Napoli potrebbe essere cancellata da una nuova eruzione del Vesuvio, come quella che distrusse Pompei nel 79 d.C., e Venezia (nella foto) potrebbe essere sommersa dall’acqua alta. Non si tratta dello scenario di un film di fantascienza, ma quello delineato dalla rivista finanziaria “Forbes”, che ha pubblicato le “ghost cities 2100”, ovvero le città che rischiano di scomparire in questo secolo.
Mentre le megalopoli continuano a crescere, sottolinea il magazine, altre città si stanno restringendo e sono minacciate da fenomeni naturali e sociali. In Giappone, molti villaggi rurali rischiano di scomparire. Stesso problema per alcune città del Dakota e del Kansas, negli Stati Uniti.
A rischio di una graduale “estinzione” anche grandi centri come Berlino. Dopo la caduta del muro nel 1989, molti hanno lasciato la parte est per trasferirsi a ovest. Per analizzare il fenomeno nella capitale ma anche a livello mondiale, il governo tedesco ha sponsorizzato lo "Shrinking cities project" che ha analizzato Detroit, Ivanovo (in Russia), Lipsia, Manchester e Liverpool.
La popolazione di Detroit, ad esempio, è diminuita di un terzo dal 1950 e potrebbe ridursi ancora fino al 2030. Secondo alcuni ricercatori dell’università della California, San Francisco potrebbe essere colpita entro il 2086 da un terremoto di magnitudo 7. Sorte peggiore toccherebbe a Banjul, la capitale del Gambia, che rischia di sprofondare interamente nell’oceano, a causa di fenomeni erosivi e per l’innalzamento del livello del mare.
Tra le possibili "città fantasma" anche Venezia e Napoli, come dicevamo. Venezia, dove già adesso l’acqua alta rappresenta un serio problema, rischia di essere sommersa se non si corre ai ripari (e già esistono molti progetti per salvare la laguna). A Napoli, più di mezzo milione di persone che vivono nella zona rossa, quella più vicina al Vesuvio, sono a rischio in caso di una nuova forte eruzione.17/12/2007, Davide Longoni