Quando muore qualcuno che si è fatto amare, anche da chi non ha mai avuto l’onore di conoscerlo se non attraverso le sue opere, non è mai troppo tardi: e comunque 67 anni non sono poi tanti, questi aveva Terry Pratchett, autore fantasy tra i più amati e letti degli ultimi trent’anni.
Inglese, classe 1948, Terry Pratchett era giunto alla narrativa dopo aver lavorato come giornalista e addetto ufficio stampa, coltivando in parallelo una grande passione anche per le scienze e in particolare l’astronomia.
L’universo creato da Pratchett e sfondo della maggior parte dei suoi libri è stato Mondo Disco, Discworld, dove trovavano spazio vari elementi presi da fiabe, folklore, romanzi fantasy, interpretati con molto senso dell’umorismo dissacrante. Per Terry Pratchett le streghe erano essenzialmente buone anche se un po’ pasticcione, gli elfi invece era meglio evitarli e la Morte a modo suo poteva essere un’amica.
I suoi libri l’hanno portato negli anni Novanta a polverizzare i record di vendita: gli editori italiani che hanno tradotto i suoi romanzi, tra cui bisogna ricordare titoli come Il popolo del tappeto, Il colore della magia (primo della serie del Mondo Disco), Stregoneria, Sorellanza stregonesca, Morty l’apprendista, L’intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi, Un cappello pieno di stelle, Il piccolo popolo dei grandi magazzini e Buona Apocalissi a tutti, scritto a quattro mani con Neil Gaiman, sono stati Salani e Mondadori e c’è da sperare in una riedizione almeno dei titoli non più reperibili, anche se librerie e biblioteche si sono affrettate, giustamente, a tirare fuori la produzione del maestro.
Nel curriculum di Terry Pratchett ci sono stati vari riconoscimenti, come il British Book Award e la Carnegie Medal, otto lauree honoris causa, un periodo come insegnante di letteratura popolare al Trinity College di Dublino, oltre alla partecipazione alla trasmissione Worlds of Fantasy della BBC.
Terry Pratchett era stato uno dei primi autori a usare internet e i social network per rimanere in contatto con i suoi appassionati, e sempre tramite il web ha informato il mondo della sua malattia, una grave forma di Alzheimer precoce, per cui aveva anche intrapreso una battaglia per il suicidio assistito.
La figlia Rhianna ha annunciato sul profilo Twitter del papà la scomparsa citando la Morte secondo Pratchett: ALLA FINE, SIR TERRY, DOBBIAMO INCAMMINARCI INSIEME. Pensando a persone come Terry Pratchett, vengono spontanee le parole di un altro grande in un altro settore, Fabrizio de André: Meglio perderti che non averti mai conosciuto. E il Mondo Disco vivrà per sempre.