Per la serie “I Tascabili” del Foglio Letterario vogliamo suggerirvi una lettura veloce, ma graffiante, agile ma tagliente, moderna e al tempo stesso punk: stiamo parlando di “Qualcosa cambia” di Paolo Merenda (122 pagine; 6 euro). Si tratta di cinque racconti punk /dark / noir/ hardcore (ma poi è necessaria un’etichetta in certi casi?) che scivolano ma lasciano il segno: “L’angelo punk”, “I don’t want to grow up”, “1998”, “Villaggio Shangai” e “Lo spirito continua” sono cinque quadretti di una generazione di un tempo che fu… tutti da incorniciare e appendere nel vostro salotto, dedicati sia a chi l’ha vissuto sia a chi l’ha solo sentito nominare
Sacha Naspini commenta: “Paolo Merenda ha nel cuore tanta cassa e tanto rullante, tanto clic sparato di brutto e botte di voce a strappo. Lo fa anche con i racconti, e Qualcosa cambia ne è la prova. Si corre veloci. La cosa più bella è che non si ha mai l’impressione di essere arrivati da qualche parte”.
Paolo Merenda, Alessandria 1980. Artigiano per professione, musicista e scrittore per passione. Suona hardcore punk dal 1997. Ha militato nelle band: Kompagni di Merenda, Madido Respiro e Deep Throat. Attualmente canta nei Destroy After Use. Ha pubblicato Le occasioni perdute (Genesi), L’angelo punk (Senzapatria), Frutta fresca per verdure marce (Il Foglio), I don’t want to grow up (Il Foglio), Villaggio Shangai (Il Foglio).
Buona lettura.