STEPHEN KING – LE OPERE SEGRETE DEL RE

Giunge in finale d’anno quello che sicuramente è un grande colpaccio per Kipple Officina Libraria:  arriva infatti “Stephen King – Le opere segrete del Re” (700 pagine; 5,99 euro; disponibile sia in versione cartacea sia in formato ePub e Mobi), il monumentale saggio sulle opere edite e inedite di King, autore universalmente noto per la sua capacità immaginifica di produrre romanzi, racconti, sceneggiature e poesie, in grado di spaziare dall’horror alla fantascienza fino ad arrivare al mainstream.

Autore di questa monumentale opera è Rocky Wood, amico e profondo conoscitore del Re, che attraverso una minuziosa opera di censimento della sterminata produzione kinghiana è riuscito a catalogare anche le opere “fantasma” (perdute, o quasi-opere), rivelandone dettagli, retroscena, curiosità e last but not least una sorpresa inedita che vi lascerà senza fiato.

Il volume è la sesta uscita della collana “V”, lo spazio speciale che la casa editrice riserva alle opere particolarissime, frutto di scelte editoriali che attraversano gli estesi confini dell’immaginazione, laddove non esiste classificazione e la fantasia corre sfrenata senza nessun limite o condizionamento. La copertina è opera del bravissimo Ben Baldwin, mentre la traduzione è di Daniele Bonfanti. La redazione in proposito ci comunica che “Kipple desidera inoltre ringraziare l’amico Alessandro Manzetti per la preziosa intermediazione che ha reso possibile la pubblicazione della 4°edizione di quest’opera”.

Quali sono le passioni che agitano la mente e l’anima di Stephen King, il più grande romanziere contemporaneo che dalle trame del Fantastico ha esplorato la letteratura non di genere continuando a superare ogni record di vendita? Rocky Wood, amico fraterno e massimo esperto delle opere del Re, è autore della più completa bibliografia al riguardo. In questo saggio sono gli inediti e gli scritti dimenticati a essere portati alla luce, con alcuni esclusivi brani da leggere tutto d’un fiato.

Leggiamone un estratto direttamente dall’introduzione:

“Stephen King ha pubblicato più di duecento opere di narrativa (ovvero quarantadue romanzi editi, centonove racconti in raccolte personali e altri cinquantatré racconti sparsi), molte delle quali in differenti versioni. Da una ricerca emerge che esistono almeno altri cinquantaquattro lavori di narrativa di King che non sono stati pubblicati – tra questi, molti sono accessibili ai ricercatori tramite i documenti di King conservati presso l’Università del Maine a Orono, dove King si laureò, o tramite altri canali.

Molti appassionati di King non sono al corrente che parte della narrativa di King è stata pubblicata, ma mai raccolta in volumi dell’autore ad alta tiratura come A volte ritornano. Ci sono, come detto sopra, cinquantaquattro opere “sparse”, alcune delle quali scoperte solo di recente. Per esempio, la ricerca svolta proprio per questo libro ha portato alla luce un’opera poetica finora sconosciuta, pubblicata circa due decenni fa!

Questo libro si focalizza su queste due categorie – cinquantaquattro opere inedite e cinquantaquattro opere sparse di narrativa. Questi centootto romanzi, opere di narrativa più breve, sceneggiature e poesie sono organizzati nei settantuno sottocapitoli seguenti i primi quattro capitoli principali, che riguardano le Realtà di King, le opere “fantasma” (perdute, o quasi-opere), e le varianti e versioni nella sua narrativa. Sono inoltre inclusi un esteso capitolo mai pubblicato finora di un romanzo di King, e una poesia apparsa soltanto una volta”.

Chi può davvero dire di conoscere a fondo Stephen King? Il grande romanziere americano non ha bisogno di presentazioni, eppure la sua sterminata opera è nota soltanto in piccola parte e rappresenta la punta di un iceberg, nero e terrificante, che continua ad attirare lettori e fan da tutto il mondo.

Rocky Wood è riuscito nella titanica impresa di scandagliare l’intera opera del Re del Maine per sviscerare ogni singola storia; e in questa sua opera ci parla nel dettaglio di quelle meno note, anche quelle inedite. Letture di brani mai letti prima completano il monumentale saggio, vera bibbia per chi vuole districarsi tra i pensieri oscuri di King.

Rocky Wood è stato un avido lettore di King dal 1977, e ha intrapreso cinque trasferte di ricerca nel Maine. È il coautore di alcune tra le opere principali su King: The Complete Guide to the Works of Stephen King (2003; 2004), candidato al “Premio Bram Stoker” per il miglior saggio; Stephen King: the Non-Fiction (2009), candidato anche questo al “Premio Bram Stoker” per il miglior saggio”; e Stephen King: A Literary Companion (2011), vincitore del “Premio Bram Stoker” per il miglior saggio. Ha pubblicato inoltre saggistica in tutto il mondo per trent’anni ed è riconosciuto come uno dei principali esperti a livello mondiale sull’opera di King. Orgoglioso membro della Horror Writers Association, ha prestato servizio all’interno del direttivo dell’associazione dal 2008, e nel 2010 ne è stato eletto presidente. È stato anche membro dell’Australian Horror Writers Association ed è purtroppo scomparso, in seguito a una complicazione inattesa della malattia neurodegenerativa di cui soffriva da molti anni, proprio nel dicembre di questo 2014.

Stephen Edwin King è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, dell’ultimo quarto del XX secolo; è considerato anche un autore di spicco nel romanzo gotico moderno. Scrittore notoriamente prolifico, nel corso della sua fortunata carriera, iniziata nel 1974 con Carrie, ha pubblicato oltre sessanta opere, fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei bestseller, vendendo complessivamente più di 400 milioni di copie. 

Daniele Bonfanti è un appassionato di avventura vissuta e narrata. È autore di romanzi e racconti tra l’horror e la fantascienza, e ha pubblicato saggi e articoli tra misteri, scienza di confine, esoterismo e natura selvaggia. In passato ha lavorato per diversi anni come freelance in veste di articolista, redattore e traduttore – operando su testi di diverse autorevoli firme nostrane e internazionali. Da alcuni anni si occupa a tempo pieno di agricoltura naturale, ma continua a scrivere per diletto e qualche volta si diverte con le traduzioni.

Ricordando la bellissima intervista che ci aveva rilasciato poco più di un anno fa e memori della sua gentilezza, della sua forza d’animo e della sua simpatia, vogliamo ricordare e salutare Rocky Wood, nel nostro piccolo, con questo articolo, sapendo che non sarà mai abbastanza, ma che in qualche modo anche noi potremo continuare a “farlo vivere” insieme a noi e insieme a voi!

Ciao Rocky!

Davide Longoni