Titolo originale: 300: Rise of an empire
Anno: 2014
Regia: Noam Murro
Soggetto: tratto dalla graphic novel di Frank Miller
Sceneggiatura: Zack Snyder e Kurt Johnstad
Direttore della fotografia: Simon Duggan
Montaggio: Wyatt Smith
Musica: Junkie XL
Effetti speciali: Jovko Dogandjiski, Nikolay Furtunkov, Roland Blancaflor, Julia Hapney, Kristen Lobstein, Peter Nikolov e Danny Yordanov
Produzione: Zack Snyder, Deborah Snyder, Thomas Tull, Mark Canton, Bernie Goldmann, Gianni Nunnari, Roee Sharon e Frank Miller
Origine: Stati Uniti
Durata: 1 h e 43’
CAST
Sullivan Slapeton, Eva Green, Lena Headey, Rodrigo Santoro, David Wenham, Dominic West, Jack O’ Connell, Hans Matheson
TRAMA
La minaccia dei Persiani torna a ripresentarsi verso la Grecia, coinvolgendo anche Atene, e il comandante Temistocle, che anni prima aveva causato la morte di Dario, padre di Serse, va da Gorgo per convincerla a un’alleanza, mentre accanto a Serse si unisce la guerriera Artemisia, una greca rinnegata e pronta alla vendetta. La svolta finale sarà la battaglia navale di Salamina, lasciata comunque in sospeso in attesa del terzo film.
NOTE
A differenza del primo film, la graphic novel Xerses, che fa da fonte di ispirazione a questo film, è ancora inedita: Frank Miller ci sta lavorando, si parla di un’uscita nel 2015 ma non si è voluto aspettare per fare il film, che è il secondo capitolo di una trilogia che però non si sa ancora quando si chiuderà.
Anche qui, come nel primo film, non c’è certo la pretesa di fare un film storico, quanto di raccontare una vicenda remota ma realmente accaduta con i toni dell’epica e dell’heroic fantasy, tra battaglie, sangue, computer graphic e narrazione magniloquente che però non stride.
Una nuova testimonianza dell’interesse che c’è da alcuni anni per la Storia antica da parte della cultura pop, magari una Storia non molto fedele e realistica (basti pensare agli svarioni, ben più gravi, de Il gladiatore), ma affascinante, molto diversa dal puro nozionismo di come viene purtroppo insegnata a scuola e capace di ridestare interessi per un qualcosa di lontano ma che in fondo ha influenzato il mondo in cui viviamo oggi.
In questo contesto fanta-epico, più vicino a Conan e a Il signore degli anelli che a un manuale di Storia, può trovare anche posto una metafora fuori dal tempo dello scontro tra Oriente e Occidente, anche se ai tempi di Serse non esistevano i kamikaze come sono diventati tristemente famosi oggi in Medio Oriente e se l’Impero persiano suo e di suo padre era una cosa ben diversa dalla complessità del mondo islamico di oggi.
D’altro canto nemmeno la Grecia era questa culla di democrazia, basti pensare a come escludeva stranieri, disabili e donne, anche se è stata comunque la fonte di ispirazione della cultura occidentale da allora in poi.
A proposito di donne, sono loro le grandi protagoniste di questo secondo capitolo: sia la regina Gorgo, dal volto di Lena Headey, già icona del fantasy come regina Cersei de Il trono di spade (e che sta molto meglio con i capelli del suo colore naturale) che alla fine impugna la spada come Xena; sia la perfida Artemisia, un nuovo ruolo fantasy per Eva Green: tra l’altro ci fu una Artemisia alleata di Serse, ma non era una povera ex schiava greca rinnegata, ma una regina della Caria.
300 – L’alba di un impero presenta la grande Storia romanzata e resa un racconto fantastico, vincendo una scommessa di nuovo: e, anche se gli storici duri e puri possono storcere il naso, qualcuno avrà senz’altro preso in mano un libro di Storia e avrà ripassato quella pagina remota ma importantissima, che appassionò gli animi degli uomini e delle donne di allora e che lo fa oggi tra realtà e fantasia.