Titolo originale: Jupiter Ascending
Anno: 2015
Regia: Lana e Andy Wachowski
Soggetto: Lana e Andy Wachowski
Sceneggiatura: Lana e Andy Wachowski
Direttore della fotografia: John Toll
Montaggio: Alexander Berner
Musica: Michael Giacchino
Effetti Speciali: Charlie Graovac, Tim Phoenix e Darren Shearwood
Produzione: Warner Bros., Village Roadshow Pictures, The Aaron Sims Company
Origine: USA
Durata: 2h e 7’
CAST
Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Doona Bae, Maria Doyle Kennedy
TRAMA
Jupiter, figlia di immigrati russi, con un padre ucciso dalla mafia ancora nel suo Paese e che sognava le stelle, vive negli States dove lavora con la famiglia in un’impresa di pulizia, e ha perso ogni speranza di migliorare la sua vita. Un giorno scopre la verità sulle sue origini, e di essere la reincarnazione di una regina galattica, e che la Terra fu popolata in origine da una stirpe aliena a cui lei appartiene e che ora vuole distruggerla. Con l’aiuto del mezzo umano e mezzo lupo Caine e di altri guerrieri ribelli, Jupiter decide di salvare il genere umano contro le mire di alieni che in fondo sono la sua vera famiglia, trovando potere, amore, amicizia e forse riuscendo a cambiare la sua vita, o almeno l’atteggiamento totalmente pessimista che ha da sempre verso di essa.
NOTE
I fratelli Wachowski, anzi la premiata astronave Wachowski, come amano chiamarsi da quando Larry è diventata Lana, hanno diretto a fine millennio uno dei film di fantascienza più visionario e innovativo, Matrix. Dopo di allora il dinamico duo hanno avuto una carriera non priva di interesse, sempre improntata al fantastico, ma senza più riuscire a raggiungere quello stesso successo e quegli stessi risultati, nemmeno con l’ambizioso e onirico Cloud Atlas.
Jupiter non ha convinto i loro antichi stimatori e non è riuscito a trascinare molto pubblico nelle sale, come anche Cloud Atlas, e da vari punti di vista è un peccato. Certo, non è un film che rivoluzionerà la fantascienza e il fantastico, ma non è tutto da buttare o da sottovalutare, e non solo dal punto di vista del pubblico a cui sembra rivolto, quello adolescenziale, tra la fiaba, il racconto di formazione e l’avventura galattica.
Innanzitutto, carina l’idea di omaggiare la fiaba di Cenerentola, aggiornandola all’oggi, privandola di tutti i suoi fronzoli maschilisti e retrogradi e proiettandola in un contesto fantastico. Come in molte buone storie fantastiche ci sono metafore e riferimenti puntuali all’oggi e all’attualità, in particolare alle condizioni di vita degli immigrati (stavolta dagli ex Paesi dell’Est), costretti a fare lavori molto al di sotto del loro livello di istruzione e a scelte anche estreme di donne di fasce sociali disagiate, come quella di vendere i propri ovuli alle cliniche per la fertilità per permettere alle ricche di potere avere dei figli.
Con forse qualche troppa scena di inseguimento e battaglia troppo da videogioco, la parte fantastica sui pianeti alieni non è comunque male, con citazioni da tanto immaginario fantascientifico e fantasy, da Star Wars a Il signore degli anelli, da Star Trek a Doctor Who, oltre a un bel po’ di riferimenti iconografici e tematici ai manga, Kia Asamiya in testa ma anche il filone delle majokko (le varie streghette/maghette, ndr), ed è interessante la critica sociale su alieni ricchi ed eternamente giovani che vogliono sacrificare vite di cui si sentono padroni perché le hanno create loro millenni prima per avere il siero che permette loro di continuare la loro esistenza millenaria.
Jupiter è tutt’altro che un’eroina poco interessante, una Cenerentola cinica con sogni nel cassetto, capace di trasformarsi in una guerriera con echi di supereroina e combattenti dei manga e anche di ribellarsi a un destino scritto nei suoi geni; e una cosa che funziona nel film è il cast, capitanato da Mila Kunis, volto interessante non certo da bambola perfetta come protagonista, con tra gli altri l’affascinante Sean Bean, che per una volta non muore, la cantante e attrice Maria Doyle Kennedy, già Caterina d’Aragona ne I Tudor, e soprattutto il neo vincitore del premio Oscar Eddie Redmayne, dittatore galattico megalomane con cui conferma il suo talento e la sua maschera di interprete sopra le righe e perfetto nei ruoli di freak.
Jupiter il destino dell’universo non resterà nella storia del cinema di fantascienza ma è un modo piacevole di passare due ore in un mondo fantastico, tra citazioni di immaginari e riflessioni sul mondo di oggi.