Anticipata dal “View Award” in corso proprio in questo periodo e le cui premiazioni si terranno durante l’evento principale, arriva anche quest’anno “VIEW Conference 2015”, che si svolgerà dal 19 al 23 ottobre a Torino. Si tratta del primo evento internazionale in Italia su Computer Graphics, Interactive Techniques, Digital Cinema, 2D/3D Animation, Gaming e VFX e la manifestazione sarà preceduta anche quest’anno da “View Fest” dal 16 al 18 ottobre, una tre giorni interamente dedicata alla proiezione di pellicole che non mancheranno di suscitare il vostro interesse.
Anche per il 2015 gli organizzatori hanno fatto le cose in grande, preparando moltissimi workshop, incontri e attività collaterali e invitando una serie di ospiti di importanza internazionale nel settore. Inoltre anche per quest’anno La Zona Morta sarà media partner dell’evento e avremo modo di parlarne più volte, visto che molte sono le cose da scoprire per quella che si prevede sarà un’edizione ancora più ricca della precedente.
Cominciamo dando uno sguardo agli ospiti che già hanno dato conferma della loro presenza, iniziando da Jorge R. Gutierrez, regista del film “The Book of Life – Il libro della vita”, che porterà il pubblico in un viaggio selvaggio lungo 25 anni, dalla sua tesi vincitrice di un Emmy alla sua prima serie web animata realizzata per Sony, da alcuni piloti televisivi per la Disney alla sua serie per Nickelodeon “El Tigre, Le avventure di Manny Rivera” e infine al suo primo lungometraggio, “Il libro della vita”, prodotto da ReelFX e 20th Century Fox.
Non meno importante sarà il gradito ritorno di Christopher Townsend, supervisore VFX di “Avengers: Age of Ultron”, che parlerà a “View Conference” di progettazione, sviluppo e implementazione di alcuni personaggi chiave del film Marvel recentemente uscito anche nelle sale italiane Alcuni di questi personaggi, come ad esempio Hulk, sono stati sullo schermo in precedenza, e quindi Chris mostrerà come abbiano realizzato ciò che hanno imparato, e come lo abbiano sviluppato ulteriormente. Altri, come Pietro, Wanda e Visione, sono nuovi per il “Marvel Cinematic Universe”, e i loro processi di creazione sono unici come i personaggi stessi. Particolare attenzione sarà rivolta verso il protagonista del film, Ultron, con un approfondimento sulle sue origini, la sua intelligenza, e sul percorso dalla sua incarnazione iniziale al suo ultimo sviluppo come Ultron Prime.
Altra presenza di tutto rispetto è quella di Kim White, direttore della fotografia per i Pixar Animation Studios, che nella pellicola “Inside out” ha offerto alcune opportunità uniche per quanto riguarda l’illuminazione. Il film presenta due mondi nettamente diversi per la luce, il mondo umano che ci è familiare e il mondo fantastico della mente. “Il personaggio principale, Joy, ha detto Kim in merito, è lei stessa una fonte di luce, qualcosa che non avevamo mai tentato di fare prima in un film Pixar. In questa presentazione vi parlerò della visione creativa per l’illuminazione di “Inside Out”, insieme alle sfide artistiche che abbiamo affrontato quando abbiamo illuminato il film”.
A seguire segnaliamo Michael Kurinsky, production designer per Sony Pictures Animation, che a “View Conference” presenterà il film di animazione in computer grafica “Hotel Transylvania 2”, diretto sempre da Genndy Tartakovsky, che stavolta vedrà il conte Dracula alle prese con il padre Vlad e il nipotino Dennis.
Altro ospite importante di questa edizione di “View Conference” è Michael Rubin, senior innovator per Creative Technologies Lab Adobe Systems. Dopo la devastazione della Prima Guerra Mondiale, la macchina fotografica è emersa come uno strumento vitale per l’arte, l’invenzione, l’analisi e il cambiamento sociale. Gli artisti in Europa e in America le hanno dato un ruolo centrale nella nascita di una nuova era, “la trasformazione della coscienza e l’emancipazione della cultura di massa”. In una serata fondamentale, nel 1932, sette fotografi californiani si sono chiamati “Gruppo F / 64” – tra loro anche Ansel Adams, Ed Weston e Imogen Cunningham – e hanno definito la fotografia moderna. “F / 64” ha abbracciato le proprietà uniche del mezzo e ha rotto con gli ideali sentimentali e con le tecniche della tradizione “pittorica” fino a quel momento prevalente. Quei fotografi si sono concentrati sull’oggetto ordinario visto in modo straordinario. Il loro lavoro spesso ha incarnato una ricerca appassionata e spirituale verso “la forza vitale posta all’interno della forma”. Nel corso dell’intervento di Rubin verrà data un’occhiata al loro lavoro e al loro movimento, per poi esplorare i parallelismi con i più recenti “spostamenti tettonici” nel mondo della fotografia, coincidenti con la democratizzazione della fotocamera.
Gli appassionati di videogames non potranno poi perdersi l’incontro con Glenn Entis, pioniere della CG e dei videogiochi, che parlerà de “Lo spirito e le storie di Pacific Data Images”. Pacific Data Images è stato pioniere tra gli studi di animazione al computer: quando ha chiuso i battenti nel mese di gennaio 2015 è stato solo dopo 35 anni di lavoro continuo, che lo hanno reso uno dei più antichi studi di CG del settore. Dopo gli inizi con loghi animati per la televisione, PDI ha lasciato con un catalogo memorabile di spot pubblicitari, video musicali, effetti speciali e premiati lungometraggi come “Z La Formica”, “Shrek” (e suoi sequel), “Madagascar” (e suoi sequel) e molti altri. Come ha iniziato, perché ha prosperato, perché è durato così a lungo contro la concorrenza, qual era lo spirito PDI che ha saputo tirare fuori il meglio dalle persone e ha generato un patrimonio leggendario in ambito di comunità e di lavoro di squadra? A queste e molte altre domande risponderà Glenn Entis, uno dei 3 co-fondatori di PDI, per una rara e sincera discussione sulle storie dietro lo studio.
Infine, almeno per ora, segnaliamo la presenza di David Misch, autore e comico che ha avuto parti importanti nel serial “Mork & Mindy” e al “Saturday Night Live”, giusto per fare due nomi. Dal 1920 con “Haunted Spooks” fino a “L’alba dei morti dementi” e oltre, horror e commedia – generi apparentemente opposti – hanno creato strani ma felici film e serie tv. Ma perché? Potrebbero esserci eventuali collegamenti tra il divertimento e la paura, le risate e le urla, sangue e gag, slapstick e macellazioni? La risposta è ovviamente sì. Utilizzando clip video ed esempi che vanno da Immanuel Kant ai Tre Marmittoni, David Misch esplora come horror e umorismo condividano molte caratteristiche: una mordente visione del nostro rapporto con il dolore; l’ossessione per il corpo umano e i suoi molteplici fluidi; e un sottotesto di morte e trascendenza alla base di carni “sviscerate” e scherzi “scoreggioni”.
Per tutti gli altri aggiornamenti, consultate il sito di “View Conference” e… stay tuned!