KATE VERNON

Nel prossimo lungometraggio dal titolo Star Trek: Axanar, dedicato alla leggendaria serie di Star Trek, interpreterà il ruolo di un capitano della Federazione Unita dei Pianeti. Stiamo parlando dell’affascinante attrice Kate Vernon, che già nel passato ha avuto ruoli in Star Trek: Voyager, ma anche in altre serie importanti di fantascienza come quella recente di Battlestar Galactica. Nata in Canada e figlia dell’attore John Vernon, Kate nel 1968, ancora bambina, si trasferì con la famiglia da Toronto a Los Angeles, negli Stati Uniti.

E’ divenuta nota negli anni Ottanta per aver fatto parte del cast della soap opera Falcon Crest. Poi negli anni sono stati tanti i telefilm e i film di successo interpretati dalla bella e brava attrice canadese. Tra i film quello che lei ricorda con maggiore compiacimento è Malcom X, dedicato alla vita e alle battaglie civili e politiche in favore della comunità afroamericana da parte del leader nero assassinato a New York nel 1965. Il film del 1992 fu diretto da Spike Lee ed ebbe quale attore protagonista Denzel Washington. “Per me è stato un privilegio e un onore prendere parte a questo film – ci ha detto l’attrice – sia per aver recitato a fianco di un attore del calibro di Denzel Washington sia per essere stata diretta da Spike Lee, ma anche per la profonde tematiche che venivano trattate”.

Kate Vernon è stata ospite d’onore della DeepCon16 di Fiuggi che si è svolta dal 19 al 22 marzo. Lì ha incontrato fan, esponenti del mondo della fantascienza, scrittori e giornalisti. Abbiamo avuto il piacere di conversare con lei.

“Mancavo da molto dall’Italia – ha evidenziato – ossia dal 1992 quando girai il film Jackpost con Adriano Celentano. Fu un’esperienza umana molto bella e ho conservato grandi amicizie qui da allora”.
COSA TI PIACE MAGGIORMENTE DELL’ITALIA?

“La cordialità e il senso dell’amicizia. Mi piacciono anche i posti, magari entri in un ristorante che non è elegante ma trovi  il cibo più buono del mondo. Apprezzo l’orientamento alla tutela della famiglia e  c’è tanto di bello sotto l’aspetto estetico. E poi mio padre in Italia ha interpretato un film di Ettore Scola e ha lavorato con Sophia Loren e Marcello Mastroianni (Una giornata particolare, ndr), certamente un film molto più importante di quello che ho fatto io qui”.

HAI RECITATO IN UNA SERIE DI SUCCESSO COME STAR TREK. QUANTO E’ STATA  IMPORTANTE A TUO PARERE STAR TREK NELL’AMBITO DELLA DIVULGAZIONE DELLA FANTASCIENZA SIA TELEVISIVA SIA CINEMATOGRAFICA?

Negli anni della serie televisiva Star Trek: Voyager  (in cui sono raccontate le vicende e i viaggi dell’ astronave USS Voyager, in una remota parte dell’universo, ndr) è stato dato un nuovo impulso a quello che già c’era prima nella serie classica. Credo, comunque, che Star Trek abbia creato un ponte verso la fantascienza”.

COME TI SEI TROVATA SU QUEL SET?

Mi sono sentita un po’ come un ospite, poiché c’era una forte intesa tra gli attori principali  in quanto Voyager è una serie che è durata alcuni anni.

MENTRE DI BATTLESTAR GALACTICA COSA RAMMENTI?

Mi è molto piaciuto il ruolo che svolgevo, quello di una creatura cibernetica dalle mille sfaccettature, molto potente e manipolatrice. Ho anche avuto modo di esplorare me stessa.  Comunque  Battlestar  Galactica dal punto di vista dell’approccio e del mondo che rappresentava era molto semplice: vi erano gli umani e i cosiddetti cyloni (robot senzienti, ndr) quindi le storie erano più semplici da seguire. In Star Trek, invece, erano presenti più popoli e razze, quindi  un mondo abbastanza complicato da seguire. Anche i dialoghi in Star Trek erano più complicati, molto tecnici.

QUALI DIFFICOLTA’ CI SONO NELL’INTERPRETARE LA SCENEGGIATURA DI UN FILM DI SCIENCE FICTION RISPETTO A UNO NON DI GENERE?

Il problema vero per chi recita è più che altro nelle relazioni tra gli attori e soprattutto quello che il personaggio che si interpreta deve esprimere e ottenere. Quello che si vede in un film è l’interazione momento per momento che si crea tra gli attori.

I FILM DI FANTASCIENZA AMERICANI HANNO SPESSO GRANDE SUCCESSO. QUAL E’ IL SEGRETO?

L’elemento importante nel film di fantascienza è la fantasia, perché  essa permette allo spettatore di evadere dalla realtà e cercare di andare oltre.

HAI LAVORATO MOLTO NELL’AMBITO DELLA FANTASCIENZA. PRIMA DI INIZIARE A RECITARE CONOSCEVI GLI ATTORI DEI MAGGIORI FILM O SERIE TV. PUOI DIRCI QUALCOSA DI LEONARD NIMOY, IL MITICO SIGNOR SPOCK DELLA SERIE CLASSICA DI STAR TREK, IN SEGUITO ANCHE  REGISTA DELLA POPOLARE SAGA?

Mio padre era molto amico di alcuni attori della serie classica di Star Trek, che io conoscevo di nome, ma che non seguivo. Quanto a Nimoy l’ho incontrato anni fa ad Atlanta: c’era una fila lunghissima di ammiratori  davanti al suo albergo in attesa di un suo autografo. Gli feci sapere che sarei stata felice di incontrarlo e lui acconsentì. Ricordo con piacere il tempo che passammo insieme a conversare.

A COSA STAI LAVORANDO?

Abbiamo finito di girare Prelude to Axanar, venti minuti in stile documentario del prossimo film di Star Trek. Al momento è in via di realizzazione il set e cominceremo a novembre a girare il vero e proprio film. Per il resto appena torno a Los Angeles ricomincerò a fare le audizioni per nuovi ruoli.

DI CERTO SAREMO IN PRIMA FILA AL PROSSIMO EPISODIO DI STAR TREK ANCHE PER RIVEDERE LA “NOSTRA” KATE VERNON! FRATTANTO RINGRAZIAMO FLORA STAGLIANO’ PER AVERCI ORGANIZZATO L’INTERVISTA, STEFANO PETRONI PER LE FOTOGRAFIE E DINA ESTER SALIOLA PER LA CORTESE DISPONIBILITA’ NEL TRADURRE LA CONVERSAZIONE.

Filippo Radogna