HOARDERS

Tornano le Edizioni Eris con una nuova graphic novel veramente interessante, dedicata stavolta a coloro che amano un certo tipo di fantascienza molto particolare: stiamo parlando di “Hoarders” di Alessandro Caligaris (224 pagine; 18 euro), pubblicato nella splendida collana “Kina” che già ci aveva permesso di leggere lo splendido volume “H.P. Lovecraft – Da altrove e altri racconti”.

“Hoarders” è un disturbo mentale che determina in chi ne soffre, un accumulo patologico o un accaparramento compulsivo di una notevole quantità di beni anche se inutili o pericolosi. Ma quando è una società a soffrirne si crea un dentro, perfetto e asettico, dove i palazzi e i loro abitanti sono sinonimo di privilegio e potere, e un fuori, discarica infinita destinata al riciclo continuo di immondizia umana e non, che serve a mantenere il dentro pulito e ordinato. Due mondi legati da un flusso continuo di scarti più o meno tossici governato da un unico potente padrone: il Santo Trafficante. Tre uomini (Bobbit, un sadico medico-scienziato dedito al traffico di corpi umani; Thoureau, un prete convinto che il Santo Trafficante sia il nuovo messia; Kafka una giovane cavia del dottor Bobbit contenuto dentro una camicia di forza a causa della sua forza inaudita), partono alla sua ricerca. Il loro desiderio di vendetta si confonde con la sete di un piccolo potere personale in grado di farli sentire grandi in una schiera di spazzatura umanoide. Il trio scorta una misteriosa bambina fin nel “cuore di tenebra” di una landa coperta di rifiuti, macerie e scarti umani in esubero, una specie di Limbo in cui vagano caricature grottesche d’individui ormai disumani. Quest’odissea, è una sorta di Mago di Oz lisergico al vetriolo.

Alessandro Caligaris, pittore e street artist, esordisce nel fumetto con una graphic novel che è frutto di una ricerca personalissima, sia per quanto riguarda le scelte stilistiche, che per quelle narrative. È riuscito infatti a costruire una storia d’azione ambientata in una cornice fantascientifica ma attraverso un registro narrativo grottesco, sboccato e satirico, senza per questo rinunciare a descrivere un mondo inquietante, che ricicla frattaglie di “cultura Pop” nel disperato tentativo di darsi un’identità e di sopravvivere a se stesso, una società dominata da un potere spietato che si rigenera opprimendo chi sta appena al di sotto nella scala sociale. Il risultato è un libro che esplora e dilata il genere del graphic novel nelle sue possibilità espressive e di contenuto. “Hoarders” è la tipica storia narrata da chi si trova sul fronte sbagliato della Storia in cui ogni riferimento a “fatti” o “persone reali” è puramente volontario.

Alessandro Caligaris, classe 1981, è nato, vive e lavora a Torino. Laureato in pittura all’Accademia Albertina si occupa appunto di pittura, illustrazione, street art e chi più ne ha più ne metta! Crede fermamente nel detto “Impara l’arte e mettila da parte” e, se ve lo stavate domandando, ha avuto un’infanzia felice nonostante le dosi massive di tivù berlusconiana.

La collana “Kina” è un percorso di ricerca all’interno del mondo del fumetto che si propone di dar vita a opere fumettistiche dalla forte impronta autoriale, realizzate con una attenta e appassionata cura editoriale. Nel progetto trovano spazio sia opere di autori esteri che di italiani e esordienti.

Eris Edizioni è una casa editrice nata recentemente a Torino dal bisogno di un gruppo di amici di essere motore e ricettacolo di una cultura condivisa, slegata dal concetto industriale di libro solo come prodotto e mai come opera. Una cultura condivisa libera di circolare: “non ci accontentiamo, ci dicono i responsabili, degli slogan sui liberi saperi, vogliamo una cultura che viene da tutti e viene restituita a tutti tramite la voce di chi si sceglie autore e crea minuscoli tasselli che ci raccontano il mondo, appartenendo a questo. Il bisogno di una cultura superi la narrazione o la celebrazione del passato, ma che ne sia la logica prosecuzione in un continuo divenire, con tutte le contraddizioni che questo meccanismo può comportare. Eris, dea della discordia nella mitologia greca, che ben rappresenta l’incontro- scontro alla base del farsi della cultura. Perché discordia significa ammettere le differenze e incominciare a costruire da queste. Eris si slega dalla concezione comune del diritto d’autore che oggi sminuisce autori opere e fruitori perché legato troppo al mero supporto e ai suoi problemi di mercato, disinteressandosi di coloro che scrivendo e leggendo rendono necessario il supporto stesso ma che, non bisogna dimenticarlo mai, solo un supporto è”.

“Quindi Eris, proseguono gli editori, sceglie le Creative Commons che restituiscono all’opera e alle idee che questa contiene la giusta libertà e la dovuta dignità, senza negare i diritti dell’autore e del fruitore, e riconoscendo il lavoro di chi mette in contatto scrittore e lettore, l’editore. Vogliamo dare corpo e distribuire opere, non probabili successi economici, senza basare le nostre scelte sull’importanza di un autore ma solo sulla bontà della sua opera, con un occhio di riguardo a chi è esordiente e che ha diritto di essere scelto per quello che fa e non per quanto in libreria potrebbe fruttare”.

Se tutto questo non vi fosse bastato, date un’occhiata alle tavole promozionali… e poi buona lettura.

A cura della redazione