ERAVAMO PAZZI DI GIOIA… E NON SOLO!

Ecco una bella lettera da parte degli amici di “Future Fiction” che non può che farci piacere e che abbiamo deciso di condividere con tutti voi:

Cari amici,

scriviamo a Voi, manipolo di curiosi e curiose perchè vi dobbiamo un sincero ringraziamento: ognuno di voi ci ha fatto un regalo eccezionale accordandoci la sua fiducia. Una fiducia che ci ha permesso di distribuire royalties agli Autori e retribuire traduttori e illustratori che svolgono un ruolo determinante nel nostro progetto multiculturale.

Il fatturato di “Future Fiction” è di poche centinaia di euro, ma poichè gran parte del nostro lavoro è orientato allo scouting e alla promozione di autori che non godono di grande visibilità in Italia, il nostro profitto per quest’anno è comunque enorme: con le nostre quattordici pubblicazioni in italiano e otto in inglese abbiamo messo insieme una squadra di Autori contemporanei incomparabile e abbiamo arricchito le loro magnifiche storie con copertine firmate da grafici e illustratori di grande talento come David Romero, Mattia De Iulis e Guido Salto.

Sapere che queste storie vi sono piaciute e che vi hanno intrigato è il nostro miglior risultato.

In circa nove mesi di attività, partendo da zero, “Future Fiction” ha venduto 500 e-book, sfruttando il canale Amazon (e da poco Kindle Unlimited). Il 90 percento dei nostri lettori è italiano, ma la piccola presenza nel resto del mondo è un buon inizio su cui costruire, nel futuro prossimo, un bilanciamento nel rispetto della nostra vocazione internazionale.

Fidatevi di noi anche per il 2015: la più piccola sartoria di Speculative Fiction al mondo è italiana ed è pronta a superarsi. All’orizzonte ci sono  molte novità, come l’aggiunta di media diversi per rappresentare le nostre storie e se nel 2014 vi abbiamo fatto scoprire autori greci (Michalis Manolios), rumeni (Cristian Teodorescu), irlandesi (Ian McDonald) e nigeriani (Efe Tobunko), il prossimo anno vi porteremo storie – sia in italiano sia in inglese – da paesi diversi come la Lettonia, lo Sri Lanka, la Cina e la Francia.

Perché così come esistono molti mondi, esistono altrettanti futuri; noi crediamo in ciascuno di loro e intendiamo rappresentarli tutti. Buon 2015,

Francesco Verso e il team di Future Fiction”.

E per proseguire, augurando anche noi una buona annata a Francesco e a i suoi collaboratori, vi segnaliamo l’ultima uscita del 2014, una fantastica storia firmata David Marusek (autore americano che vive in Alaska) che potete scaricare da Amazon oppure direttamente dal sito di “Future Fiction”: si intitola “Eravamo pazzi di gioia” (€2,68) e la traduzione è opera di Francesco Verso.

Questa è la storia di una coppia di coniugi: Eleanor Starke, una delle donne più potenti della Terra, e Samson Harger, un artista le cui possibilità di ottenere l’immortalità per mezzo della nanotecnologia verranno annientate da un terribile scambio d’identità. Eppure lo splendido matrimonio della coppia comincia a sfaldarsi il giorno in cui Eleanor e Samson ricevono una rarissima e quanto mai preziosa licenza di procrezione di un figlio. Questo dono in realtà rappresenta molto di più per i due protagonisti e per il mondo in cui vivono, un mondo spinto e guidato dalla tecnologia verso traiettorie imprevedibili.

La scrittura di David Marusek è ambiziosa, brillante e molto fertile nel tentativo di fornire un ritratto assolutamente esaustivo di come potrebbe essere la società del 21° secolo, quando i progressi nei campi della clonazione umana, dell’intelligenza artificiale e delle nanotecnologie hanno reso il nostro pianeta un luogo tanto più semplice quanto più sinistro e minaccioso. Lo scrittore con questo racconto ha ricevuto parecchi riconoscimenti, che vale la pena ricordare:

2006 – “John W. Campbell Memorial Award” come novella contenuta nel romanzo “Counting Heads”;

2006 – “Endeavour Award” come novella contenuta nel romanzo “Counting Heads”;

1996 – Finalista allo “Sturgeon Memorial Award”;

1996 – “Locus Award”, undicesimo posto

1996 – “Asimov Reader Poll”, terzo posto.

Buona lettura.

A cura della redazione