IL CAV. COSTANTE NICOSIA DEMONIACO, OVVERO: DRACULA IN BRIANZA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Il Cav. Costante Nicosia Demoniaco, ovvero: Dracula in Brianza

Anno: 1975

Regia: Lucio Fulci

Soggetto: Lucio Fulci

Sceneggiatura: Lucio Fulci, Pupi Avati, Mario Amendola e Bruno Corbucci

Direttore della fotografia: Sergio Salvati

Montaggio: Ornella Micheli

Musica: Vince Tempera, Fabio Frizzi e Franco Bixio

Effetti speciali: Marisa Tilly (make-up)

Produzione: Mario Mariani

Origine: Italia

Durata: 1h e 40’

CAST

John Steiner, Lando Buzzanca, Rossano Brazzi, Ciccio Ingrassia, Moira Orfei, Ilona “Cicciolina” Staller, Sylva Koscina, Valentina Cortese

TRAMA

Tornato da una vacanza in Romania, dove ha soggiornato presso il castello del conte Draculescu (il glaciale John Steiner), l’imprenditore brianzolo di origini sicule Costante Nicosia (Lando Buzzanca), magnate dell’industria del dentifricio, scopre che il sangue umano rientra nei suoi gusti alimentari. A farne le spese saranno i suoi operai.

NOTE

Singolare è la summa di questo film, raccontataci proprio da Lando Buzzanca all’interno della pellicola: “L’ operaia che mi mostra il collo mi fa premere di voluttà, perché sono l’industrial vampiro S. p. A.”.

Leggenda vuole che un ragazzetto bolognese amante del cinema, ex impiegato in un negozio di surgelati, dopo varie peripezie fosse riuscito, nel Sessantotto, ad arrivare sul set di un film chiamato Satanik come assistente del regista Piero Vivarelli. Quella persona, che dopo aver assistito alle riprese del film dichiarò che non è poi così difficile fare del cinema, era Giuseppe Avati, in arte Pupi. E quello stesso ragazzo, che adesso è uno dei più raffinati e bravi registi europei, figura anche nel gruppetto di arditi sceneggiatori con Mario Amendola e Bruno Corbucci che nel 1975 decisero di firmare l’irriverente e grottesca commedia Il Cav. Costante Nicosia Demoniaco, Ovvero: Dracula in Brianza per la regia di Lucio Fulci.

Va subito detto che questo film, pur essendo stato girato sulla falsariga di alcune pellicole satiriche a sfondo gotico di Paul Morrissey, è un tipico prodotto alla Lucio Fulci. Non tanto per la presenza di Lando Buzzanca, attore che incarnò il personaggio di alcune commedie fulciane, ma per la sottointesa vena di contestazione politica che aleggia fotogramma dopo fotogramma. Sicuramente insieme a All’Onorevole Piacciono le Donne, questo film è da considerarsi eccessivo nei toni e nella messa in scena di situazioni grottesche e paradossali. In una sorta di provinciale compiacimento, Fulci, non esita nello scomodare addirittura il celebre romanzo gotico di Bram Stoker: Dracula, non esita a contaminarlo (si toccano addirittura tematiche come l’omosessualità) e a “ridurlo” a uso e consumo di un pubblico affamato di satira e di belle attrici.

Un gruppo di attori niente male, tra cui spiccano i volti noti di Rossano Brazzi, Ciccio Ingrassia, Moira Orfei, Ilona “Cicciolina” Staller, Sylva Koscina e Valentina Cortese, non serve a salvare la pellicola dal perentorio giudizio dell’implacabile Morandini, secondo il quale Dracula in Brianza altro non è che una “parodia di miserabile livello”.

Assolutamente non paragonabile a nessun horror della più fortunata seconda carriera del regista, quella iniziata a partire da Zombi 2, questo film è però quanto di più speciale si possa trovare nella commedia fulciana, a partire dalle serie con Franco & Ciccio a finire con All’Onorevole Piacciono le Donne. A Morandini si può rispondere, previo visione del film, con un perentorio reportage, magari in stile RAI come quelli che oggi circolano su TV7 o Porta a Porta, sul miserabile livello delle condizioni di vita dell’operaio italiano negli anni Settanta.

Gordiano Lupi & As Chianese

(tratto dal libro Filmare la morte – Il cinema horror  e thriller di Lucio Fulci - Edizioni Il Foglio, 2007)