Torna la rivista “Nocturno”, che tra l’altro sarà presente al “1° Fantasy Horror Award“, con un nuovo spettacolare numero e un nuovo dossier. Nel numero di marzo potrete trovare articoli e reportage su “Frozen”, “Mutants”, “Iron man 2”, “Dante’s Inferno”, “Jonah Hex”, “Scontro tra titani”, “Percy Jackson”, Kathryn Bigelow, “Lost”, “Smalville” e molto altro ancora.
Inoltre in allegato potrete sfogliare il tradizionale dossier questa volta dedicato al cinema in 3D: dalle origini alla nuova tecnologia.
“Third Dimension: guida al cinema in 3D”: è questo il titolo della rivista nella rivista a cura di Gaetano Calabrò e Davide Pulici. Si tratta di un percorso attraverso i film e i protagonisti che hanno segnato la storia della visione stereoscopica dagli anni Cinquanta a oggi. Un dossier dedicato alle “meraviglie” del cinema in tre dimensioni che, contravvenendo in parte alla tradizionale impostazione dei dossier di “Nocturno”, esamina le tendenze degli ultimi decenni e si interroga sul futuro della terza dimensione dopo “Avatar”. La domanda che ci si pone è: sarà davvero il cinema del futuro o l’ennesima moda passeggera?
Leggiamo un estratto dal numero di marzo: “C’è una basilare difficoltà nell’impostare uno speciale sul cinema 3D. Tant’è che ci abbiamo pensato prima di metterlo in macchina: finché ti limiti a fare dei discorsi tecnici specifici su quel che il cinema tridimensionale era e su quel che è diventato, va bene. Ma quando si scenda a parlare dei film, la faccenda diventa complessa. Che fai? Racconti quante volte Jason scaglia frecce o arpioni contro chi guarda, nel terzo “Venerdì 13”? Riferisci delle budella che penzolano dalla lancia ondeggiante che ha trapassato Udo Kier nel “Mostro è in tavola barone Frankenstein”? O provi a spiegare che sensazione dà planare nel vuoto in groppa a un Ikran, in “Avatar”? Abbiamo optato, alla fine, per una formula compromissoria, seguendo l’evoluzione cronologica del 3D attraverso le grandi fasi degli anni Cinquanta, quando nasce, degli anni Ottanta, quando risorge, e l’attuale, che segna la sua resurrezione seconda…”.
Il dossier si compone di diversi saggi. Una breve introduzione mette a confronto i mezzi tecnici (agli antipodi) che hanno caratterizzato l’ultimo decennio di cinema, vale a dire i cosiddetti Point of View movies (POV), da “The Blair witch project” a “Panormal activity”, e gli ultimi straordinari film in 3D, appunto. A seguire, una sezione intitolata “Tecnologie”, esplora la tecnica del 3D dai primi esperimenti alle più moderne innovazioni.
Le parti successive, invece, sono dedicate alle grandi fasi della storia del cinema stereoscopico e suddivise secondo specifiche coordinate temporali:
- 1952-1960: Pionieri e veterani degli anni cinquanta, da Arch Oboler a Jack Arnold passando per Vincent Price, mentre le majors si contendevano il pubblico;
- 1961-2000: Trent’anni di brevetti, strategie commerciali e film rivoluzionari che dall’America all’Italia, dall’India al Giappone, hanno fatto la storia del cinema in 3D;
- 2001-2010: Il successo planetario di “Avatar” e le innovazioni degli ultimi film di Zemeckis hanno rilanciato la stereoscopia del cinema. Ora ci si chiede se sarà vera gloria.
A chiudere, troverete un approfondimento dedicato alle “Bizzarrie in 3D”: una selezione di outtakes, cioè le schegge impazzite del sistema, i bruttissimi, gli stranissimi e i misteriosissimi, dagli erotici agli horror ai western, diverse prospettive “scult”.
Alcuni dei film più rappresentativi a cui si dedica spazio nelle diverse sezioni sono: “La Maschera di cera”, “Il mostro della laguna nera”, “Hondo”, “The maze”, “Le notti di Satana”, “Lo squalo 3D”, “Amityville 3D”, “Polar express”, “Viaggio al centro della terra”, “Up” e naturalmente “Avatar”.
Ulteriori dettagli li trovate sul sito di “Nocturno”… e naturalmente in edicola.
Buona lettura!