150 anni e non sentirli: Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll ha compiuto un secolo e mezzo, visto che fu nell’estate del 1865 che si affacciò sulla scena letteraria, prototipo di un nuovo modo di raccontare storie per ragazzi, tra fiaba, nonsense e surrealismo e antesignana di un nuovo tipo di protagonista, ragazzina curiosa e irriverente, molto in anticipo sui suoi tempi.
Oggi Alice è un libro e un personaggio emblematici, il cui successo non è scemato ma è cresciuto nel corso dei decenni: il film Disney del 1950 lì per lì non piacque, ma fu riscoperto poi dal movimento hippy degli anni Sessanta, che portò a una rivalutazione di tutto il mondo del Paese delle meraviglie.
Oggi c’è spazio per celebrare la Alice disegnata in epoca vittoriana da artisti del calibro di Arthur Rackham ma anche le riletture dei manga, a cominciare da Alice in Hearland di Quinrose, senza contare poi vari romanzi che si sono ispirati al personaggio, dallo steampunk Alice nel paese della vaporità di Francesco Dimitri al seguito spurio Il mio splendido migliore amico di A. G. Howard, ambientato un secolo dopo con una discendente dell’eroina, o ancora con il recente Alice from Wonderland della nostra Alessia Coppola, nuovo viaggio della protagonista anni dopo.
Alice ha ispirato, oltre al film Disney, anche altre pellicole, tra cui quella del 2010 di Tim Burton, che ce la presenta adulta di nuovo a combattere contro la Regina di Cuori, e che avrà un seguito nel 2016, una serie tv non particolarmente fortunata, Once upon a time in Wonderland, alcuni video clip di Gwen Stefani ed è ormai un personaggio fisso negli eventi cosplay, anche steampunk, e all’interno di correnti come la moda Gothic Lolita. Ad Alice si sono ispirati personaggi come la Dorothy de Il mago di Oz, la Sarah di Labyrinth, le varie Guerriere Sailor e tanti altri, sfruttando l’idea, vincente, di una giovanissima che finisce in un mondo che non sapeva che esistesse.
Un personaggio e un romanzo dell’Ottocento sono diventati quindi icone contemporanee, pronte a reinventarsi con le nuove mode e i nuovi miti, capaci di conquistare un nuovo pubblico e di avere nuove vite multimediali. Per cui, tanti auguri Alice, antesignana di tutte le ragazzine e non curiose, avventurose, fantastiche, magiche, che oggi sono presenti ovunque ma che sono iniziate proprio con lei, che in un pomeriggio d’estate seguiva il Bianconiglio nella tana, verso il Paese delle meraviglie.