Mad in Italy, il primo horror indipendente italiano che racconta di “serial killer, crisi economica e precariato” in un paese scosso da profonde alterazioni sociali di cui abbiamo già avuto modo di parlare, esce in questi giorni in dvd per il mercato statunitense: sicuramente un gran bel colpo per il cinema italiano.
La pellicola non vuol raccontare una storia esclusivamente di finzione. Anzi, tutte le vicende narrate nel film sono ispirate a fatti realmente accaduti. Davide, il protagonista di Mad in Italy, è un trentenne che vive in una casa isolata, persa tra le colline del centro Italia. Una volta licenziato si troverà a sfogare violentemente tutte le frustrazioni di una vita trascorsa tra il lavoro precario e la rigida educazione di un padre-padrone.
Oggi, dopo esser stato presentato con successo al Fantafestival di Roma, il thriller diretto da Paolo Fazzini e interpretato da Gianluca Testa, Eleonora Bolla, Rodolfo Medina, Andrea De Bruyn e Giovanni Maria Buzzatti ha trovato distribuzione home-video negli Stati Uniti tramite la Elite Entertainment.
“Abbiamo girato il film circa 4 anni fa, quando la crisi economica si affacciava sul panorama occidentale” afferma il regista “e tutti mi dicevano di affrettarmi a farlo uscire altrimenti la crisi sarebbe terminata e il film sarebbe risultato inattuale. Da come stanno andando le cose non credo che ci sia bisogno di ulteriori commenti”.
La Elite Entertainment inoltre ha deciso di distribuire nuovamente anche Hanging Shadows, documentario di Fazzini incentrato sul cinema dell’orrore italiano che include interviste a Dario Argento, Michele Soavi, Lamberto Bava, Sergio Stivaletti, insomma a tutti quei registi che hanno fatto grande il cinema di genere negli ultimi venti anni.
Paolo Fazzini è autore televisivo e regista. Tra i suoi documentari ricordiamo Le Ombre della paura – Il cinema italiano dell’orrore 1960/1980 (2002), Adolphe Sax’s dream – An history of the saxophone (2003) e Hanging Shadows – Perspectives on italian horror cinema (2006), mentre per la televisione è autore di diversi programmi televisivi tra cui L’altra metà del crimine per La7 e Crime crossing the line per l’americana A&E Television. Come regista ha partecipato con l’episodio L’uomo della folla al film collettivo P.O.E. – Poetry of eerie, mentre Mad in Italy segna il suo esordio nel lungometraggio.