Se vi siete lasciati trascinare da “Locus animae”, allora non potete perdervi “Il teorema dell’Ombra” (255 pagine; 11,90 euro), il nuovo libro di Alessandro Defilippi, pubblicato da Edizioni Anordest.
Si tratta di una raccolta di racconti fantastici, già pubblicati in antologie di vari autori. Ci sono due temi principali: i colori e l’Ombra. I racconti sui colori hanno per protagonisti dei bambini. “Questo è legato, ci ha spiegato l’autore, oltre che, naturalmente, alla suggestione di tante storie viste e lette (“Il giro di vite” di H. James) alla mia sensazione che i bambini custodiscano un segreto che potrebbe anche essere pauroso. L’Ombra – con la O maiuscola – è legata al mio altro mestiere e a Jung. In tutti i racconti il punto centrale è il mistero”.
Il volume è inserito nella collana “Criminal Brain” diretta da Danilo Arona e “quando Danilo, prosegue Alessandro, mi ha chiesto un libro per la collana che cura, io ero (e sono) impegnato con un romanzo per Einaudi Stilelibero. Ho pensato però ai racconti che erano usciti in varie antologie negli anni passati, spesso non più reperibili. Come sai, i racconti sono difficili da piazzare, i grandi editori non vogliono mai farli, così ho pensato che si trattasse di una buona occasione. Anche perché un racconto è più difficile di un romanzo. Deve essere una lama: veloce, efficace, crudele”.
L’antologia contiene 11 novelle divise come dicevamo in due parti: la prima, intitolata “Colori”, comprende BLU, VIOLA, ROSSO, GIALLO ZAFFERANO e ANTRACITE; mentre la seconda, dal titolo “Ombre”, raccoglie CHARLIE DON’T SURF, LA DAMA NERA, A CENA IL GIORNO DEI MORTI, REQUIEM K 626, IL MIO ONORE SI CHIAMA FEDELTÀ e BERGGASSE 19.
Alessandro Defilippi è uno psicoanalista, scrittore e food blogger torinese. Fa molte cose, quindi, forse troppe, ma cerca di farle al meglio. Ha esordito nel 1994 con i racconti di Una lunga consuetudine (Sellerio). Successivamente ha pubblicato un altro libro di racconti (Cuori bui, usanze ignote, Antigone Edizioni, 2006) e i romanzi Locus Animae (1999), Angeli (2002) e Le perdute tracce degli dei (2008), tutti editi da Passigli. Nel 2010 è uscito, presso Einaudi, Manca sempre una piccola cosa. Da Mondadori esce, nel 2011, Danubio rosso, un romanzo storico e, nel 2012, La paziente n.9, un thriller ambientato durante la seconda guerra mondiale, e il racconto lungo Per una cipolla di Tropea, nell’antologia “Giallo Panettone”. Nel 2003 è stato coautore della sceneggiatura del film Prendimi l’anima, diretto da Roberto Faenza. Collabora regolarmente con Tuttolibri, il supplemento letterario de La Stampa. Si interessa da anni, grazie al ricordo di una madre grande cuoca, di cucina, molto presente nei suoi ultimi libri. Ha una pagina su Facebook che si occupa di letteratura, psicoanalisi e cucina e sta per inaugurare, con alcuni amici, un blog tra Londra e Torino, dedicato ai viaggi e alla cultura enogastronomica.
Buona lettura.