Un po’ “Dylan Dog” e un po’ “Hellblazer”, ma soprattutto molto argentino, con quel taglio molto particolare che solo lo sceneggiatore Robin Wood avrebbe saputo dare: questo e molto altro è “Martin Hel”, creato negli anni Novanta del secolo scorso per dare vita alle avventure di un appassionato di occulto che in ogni puntata si ritrova sempre a contatto con fenomeni paranormali di ogni genere.
Dicevamo che il personaggio è stato inventato dalla mente di Robin Wood, mentre il disegnatore che ne ha realizzato il maggior numero di storie è Angel Fernandez, con l’aiuto di Ruben Marchionne e alcuni assistenti.
Le storie, spruzzate da una certa venatura horror, hanno sempre uno sfondo soprannaturale, visionario, onirico o mistico, ma che spesso si basa su miti e leggende ben documentati, con l’aggiunta di mostri di ogni genere, una buona dose di splatter e, come tradizione vuole, tante belle donne.
Il protagonista è ricchissimo, pare grazie a un tesoro trovato nel lontano Oriente, per cui può dedicarsi senza problemi economici alla sua passione, fare lo scrittore, ma in un modo un po’ particolare: il nostro infatti si occupa principalmente di occulto e di culture esoteriche. Marin Hel abita a Parigi, in una sontuosa villa, tutto solo, eccezion fatta per lo spettro del conte Dracula, con il quale si ritrova spesso a conversare su un po’ di tutto.