KEKKAISHI

“Kekkaishi” è un fumetto, o meglio come viene chiamato in oriente un manga, di Yellow Tanabe che si può definire una sorta di remake di un precedente volume dell’autrice: tempo prima infatti la Tanabe aveva pubblicato un altro volume dello stesso manga con personaggi diversi, ma comunque con trama simile, che però era autoconclusivo e non una serie (raccolta in 10 volumi). L’attuale versione ha avuto un ottimo successo di pubblico anche grazie alla trasposizione in anime (32 episodi), ovvero in cartone animato, e a una mirata operazione di merchandising comprensiva di videgame e action figures.
Ma veniamo alla storia.
Yoshimori Sumimura sembrerebbe un ragazzo come molti altri, ma, purtroppo per lui, non è così. Infatti di notte, accompagnato da Madarao, il cane fantasma della sua famiglia da 500 anni, è costretto a restare sveglio per cacciare demoni. Soprattutto, all’inizio, uno spirito che somiglia ad un pavone con tre teste. Nonostante il ragazzo non voglia assolutamente esserlo, di fatto si ritrova ad essere il futuro capo-famiglia della famiglia Sumimura che da 21 generazioni esercita l’arte del “Kekkai”, letteralmente dal giapponese “barriera”. Il suo potere è proprio quello di creare delle barriere, o meglio dei sigilli chiamati “ketsu”, contro i suoi avversari: con questi può decidere se distruggerli, farli scomparire da questo piano dell’esistenza o liberarli.
Durante l’ennesimo tentativo di sconfiggere il pavone, un evento lo costringe ad accettare il suo lavoro e il suo ruolo: entra in gioco Tokine Yukimura che, con il suo cane guida Hakubi, intrappola con un solo gesto lo spirito che tormenta le notti insonni di Yoshimori. Il ragazzo così scopre di avere una collega cacciatrice di demoni: peccato che la ragazza appartenga alla famiglia rivale dei Sumimura e che lui se ne innamori. Le due famiglie, a dispetto dell’amicizia che nasce tra i due, sono in lotta da generazioni per stabilire quale delle due abbia il diritto ad essere i veri discendenti del “Kekkaishi”.
Il rapporto tra i due ragazzi subisce una svolta durante una battaglia notturna: Yoshimori esita ad intrappolare un fantasma che ha preso la forma di una bambina che piange. Quando il demone prende forza, grazie al contatto con la nostra realtà, e si trasforma in un gigantesco mostro è ormai troppo tardi per intervenire: Yoshimori rimane paralizzato dalla paura e Tokine, intervenuta in suo soccorso, viene ferita gravemente ad un avambraccio mentre usa il “ketsu” per distruggere l’essere.
A questo punto la storia compie un balzo di cinque anni.

Yoshimori non sembra più la persona di prima: ora è preciso, determinato, sicuro di sé e un fortissimo cacciatore di demoni, grazie agli insegnamenti del nonno, e da quella notte decide di proteggere a tutti i costi Tokine, anche se il loro rapporto nel frattempo si è deteriorato… ma l’amore alla fine trionfa sempre. Con l’aggiunta di demoni sempre nuovi, due cani fantasmi che guidano i due ragazzi e un fantasma pasticcere molto simpatico, la storia non rischia di essere ripetitiva, fino alla prova finale per stabilire chi è il vero discendente del “Kekkaishi”.

05/09/2007, Davide Longoni