Luigi Cozzi è un carissimo amico da tantissimo tempo, da quando insieme lavoravamo al fumetto “Profondo Rosso” delle defunte Edizioni Eden nel lontano 1990, quindi sono ormai passati 25 anni… da più di due anni poi, ci occupiamo insieme ogni 15 giorni della rubrica “Le Cronache di Profondo Rosso”, pubblicata sia sulla Zona Morta sia nella nostra Newsletter, eppure ogni volta risentirlo e poter fare quattro chiacchiere con lui, mi permette di scoprire qualcosa di nuovo della sua persona, della sua professionalità, del suo lavoro e del suo modo di essere che riesce sempre a stupirmi.
Ora che sta meglio ad esempio, dopo un delicato intervento al cuore, invece di starsene tranquillo a riposare, “si è messo in testa” di tornare a fare il regista con un film nuovo di zecca che sono sicuro sarà il migliore della sua carriera… eh sì che di pellicole ne ha girate tantissime, ognuna entrata a far parte di diritto tra i cult di genere, ma qualcosa mi dice che stavolta Luigi farà il botto, come si dice… e i fan non potranno che darmi ragione. Intanto però lasciamo che sia lui a raccontarci qualcosa.
CIAO LUIGI, ERA DALL’INIZIO DEGLI ANNI NOVANTA CHE NON DIRIGEVI PIU’ UN FILM, CON L’USCITA DELL’ACCOPPIATA “IL GATTO NERO” E “PAGANINI HORROR”: COSA RICORDI DI QUEI TEMPI?
Ho smesso di fare il cinema nel 1990/91 perché ho capito che ormai il cinema in Italia come lavoro serio e continuativo non esisteva più. E quindi ho cercato un differente sbocco professionale per le mie passioni e l’ho trovato occupandomi di Profondo Rosso Store, facendo ancora il cinema e la tv solo come secondo lavoro saltuario.
COME MAI DECIDESTI DI SMETTERE, SE ESCLUDIAMO LE REGIE DELLE SECONDE UNITA’ PER MOLTI FILM DI DARIO ARGENTO E I DOCUMENTARI DEDICATI AL SUO MONDO?
Ho smesso perché tutti tra il 1990 e il 1993 hanno smesso di fare il cinema qui in Italia. Da quel momento in avanti è esistita solo la tv e la tv non era interessata né a fare orrore né a fare fantascienza: e siccome a me di cambiare generi non andava, ho detto ciao a tutti e mi sono occupato d’altro…
ORA SEI TORNATO DI NUOVO ALLA REGIA DA PROTAGONISTA CON “BLOOD ON MELIES’ MOON”: COSA TI HA SPINTO A METTERTI ANCORA DIETRO LA MACCHINA DA PRESA?
Perché la situazione è ancora la stessa, ma siccome oggi fare il cinema costa immensamente di meno che allora, grazie ai nuovi ritrovati della tecnica, mi sono messo a produrre un film con la Profondo Rosso, potendo godere finalmente della più assoluta indipendenza e libertà creativa… se verrà fuori un bel film, sarà quindi tutto merito mio; se verrà fuori una stronzata, sarà solo colpa mia.
DI COSA PARLA QUESTO FILM E COME E’ NATA L’IDEA?
Il mio film si intitola BLOOD ON MELIES’ MOON e parla del cinema e dei mondi fantastici che io più amo. E’ impostato su un grande enigma (reale ma poco conosciuto) imperniato sulla nascita del cinema: sono stati veramente i fratelli Lumiere a inventare il cinema nel 1895 oppure l’ha inventato qualcun altro PRIMA di loro? Qualcuno di cui oggi tutti si sono scordati? In effetti, dieci anni PRIMA dei Lumiere, un altro inventore francese ha brevettato una macchina per riprendere e una per proiettare le pellicole, ma subito dopo costui è come svanito nel nulla e allora tutti (o quasi) se lo sono dimenticato… e questa è una storia VERA, non una mia invenzione… e quindi la trama del mio film parte proprio da questo misterioso fatto storico. Chi era questo VERO inventore del cinema DIECI ANNI PRIMA dei Lumiere? E che fine ha fatto poi costui? Perché è svanito nel nulla? Dove è andato? Insomma, il mio è un film fatto da un appassionato del cinema e dedicato agli appassionati di cinema… e del fantastico, perché ovviamente le risposte che io do a questi quesiti REALI sono solo di tipo fantastico, fantasioso.
