Tra i tanti fantasmi che si aggirano per i castelli d’Italia, quello di Bardi (in provincia di Parma) è sicuramente uno dei più interessanti, se non altro perché, nato da una leggenda un po’ come tutti, ha però un fondamento di verità, dal momento che è stato pure fotografato. Ma cominciamo con la storia.
Soleste, giovane figlia del castellano è innamorata di Moroello, il comandante delle truppe, ma il padre l’ha promessa in sposa ad un feudatario vicino, per il solito matrimonio di convenienza. Solo la balia aiuta Soleste e Moroello nel loro amore segreto e si prodiga affinché i due ragazzi possano incontrarsi e stare insieme. Purtroppo la malasorte sta per accanirsi contro i due giovani amanti. Infatti Moroello deve difendere i confini dello Stato e parte con i suoi soldati. Ogni giorno Soleste sale sul mastio della fortezza (foto a sinistra) ad aspettare il ritorno di Moroello. Dopo lunghe settimane di attesa, finalmente vede avvicinarsi uomini a cavallo, ma sono troppo lontani per poter distinguere i colori e gli stemmi. Solo quando i cavalieri arrivano alla confluenza fra i torrenti Ceno e Noveglia, Soleste nota che i colori non sono quelli dei Landi, la sua famiglia. Questo significa che Moroello è stato sconfitto, così Soleste si uccide gettandosi dal mastio.
In realtà Moroello ha vinto la sua battaglia e indossa i colori del nemico battuto come ultimo spregio. E’ la balia a dare la triste notizia del suicidio dell’amata a Moroello e ad assistere all’urlo straziante mentre egli si getta dagli spalti della Piazza d’armi.
La base del mastio, da anni è soggetta a studi e ricerche notturne con sofisticate apparecchiature elettroniche da parte di ricercatori italiani e stranieri. Il fantasma di Moroello, nell’arco dei secoli, è infatti apparso vicino al mastio a volte accompagnato da una sommessa e triste musica.
Negli ultimi anni, però, gli avvistamenti si sono fatti più frequenti anche da parte dei visitatori e dei ricercatori del Dipartimento di Ricerca del Centro Studi Parapsicologici di Bologna: questi sono addirittura riusciti a fotografare il fantasma di Moroello, con una termocamera sofisticatissima (foto a destra), e hanno realizzato nel castello una mostra su questa presenza.
Non solo: a quanto pare, il metodo ideato dagli studiosi italiani è ora utilizzato dall’università dell’Herstfordshire per analoghi studi nel castello di Edimburgo.
09/09/2007, Davide Longoni