Estate 1994. Su Canale 5, in seconda serata, debuttava una serie dell’autunno precedente, sorpresa della stagione oltreoceano: The X-Files, ideata da Chris Carter, ex campione di surf con un passato di sceneggiatore Disney e grande passione per il fantastico, colpì fin da subito gli amanti di fantascienza, fantapolitica, thriller e con un pizzico di commedia brillante.
Nell’anno successivo The X-Files fu promossa alla prima serata su Italia 1, dove rimase in sella fino alla fine nel 2002, con in mezzo il film Fight the future nel 1998: le prime cinque stagioni furono girate a Vancouver, poi la produzione si spostò a Los Angeles, e infatti l’atmosfera cambiò radicalmente.
A distanza di vent’anni questa storia di due agenti, lui Fox Mulder interessato al paranormale dopo aver assistito alla misteriosa scomparsa da bambino della sorellina Samantha, lei Dana Scully scettica con una formazione da medico legale e messa al suo fianco per cercare di incanalare le sue indagini senza pestare i piedi a poteri forti e misteriosi, è entrata nella storia del fandom e sa ancora scatenare passioni e interesse, presso un pubblico che comprende anche non appassionati stretti della fantascienza, data la varietà dei temi proposti.
Una serie che è durata nove stagioni, costituendo un record per un telefilm di genere fantastico di continuare per così tanto tempo rimanendo incentrato sugli stessi personaggi, con due new entry nelle ultime due stagioni: lo scettico agente John Doggett, burbero dal cuore fragile, e l’emotiva agente Monica Reyes. E con vari personaggi di contorno, tutti riusciti: dal paterno con un volto oscuro vicedirettore Walter Skinner ai tre folli Lonegunmen, dal misterioso informatore Gola profonda all’algida funzionaria Marita Covarrubbias, senza dimenticare i due villain, l’Uomo che fuma, anima nera della serie, e il doppiogiochista Alex Krycek, tra i più amati dal fandom soprattutto per le riletture alternative.
Una serie che ha coinciso come successo con lo sviluppo di internet, diventando tra le più seguite e discusse su newsgroup e forum e ultimamente sui social network, e creando intorno a sé un gran movimento di siti con spoiler, analisi degli episodi, ma anche creazioni di appassionati, come le famose fanfiction, storie inventate con atmosfere simili o alternative, con protagonisti Mulder, Scully e gli altri personaggi, incentrate in particolare sulla storia non storia tra Mulder e Scully, per anni solo amici e poi a sorpresa fidanzati e amanti, anche se Chris Carter giurò e spergiurò per anni che mai si sarebbero messi insieme.
Nel corso delle nove stagioni si sono alternati episodi singoli, in cui Mulder e Scully hanno indagato su serial killer mutanti, leggende metropolitane diventate reali, sette misteriose, creature fantastiche, e il cosiddetto ciclo della mitologia, incentrato sulla cospirazione che vuole nascondere la verità sugli alieni, introdotto per ragioni pratiche nella seconda stagione dalla necessità di far sparire Scully per un episodio per permettere alla sua interprete Gillian Anderson di partorire la sua bimba. La mitologia, che ha ripreso anche tematiche di episodi singoli, si è protratta fino alla nona stagione, con molti alti e qualche basso (le motivazioni per spiegare l’assenza di Fox Mulder dopo l’ottava stagione per scelta di David Duchovny sono a tratti un po’ forzate) ed è stata oggetto del primo film, amatissima dagli appassionati e non solo.
Sei anni dopo la fine della serie, nel 2008, è uscito un secondo film su X-Files, I want to believe, che però si è rivelato, malgrado le buone premesse, un po’ deludente, un case file singolo e poco coinvolgente. I fan aspettano e sperano in un terzo film, che dovrebbe essere sulla mitologia, magari con il recupero del figlio miracoloso di Scully, William, si spera non troppo in chiave adolescenziale per trovare nuovo pubblico.
Tutti hanno dato la disponibilità a partecipare al film, ma pare che il grosso problema sia convincere la Fox. Intanto X-Files sta continuando in una serie a fumetti, ancora inedita da noi, seguendo una prassi inaugurata da Joss Whedon per Buffy e Angel.
Tutti gli interpreti di X-Files hanno continuato la loro carriera, per lo più in tv, con buoni risultati: David Duchovny è stato il trasgressivo Hank Moody in Californication e sta per interpretare l’agente federale che incastrò il serial killer Charles Manson; Gillian Anderson si è trasferita a Londra dove è diventata una stella del teatro e della BBC e debutterà come autrice di fantascienza quest’autunno; Mitch Pileggi, Skinner, è stato guest star in varie serie, come Supernatural e Stargate Atlantis; anche Robert Patrick, Doggett, è comparso in Atlantis oltre che in vari altri film e serie tv; mentre Annabeth Gish, Monica Reyes, ha interpretato Once upon a time e Mucchio d’ossa; Laurie Holden, Marita, era nel cast di The walkind dead, mentre William B. Davis, l’Uomo che fuma, e Nicholas Lea, Alex Krycek, sono tra i protagonisti di Continuum e Lea ha fatto una comparsata anche in Once upon a time.
Una serie quindi capace di creare un microcosmo attorno a sé di passione e di interesse, mettendo insieme realtà e fantasia, in un universo tanto simile al nostro, anche se forse i complotti nel nostro mondo non riguardano tanto gli alieni ma verità non dette su fatti di cronaca. Una serie che ha ispirato altri telefilm, sia di genere thriller come i vari CSI, Senza traccia, Bones e Cold case, sia di genere fantastico, come Flash Forward, Alias, Fringe, Warehouse 13, e che si rivede volentieri, senza contare i nuovi fan che si sono aggiunti negli anni.
Per cui, questi vent’anni con X-Files sono da festeggiare, in attesa di ritrovare Mulder e Scully, un giorno o l’altro, in qualche nuova storia.