L’idea di base di questa storia è mia e risale ai tempi della Cannon, che me la bocciò dicendo: “Ma chi è mai questo Méliés? Perché vuoi fare un film su un francese sconosciuto?”. Ma a me l’idea piaceva lo stesso e adesso l’ho finalmente ripresa e portata avanti… girando BLOOD ON MELIES’ MOON!
QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E NELLA SCELTA DELL’AMBIENTAZIONE?
In questo film ogni cosa è stata difficile, perché è spettacolare, ambizioso e pieno di effetti: sono due anni che lo sto girando… una o due volte al mese giriamo una scena, poi la monto e il mese successivo si gira per un altro giorno o due. Ora ho pronta 1 ora e 32 minuti di montaggio già definito e completo, mi mancano solo i 28 minuti conclusivi (il film è lungo 2 ore). Li girerò tra adesso e dicembre, poi a maggio 2016 il film sarà finito e consegnato.
A PROPOSITO DI AMBIENTAZIONE, IL FILM SARA’ GIRATO A ROMA E PARIGI, DUE GRANDI CAPITALI DEL CINEMA: QUALI SONO LE SENSAZIONI CHE TI SUSCITANO VEDENDOLE ATTRAVERSO L’OCCHIO DEL REGISTA? E COME HAI DECISO DI “DIPINGERLE”?
Il film ha una co-produzione francese e quindi un pezzo del finale lo sto per girare a Parigi, città affascinante e bellissima. Il mio modo di vedere Roma e Parigi in questo film è molto particolare, personale, non è per niente quello classico e solito. Questo film ha anche delle parti molto particolari, un po’ sperimentali come lo erano certe sezioni del mio primo lavoro cinematografico, IL TUNNEL SOTTO IL MONDO, che adesso si è trasformato, con mia enorme sorpresa, in un piccolo “cult”…
TRA I COLLABORATORI DI QUESTA PELLICOLA CI SONO NOMI ILLUSTRI, VEDIAMOLI UNO A UNO COMINCIANDO DA GIULIO LEONI CHE HA SCRITTO CON TE LA SCENEGGIATURA: COME E’ NATA QUESTA ACCOPPIATA?
In BLOOD ON MELIES’ MOON ci sono attori che interpretano delle parti precise (di fantasia) mischiati con personaggi noti che invece interpretano… se stessi. E’ infatti un film che mischia la realtà con la fantasia, trattando dell’immaginazione che a poco a poco penetra sempre di più nella vita di tutti giorni grazie a una porta dimensionale che qualcuno ha aperto cento anni fa in Francia… finché, durante una seduta medianica, questo si viene a sapere e allora… il caos si scatena.
Ovviamente Giulio Leoni, che è un grande giallista, recita nel ruolo di se stesso. Fa la parte di Giulio Leoni, un noto scrittore di gialli che spiega al protagonista come fare per svelare un certo enigma…
RESTANDO IN FAMIGLIA, NEL FILM RECITA ANCHE SUA FIGLIA RICCARDA: COSA PUOI DIRCI DI LEI?
La figlia di Giulio, Riccarda, è brava e molto interessante, recita bene nel ruolo di una giovane che cerca di scoprire che fine abbia fatto sua zia (l’attrice Barbara Magnolfi, già in SUSPIRIA) misteriosamente scomparsa.
NON POSSIAMO POI NON CITARE LA PRESENZA DI CRISULA STAFIDA NEL RUOLO DELLA PROTAGONISTA FEMMINILE: COME MAI LA TUA SCELTA E’ CADUTA SU DI LEI E COME E’ STATO LAVORARE CON QUESTA ATTRICE?
Crisula Stafida è molto bella, brava e intelligente. La volevo per il ruolo femminile principale di questa pellicola perché a me lei come attrice piace molto ma per motivi particolari (soprattutto produttivi) a un certo punto ho deciso di ridurre quel ruolo e così non so se alla fine lei ci potrà essere o no nel film finito. Vedremo…
FRA I PROTAGONISTI MASCHILI INVECE TROVIAMO LUIGI PASTORE, A SUA VOLTA REGISTA, QUI PERO’ NEL RUOLO DI ATTORE: COSA PUOI DIRCI DI LUI?
