritrovamento di una piramide sottomarina gigantesca nel mare blu delle Azzorre, a circa quaranta metri di profondità.
La costruzione si estende su una superficie di 8.000 metri quadrati ed è alta 60 metri. A diffondere la notizia, in Europa, è stata la Radio e Televisione del Portogallo (RTP), che ha evocato chiaramente il mistero del continente perduto. A segnalare la presenza di questa “struttura”, racconta la tv pubblica di Lisbona, è stato un marinaio. Silva Diocleziano, così si chiama, con la sua nave si trovava nell’arcipelago delle Azzorre e tra le isole Terceira e San Miguel, grazie a un grafico batimetrico, strumento che scandaglia i fondali marini, ha individuato la cosa.
Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata, denominata comunemente Atlantide, sono circolate fin dall’inizio della storia umana. I ricercatori che si sono avventurati nella ricerca di indizi sulla sua esistenza hanno avuto sempre opinioni divergenti. Alcuni pensavano che si trovasse al centro dell’Oceano Atlantico, altri in Sud America, altri ancora nell’Oceano Pacifico. Come ormai è noto, sono stati gli scritti di Platone “Timeo” e “Crizia” a suggerire che i costruttori originali delle piramidi sul nostro pianeta fossero gli abitanti di un continente perduto situato ad ovest dello Stretto di Gibilterra, ma i ritrovamenti megalitici in zone come Machu Pichu, Cuzco e Tiahuanaco hanno portato a pensare che gli Atlantidei provenissero dal Sud America.
Ma una scoperta davvero importante come questa potrebbe portare a una svolta decisiva nella ricerca della civiltà perduta. Un servizio trasmesso dalla televisione pubblica portoghese ha rilevato effettivamente l’esistenza di una struttura piramidale sul fondo delle acque che circondano le Azzorre, nei pressi del vulcano Dom João de Castro Bank, tra le isole di São Miguel e Terceira. La struttura, identificata da Diocleciano Silva, durante una navigazione ricreativa sembra che non sia di origine naturale. Secondo le misurazioni, la piramide è alta circa 60 metri, con una base di 8 mila metri quadrati (più piccola della Piramide di Cheope, pari a 53 mila metri quadrati). La struttura si trova a circa 40 metri sotto la superficie dell’oceano e risulta essere perfettamente allineata con i quattro punti cardinali, come le Piramidi di Giza. Tanto è bastato da suscitare l’interesse da parte del governo portoghese il quale ha dichiarato che la questione è già in fase di studio con il supporto della Marina Portoghese. Luiz Fagundes Duarte, segretario Regionale della Pubblica Istruzione, è però prudente: tenuto conto della posizione della struttura, potrebbe trattarsi di una formazione di origine naturale.
Resteremo ad attendere ulteriori sviluppi!