Esce in libreria un altro volume per la collana “Spaghetti Cinema” di EUS Edizioni: dopo il libro dedicato a “Il Corvo” arriva ora un altro must della cinematografia horror, ovvero “Freddy Krueger: il mito” (190 pagine; € 16,90).
Questo imperdibile tomo (scritto da Daniele Francardi, Roberto Giacomelli, Marco Saraga, Francesco Massaccesi, Luca Ruocco, Giacomo Ferigioni e con l’introduzione di Paolo Di Orazio) è un omaggio dovuto all’uomo nero per eccellenza protagonista della gloriosa saga cinematografica “A Nightmare on Elm Street”; un’analisi a 360° dedicata all’universo di Freddy Krueger, icona horror creata dal regista Wes Craven, con tanto di intervista a Robert Englund.
“Freddy è un Uomo Nero che esiste nella fantasia inconscia delle sue future vittime. Odia i giovani e sfrutta le loro debolezze, le loro paure e i loro difetti. Freddy è il patrigno bastardo di tutti noi. Freddy è un clown crudele tenuto in vita da un desiderio di vendetta contro le famiglie di coloro che lo uccisero. Egli li insegue all’interno delle intimità dei loro sogni, dove riesce a sfruttare le loro paure più intime. Penso che i fan siano attirati dall’impenitenza di Freddy, dalla sua ricerca di vendetta vivace e politicamente scorretta”, ha detto in merito lo stesso Robert Englund.
Luca Ruocco invece scrive che “Freddy Krueger rappresenta solo uno degli esempi di come la paura dell’Uomo Nero possa prender corpo, facendosi creatura da incubo. Di certo proprio perché rappresenta una delle concretizzazioni più amate e meglio riuscite che, grazie all’estrema caratterizzazione del suo istrionismo negativo, al suo essere in tutto e per tutto sopra le righe (dal carattere al comportamento, dal modus operandi all’abbigliamento), quasi fumettistico, da “Nightmare, dal profondo della notte” (Wes Craven, 1984), serie e personaggio sono riusciti ad allargarsi ad un’epopea lunga sette episodi, contornata da uno spin-off e un remake (il “Nigthmare” di Samuel Bayer del 2010), senza contare fenomeni trans-mediali come serie tv, spot pubblicitari e fumetti. Una fortuna commerciale che, con esiti più o meno simili, è spettata anche ad atri epigoni, atroci ed empi colleghi nella sacra arte dell’omicidio seriale”.
Buona lettura.