Luigi Pastore è prima di tutto un mio grande amico e una persona simpaticissima, poi è anche molto bravo come operatore e adesso si è dimostrato pure un buon regista. Nel mio film lui mi è stato di grande aiuto, girando da operatore alcune scene e recitando benissimo insieme alla moglie e ai figli in una sequenza girata nel cimitero vicino a Roma dove c’è la tomba di Sergio Leone.
E POI HAI CHIAMATO ACCANTO A TE DUE GRANDI REGISTI, E AMICI, COME DARIO ARGENTO E LAMBERTO BAVA: CHE RUOLO HANNO IN QUESTO FILM?
Dario Argento e Lamberto Bava sono due miei maestri e amici. Non potevano mancare di sostenermi in questo mio lavoro particolare, no? Ovviamente interpretano la parte di se stessi, quando io mi rivolgo a loro nel film per chiedere il loro aiuto a risolvere un problema investigativo…
E NON POSSIAMO CERTO NON CITARE ANCHE LA PRESENZA DI ANTONIO TENTORI E FABIO GIOVANNINI: PER LORO COSA HAI ARCHITETTATO?
Idem per Giovannini e Tentori, interpretano se stessi e, in qualità di quei grandi esperti di cinema che effettivamente sono anche nella realtà, mi rivelano particolari preziosi che mi consentono di arrivare a scoprire la verità su chi ha effettivamente inventato il cinema: i Lumiere oppure…
E POI, SE NON VADO ERRATO, RECITERAI ANCHE TU IN QUESTO FILM: CHE PARTE TI SEI RITAGLIATO?
Io nel film interpreto me stesso, Luigi Cozzi, un ex-regista che si ritrova nel mezzo di alcuni delitti terribili e misteriosi, forse anche soprannaturali, risolvibili però solo scoprendo certe cose poco note sui tempi della nascita del cinema in Francia, cose poco note e quasi segrete su Méliès e sui fratelli Lumiere, i quali… non posso dire altro, se non che questo mio nuovo film, BLOOD ON MELIES’ MOON, non è solo un giallo, perché a un certo punto nella trama entra anche la fantascienza.
CHI ALTRO HAI COINVOLTO IN QUESTO PROGETTO?
Altri bravi interpreti di questo mio nuovo film sono Sharon Alessandri, la già ricordata Barbara Magnolfi, Alessandra Maravi, Chiara Pavoni, Alessia Patrignani, Luigi Schettini, David Traylor detto Zed, Philippe Beun-Garbe, Maria Cristina Mastrangeli e Federico Centini.
Circa la parte tecnica, la fotografia di questo mio nuovo film è opera della Headbanging Production, vale a dire di due giovani talenti, Francesca Paolucci e Andrea Pieroni (quest’ultimo si è occupato anche degli effetti speciali ottici e di computer) ed entrambi sono stati assistiti anche da Jennifer Venuti. Costumi e scenografia sono di Maria Letizia Sercia, che nel film interpreta pure un ruolo. Il trucco degli attori è di Angela Sercia, mentre il montaggio, gli altri effetti speciali e la supervisione dell’edizione sono di Vittorio Viscardi per conto della Cometa di Ivana Mattei.
QUANDO POTREMO FINALMENTE VEDERLO E CHE TIPO DI DISTRIBUZIONE AVRA’?
Come ho già detto, l’uscita del film è prevista per il maggio del 2016 ed è già stato invitato a diversi festival internazionali. Poi uscirà anche in dvd e in televisione. Attualmente stiamo discutendo circa un’eventuale distribuzione cinematografica nelle sale, ma al momento non c’è ancora niente di definitivo. Vedremo…
QUALI ALTRI PROGETTI HAI IN SERBO PER IL FUTURO?
Progetti futuri? Per ora nessuno. L’unica priorità tassativa è quella di finire BLOOD ON MELIES’ MOON in maniera che sia pronto per la distribuzione per il maggio del 2016.
UN’ULTIMA PAROLA?
Un’ultima anticipazione sul mio nuovo film? Be’, vi rivelo che la prima scena, subito dopo i Titoli di Testa, è quella della distruzione del mondo. Sì, sullo schermo si vede la Terra che esplode e… non rivelo altro. Vedetelo, BLOOD ON MELIES’ MOON quando uscirà, e finalmente saprete…
NELL’ATTESA DI SAPERE… GUSTATEVI IL TRAILER E LA SPLENDIDA GALLERIA FOTOGRAFICA: NE VALE DAVVERO LA PENA!