Mezzotints Ebook non accenna a rallentare il proprio ritmo neanche a dicembre. A pochi giorni dall’uscita di “Memoria del sangue” di Gianfranco Nerozzi, arriva per la non-collana “Outseries” l’e-book “Hieronymus – Una vita immaginata” (225 pagine), romanzo storico di Claudia Salvatori, una delle più grandi e versatili autrici italiane, con una prefazione a cura di Alan D. Altieri e copertina del britannico Ben Baldwin.
Una notte dell’agosto 1516, Jeroen van Aken, conosciuto come il libero maestro Hieronymus Bosch, muore immerso nei colori che hanno forgiato la sua essenza vitale, sotto lo sguardo di Dio, e forse anche sotto lo sguardo del Diavolo. Qualcuno, al suo funerale, sostiene siano il medesimo occhio. Attorno alla bara di Jeroen van Aken sono raccolti tutti i notabili della città di s’Hertogenbosch. Qualcuno soffre veramente per il trapasso dell’insigne pittore detto Hieronymus Bosch: la maggior parte di loro, comunque, prova i più vari e contraddittori sentimenti. Questo perché lui ha saputo ritrarre sulla tela le pieghe recondite delle loro anime. Come ci è riuscito?
Il libro, disponibile in tutti gli e-store e sul sito di Mezzotints Ebook al prezzo di € 3,49, è la vita romanzata di un grande artista, tra pittura, amore, delirio, tormenti, delusione e consapevolezze, la continua scoperta delle sottigliezze e delle alchimie che separano il Bene dal Male.
Claudia Salvatori, scrittrice e sceneggiatrice italiana, ha pubblicato diversi romanzi, racconti, sceneggiature per fumetti. Vincitrice del “Premio Tedeschi” e del “Premio Scerbanenco”, la ricordiamo già autrice di molti romanzi: serie Walkiria Nera (Mondadori, Segretissimo Mondadori, tra il 2007 e il 2012), Più tardi da Amelia (Il Giallo Mondadori, 1985), La donna senza testa (Alacràn Edizioni, 1990 e 2005), Columbus Day (Il Giallo Mondadori,1992), Superman non muore mai (Il Giallo Mondadori 1994), Mistero a Castel Rundegg (Il Giallo Mondadori, 1994) scritto con lo pseudonimo Anna dell’Isola, Schiavo e padrona (Marco Tropea Editore, 1996), La canzone di Iolanda (Marco Tropea Editore, 1998), Sublime anima di donna (Marco Tropea Editore, 2000), Ildegarda. Badessa, visionaria, esorcista (Mondadori, 2004), Il sorriso di Anthony Perkins (Alacràn Edizioni e Il Giallo Mondadori Presenta, 2005), Nessuno piange per il diavolo (Hobby & Work, 2006), Sexy thriller – scritto con Sabina Marchesi – (Aliberti editore 2006), La donna che gioca con i gatti (Morganti Editori, 2007), Abel (Epix Mondadori, 2009), Il mago e l’imperatrice (Mondadori, 2010), Il sole invincibile. Eliogabalo, il regno della libertà (Mondadori, 2011), Il cavaliere d’Islanda (Mondadori, 2012). Ha pubblicato poi anche diversi racconti per Mondadori, Morganti, Tropea, Alacràn, Sperling & Kupfer, Piemme. Inoltre ha sceneggiato diversi numeri di Topolino (Disney Italia), Nick Raider e Julia (Sergio Bonelli Editore) e altri fumetti per Skorpio, Lanciostory e Oltretomba.
Leggiamo dalla prefazione di Alan D. Altieri: “Un vero e proprio confronto diretto con i meandri della mente, della coscienza, dell’etica e dell’immaginario di un genio incommensurabile. Un genio la cui ha arte ha lasciato, e continua a lasciare tutt’oggi, un segno indelebile nelle menti, nelle coscienze e nell’etica dell’intera cultura e dell’intera ragione umana.
“Hieronymus” è al tempo stesso biografia romanzata, affresco storico, analisi politica, concezione pittorica ma, prima e al di sopra di ogni altra cosa, esplorazione psicologica fino ai meandri più inaccessibili del livello limbico.
Lo Hieronymus Bosch di “Hieronymus” non è solamente un artista più grande del suo tempo e, forse, di qualsiasi altro tempo. Lo Hieronymus Bosch di “Hieronymus” è prima di tutto un uomo, con il suo coraggio e le sua incertezza, la sua visione e la sua battaglia, la sua interiorità e la sua profezia. Da Platone a Leonardo Da Vinci, da Pitagora a Nikolai Tesla, da Isaac Newton ad Albert Einstein abbiamo molti validi scritti, di molti validi Autori, focalizzati sulle figure che rappresentano pilastri della scienza, della filosofia, della storia umana.
Eppure, prima di Claudia Salvatori, nessun Autore aveva mai nemmeno concepito di mettere a fuoco l’immane pilastro dell’arte figurativa che è Hieronymus Bosch. Potrebbe quindi non essere affatto impensabile che anche “Hieronymus” possa diventare un pilastro dell’arte narrativa”.
Per altre informazioni e per i vostri acquisti date un’occhiata al sito di Mezzotints Ebook o al blog dell’autrice… intanto gustatevi il booktrailer.
Buona lettura.