LILITH

E’ da poco stata pubblicata da Kipple Officina Libraria la versione definitiva di “Lilith” (disponibile in formato ePub e Mobi; 68 pagine; 3,95 €), il saggio di Mauro D’Angelo che racchiude un arco più che trentennale di personali esperienze occulte legate al culto della prima sposa di Adamo.

Nella Torino dei primi anni ’80 un gruppo assai ristretto di persone segue e sviscera le visioni suggerite dall’antichissima divinità mesopotamica, in cui l’arguzia e la razionalità nel predisporre scenari magici si affilano continuamente, così da suggerire forme sempre nuove e potenti del culto lilithiano.

Lilith accompagna infatti da sempre l’umanità nei suoi Zeitgeist, ma cos’è questa forma ancestrale ed energetica indicata come nemica dell’uomo?

Mauro D’Angelo ci mostra i ricordi della sua vita – trascorsa in costante contatto con l’essere più occulto e ineffabile che si conosca – rivelandone le sfumature, il culto e i rituali che possono avvicinarci a colei che spesso, a torto, è stata definita come un demone, evidenziandone le peculiarità rivelatrici e illuminanti che solo in pochi – nel lungo corso dei millenni – hanno saputo cogliere.

Leggere “Lilith” di Mauro D’Angelo è un’esperienza mistica, un percorrere sentieri che nulla spartiscono con l’universo del fantastico ma possiedono il fascino crudele della realtà occulta, dotata di un sistema di regole che non sono per nulla imperscrutabili bensì razionali, perché obbediscono alle stesse forze e attrazioni che dominano il nostro piano fisico. In quest’opera D’Angelo ci mostra come il labile concetto arcaico di magia sia superato, ingannevole e che per operare in modo sicuro e coerente nel campo dell’occulto ci sia bisogno di una notevole preparazione nel campo della fisica e delle scienze astrali, unita a una sensibilità non comune capace di garantire la medianicità.

Leggiamo un estratto: “Preparammo con cura la seduta. Sul tavolino spiritico collocammo il simbolo della Luna Nera e nella stanza fu accesa una lampada a luce ultravioletta. Le “evocazioni” spiritualistiche, infatti, necessitano di elementi atti ad attrarre le forze cosmiche. Per ognuna di esse è importantissimo creare un ambiente adatto costituito da simboli, luci, specchi, suoni ed eventuali altri elementi specifici. Questi elementi costituiscono una struttura spazio/temporale all’interno della quale possono avvenire le manifestazioni. La nostra catena, per sua caratteristica peculiare, (formata da tre elementi) risultava come una di quelle che comunemente nell’ambito dell’occulto vengono annoverate tra le cosiddette “Catene Cosmiche”. Questo in funzione del fatto che la triade può considerarsi come un Assoluto il quale, nella sua dimensione d’insieme, dà come risultato finale l’Unità, ciò è in riferimento a quanto declamato dalla scienza spiritualistica universale. Inoltre la presenza in essa della componente bipolare, con un Medium uomo Sole (+) e la Luna (-) rappresentata dalle mie due compagne, la rendeva particolarmente efficace nell’Opera rivolta all’evocazione di forze prettamente cosmiche. Prendemmo posto e, dopo un breve periodo di concentrazione, rivolgemmo la nostra attenzione mentale all’immagine di Lilith. La nostra “visione” era attinente a quanto traspariva dalla tradizione rigorosamente ortodossa. Essa risultava, quindi, totalmente scevra da quelle scorie eretico/religiose e stregonesche che nel tempo ne avevano inquinato l’ancestrale splendore, riducendola a mero personaggio da incubo”.

Mauro D’Angelo è autore e produttore artistico. Inizia la sua avventura nel mondo dello spettacolo nel 1979, lavorando per la RCA. Negli anni collabora con prestigiosi artisti quali Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Filipponio, Marco Luberti, Claudio Simonetti, Le Orme, Red Canzian, Carlo Marrale, Gazebo, Federica Camba, Equipe 84, Mario Venuti, Piero Mazzocchetti, Righeira, Patrizia Laquidara, Skiantos, Stadio, Riccardo Fogli, Eugenio Finardi, Tony Canto, Africa Unite, Rita Forte, Arisa e altri. Fonda con Roberto Grillo, (direttore artistico per Polygram, EMI, Sony) una delle prime etichette indipendenti italiane, la “Supple Productions”, che si distingue per dinamismo e innovazione delle proposte, nonché per la presenza e la partecipazione alle maggiori rassegne nazionali del settore. Dalla collaborazione con Franco Califano, e i suoi amici più stretti, nasce nel tempo un “Diario di bordo” che prende forma nel testo incluso nel libro “Avevo cominciato con la parola Amore”. È autore della trilogia sul mito di Lilith e divulgatore della sua filosofia di pensiero denominata “Spiritualismo Subliminale”.

“Lilith” esce in formato digitale – prossimamente disponibile anche in formato cartaceo – nella collana esoterica “eXoth”, un contenitore destinato a portare nuove e profonde sorprese agli adepti delle scienze occulte, una collana dedicata agli studi del mondo esoterico e dell’occulto, un insieme di eccellenze filosofiche e medianiche, di esperimenti e astrazioni che spostano continuamente il confine del Reale e del Possibile. È l’altro lato delle nuove scienze Fisiche applicate alle antichissime scuole mistiche, in cui ogni aspetto della vita assume sembianze trascendenti e inumane.

Buona lettura.

A cura della redazione